Capitolo ventitre

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Jack lo squartatore

I suoi occhi sono il paradiso, mi perdo totalmente in lei.
Pago il suo cibo e invito a mangiarlo dentro al negozio per non rischiare una congestione.
"Lei come si chiama?" Chiede la sua amica ingozzandosi.
"William Gull signorina" dico togliendomi il cappello a cilindro nero.
"È un onore" continuo
"L'onore è nostro e lei conosce Kelly?"
"Mary Jane. Ho avuto la fortuna di conoscerla e poterle parlare per poi invaghirmi successivamente di lei"
Dichiaro il mio amore apertamente, di fronte alla ragazzina e al brusco uomo.
"Lei è invaghito?"
"Si signorina..."
"Mi chiamo Catherine"
"Catherine. Si è così. Io mi sono perso totalmente in questa giovine donna. La sogno la notte, mi distrae dalle mie mansioni e la voglio incontrare ovunque"
"Ciò è davvero nobile" continua a mangiare mentre Mary Jane è rossa in viso totalmente.
"La prego la smetta. Io non posso" dice tristemente per poi uscire dal negozio in fretta e furia.
Non perdo tempo e la seguo senza proferire parola.
La seguo camminando velocemente, la afferrò per un braccio e la faccio voltare.
"La prego non scappi"
"Io non posso vivere tutto ciò"
"Perché no?"
"Perché non ho nulla da darle, non ho niente, non sono nessuna" dice abbassando il viso mentre con due dita glielo alzo.
"Lei è qualcuna ed è la creatura più incredibile e angelica che io abbia mai visto, Mary Jane lei è stupenda e la cosa più pura è che non se ne rende neanche conto, di essere tanto voluta e ammirata"
"Non è affatto vero signore" dice guardandomi negli occhi. Le nostre labbra sono a pochi centimetri le uni dalle altre.
"Non fuggire da ciò, non avere paura per piacere..."
"È più forte di me signor Gull..."
Sorride dolcemente per poi tentare di andare via.
La fermo nuovamente, la faccio voltare ma sta volta la bacio.
Un bacio delicato, le sue labbra sono morbide, sembrano piume e finalmente sono posate sulle mie.
Tutti in strada si voltano, nessun nobile starebbe mai in compagnia di una prostituta, figurarsi baciarla e amarla.
La stringo in un abbraccio caldo, il mantello la copre e la protegge da occhi indiscreti.
"Signor Gull..." Sussurra
"Si?"
"La amo" dichiara
"Come? Sul serio?"
"Si..."
"Anche io la amo Mary Jane"
Continuiamo a baciarci lungo il viale di Whitechapel, le foglie degli alberi vicino ai lampioni cadono addosso a noi, sono rosse, gialle, arancioni e colorano il paesaggio triste e tetro.
Le nuvole grigie sovrastano il sole e la nebbia inizia a salire.
Sta notte, è nuovamente tempo di uccidere.

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