Capitolo 1

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Aisha's Pov

E correvo, perché se c'era una cosa che sapevo fare era scappare.

Sarà stata la paura a rendermi così veloce, ma fatto sta che riuscii a seminare le guardie. Quella vicenda fu abbastanza da farmi capire che provare a rubare delle ricariche da una mesticheria non era affatto una buona idea, soprattutto quella in centro città dotata di fonometri praticamente invisibili sulle pareti.

A quel punto mi trovavo in un vicoletto e poco illuminato, per niente comune nella città di Neon, conosciuta proprio per le sue luci sgargianti, quasi accecanti.

Iniziai a fissare i graffiti sul muro, e riconobbi tra questi alcuni simboli familiari. Una S gialla in caratteri maiuscoli che gocciolava ancora di pittura fresca, che poteva indicare una sola cosa: un membro della fazione delle stelle era stato lì di recente, ed aveva marchiato un nuovo punto che ci era stato espugnato dal tunnel sotterraneo. Cazzo.

La fazione delle stelle era sicuramente più avvantaggiata di quella delle ombre, era maggiormente popolata e sin dal primo momento aveva posseduto la maggioranza dei territori, ed era quindi più vicina all'impadronirsi del Nexus, ovvero la base segreta alla quale tutti stiamo puntando.

A denti stretti e con un forte senso di avversione, prendo la mia radio dalla tasca e mi connetto al canale sul quale si sarebbe dovuto trovare Truman, il mio migliore amico e più fedele partner all'interno del clan.

-Tru, mi ricevi? Ne hanno in pugno un'altra- Gli dissi stringendo forte quella radiolina tra le mani, aspettando un recapito alla mia comunicazione. Nel mentre continuavo a fissare con disprezzo quel simbolo dipinto sulla parete.

Avverto un sorriso dall'altra parte della trasmissione. -Sono due nel giro di una ventina di minuti, è sovraumano. Chi diamine si sta occupando di questa missione oggi?- esclamò con perplessità, mentre controllava le ultime attività dal suo computer (o almeno così deduco dai rumori di sottofondo).

-Non so, ma credo che sia opportuno che mi faccia un giro. Ci sta venendo sottratto troppo territorio ultimamente- gli accenno, per poi affacciarmi alla strada per assicurarmi di essere lontana dagli occhi di tutti.

-Ok, ma fai attenzione. Sbaglio o sei stata appena coinvolta in un'inseguimento?-

Spalancai leggermente gli occhi dallo stupore ma poi mi ricordai che era di Truman che stavamo parlando, e volendo quel ragazzo avrebbe potuto anche prevedere il futuro.

-Smettila di controllare la mia localizzazione prima che te la disattivi.- affermai con decisione e con un accenno di seccatura. Udii una risatina.

-Sai bene che non puoi farlo, è contro il regolamento.- disse con tono divertito e leggermente superbo. Quando faceva così era davvero irritante.

-Ciao, Truman- esclamo, prima di interrompere la comunicazione.

Sguscio fuori da quello stretto vicolo ed inizio a percorrere rapidamente un sentiero che poteva condurmi verso il responsabile di quel marchio fresco sulla parete. Avevo riguadagnato le energie dopo l'inseguimento di prima, quindi inizio a sfrecciare da una strada all'altra passando inosservata da qualsiasi passante che avrei potuto incontrare in quel momento. In realtà entrambi i clan agivano principalmente di notte, quindi era difficile essere beccati da qualcuno durante accesi scontri a suon di pittura colorata e colla.

I miei pensieri vengono frenati da un forte suono, simile ad una sirena della polizia. Capisco che ero nella merda, davvero nella merda. Mi fermo ed inizio a guardarmi attorno, rendendomi conto che avevo diverse opzioni. Non avendo tempo per pensare, mi precipito verso quella che sembrava sboccare nel luogo più isolato.

Contrasto (beta)Where stories live. Discover now