Capitolo sei

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Buona fine del 2023 a tutti!

Un capitolo a capodanno, un capitolo tutto l'anno!

Sono tutte di fronte a me, completamente senza parole.
"Come è tua!?" La voce di Mary si alza
"Ho pagato per stare lì e mi ha detto che purtroppo voi dovrete lasciare la stanza"
"Noi cosa!?" Interviene Annie
"Mi dispiace" rispondo, anche se sotto sotto non molto.
"Tu sei una puttana come noi! Cos'hai di diverso per il fatto che tu possa stare lì?"
"A detta sua... Sono giovane" tiro sù le spalle, non è colpa mia se sono una giovinotta.
"Io ti ho aiutata e tu mi ripaghi così?" La delusione invade gli occhi di Annie.
"Voi mi volevate incastrare. Mi hai sì, forse, aiutata per una notte e poi? Mi avresti fatta cacciare dal signor Linch. Voi ci siete da più tempo, sapete gli orari vero? Siete tutte delle imbroglione"
"Questo carattere dove lo hai tirato fuori? Silente come sei. Hai voglia di sopravvivere vero Kelly? Ma presto il signor Linch si stancherà di te e ci rivedremo per strada" dichiara Elizabeth
"Presto o tardi che sia, sul marciapiede ci rivedremo ogni giorno" dichiaro
"Bene. Hai fatto la tua scelta. Ora noi faremo la nostra" risponde Annie andandosene parlottando con il gruppo.
"Faremo in modo che non abbia più clienti" ridacchiano tra loro mentre ho ascoltato tutto quello che dicevano.
"Il piano non è servito, lei doveva andarsene, non noi"
Sospiro tristemente per poi tornare al mio lampione.
Oggi il tempo è nuovamente nuvoloso, grigio, tetro, fa piuttosto freddo per essere autunno ma cerco di non scoraggiarmi ne di raffreddarmi.
Vedo passare davvero tante persone, giovani, anziani, nobili, servetti.
Tutti hanno un loro portamonto e carattere, sicuramente hanno anche segreti intimi nascosti, tutti da scoprire.
Dai miei pensieri mi distrae un uomo che accidentalmente mi tira un colpo con una spalla mentre tutti i suoi fogli cadono a terra.
"Oh accidenti" dico mentre mi inginocchio per aiutarlo.
"Grazie mille" risponde
"È fortunato che non abbia piovuto, altrimenti sarebbero tutti bagnati e sgualciti" sorrido
"Hai ragione, sono davvero fortunato"
L'uomo ha dei guanti neri alle mani, un mantello nero addosso e un lungo cappello a cilindro sulla testa.
È sicuramente un nobil signore, un ricco borghese pieno di soldi ed io ne ho bisogno.
"Le serve qualcosa?" Dico mordendomi il labbro inferiore e mostrando la parte alta dei miei seni.
Ghigna "no, tranquilla"
"Ne è sicuro? Posso ripagarla per essere stato gentile con me"
"Sicurissimo" dice per poi porgermi dei soldi in banconota.
Sono senza parole
"Questi sono per te, per avermi aiutato"
"S..sono per me? Davvero?"
"Certo che sì"
"La ringrazio signore" dico chinandomi con il busto e la testa.
Quando mi alzo però il misterioso uomo era già sparito dalla circolazione.

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