La corvina si rialzò velocemente dalla castana che tutta dolorante si alzò un po' a fatica dal turchese.
La castana si accorse che il ragazzo era ancora nella posizione in qui l'aveva presa, provocandogli un gran dolore e una bella chiazza viola, sulla schiena.
Allora la castana porse una mano al ragazzo che l'accettò volentieri, e dopo essersi staccato dal parapetto del pulmino, si massaggio la schiena ancora dolorante.
La corvina invece si sedette al fondo del pulmino dove c'erano due posti liberi, e lei ,ovviamente, si sedette sul sedile vicino al finestrino poggiando il gomito sinistro sul bordo del finestrino e mettendo il palmo della mano sinistra girato verso l'alto, così da poter far d' appoggio al mento.
La corvina guardava fuori dal finestrino l'orizzonte , in qui in lotananza si vedeva la cittá, e ripensava al suo aggressore tulipanato di quella mattina.
Aveva ancora il bernoccolo causato da quella stra maledetta palla, calciatale da quello strano ragazzo.
Fino ad adesso non ci aveva ancora fatto caso, ma indossava una divisa, probabilmente di una squadra, e portava la fascia da capitano...la corvina borbottò tra se e se《ma se è un capitano...》 i suoi borbottii furono interrotti dalla presenza della castana.
La corvina fissava così intensamente fuori che l'amica si dovette mettere più vicino a lei e far in modo che la corvina vedesse il suo riflesso nel vetro del finestrino.
La corvina si voltò ricevendo quei rari e veri sorrisi della castana, che ricambiò subito, anche lei con un sorriso smagliante.
La castana si sedette vicino a lei e le voleva chiedre a cosa stesse pensando... ma ci ripensò ed esclamò《pensavi ancora all'aggressore tulipanato, eh?》nella sua voce c'era una nota di scarcasmo, che fece ridere la corvina.
《È vero...pensavo a quel tulipanato. Però mi è sorto in dubbio...》disse la corvina sempre con lo sguardo rivolto verso la castana , che stava riflettendo.
Dopo due minuti di silenzio tra le due ragazze la castana cominciò a parlare, guardando ritto a se《Stavi pensando , come fosse possibile che un capitano di una squadra sbagliasse così facilmente...me lo sono chiesta anche io. Ma è lecito sbagliare, no?!》si espose la castana.
《Vero, ma io una squadra con quella divisa non l'ho mai vista...mi sembra strano...》 aggiunse infine la corvina.
《Adesso che mi ci fai pensare nemmeno io, ma assomigliava...ALLA DIVISA DI QUEI TRE RAGAZZI CHE HANNO DISTRUTTO LA RAIMON!》esclamò la castana.
《È VERO!》, questa volta fu la corvina ad esclamare.
Ma non si erano accorte di aver gli sguardi fulminanti di tutta la squadra addosso.