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6 ottobre

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6 ottobre

È venerdì e mi sento particolarmente sola. Giro per la casetta e ci sono sempre Matthew e Mew vicini, abbracciati tra loro.
Carini e tutto per carità ma mi fanno sentire ancora più sola.
Prima ero sul divano e affianco a me c'erano loro due che si mangiavano con gli occhi, il mio ruolo li? la candela.
Così mi sono alzata e mi è venuta la voglia di preparare un dolce per affogare i miei dispiaceri.

"Che fai cucini?" mi chiede Kumo vedendomi prendere gli ingredienti.
"Si faccio un dolce, mi vuoi aiutare?"
"Lo faccio solo perché senza supervisione potresti far esplodere casa"
"Ah ah ah" faccio una finta risata fingendomi offesa alle sue parole.
"Che dolce vuoi fare?" mi chiede.
"Bho qualcosa al cioccolato"
"Ci pensa Kumo" dice lui.
"Bene, devo affogare tutti i miei problemi in quella torta" dico sedendomi sugli sgabelli rinunciando a cucinare, tanto ci pensa Tiziano.
"Ad esempio?" mi chiede.
"La sfida, il compito, quei due che mi fanno venire il diabete" dico indicando i due cantanti di prima.
"Biancaneve vorrebbe trovare anche lei il suo principe?" mi domanda Kumo.
"Biancaneve ha già avuto dei principi che non erano davvero degni di lei"
"Beh allora non erano quelli giusti, arriverà quello adatto per te"
"Sempre se arriverà" rispondo alzando gli occhi al cielo.
"Succederà, di solito quando meno te lo aspetti"
"Oh idea, se mi mangio la torta avvelenata magari il principe viene a salvarmi come con la mela"
"Bianca tu hai troppo tempo per pensare a queste idee davvero discutibili"
"Va bene, va bene. Senti ma mica ti serviva una mano con il dolce?" domando dato che sta facendo tutto lui.
"Veramente ero io che dovevo dare una mano a te, ma fa niente, tanto viene più buono fatto da me"
Dopo un oretta "abbiamo" finito la torta e tutti vengono a rubarne dei pezzi tipo avvoltoi, dovrei farmi pagare.
"È buona davvero, sei sprecato a fare il ballerino" dico a Tiziano.
"Te lo avevo detto"

La giornata passa in modo tranquillo, arriva qualche altro compito per i ballerini e noi cantanti passiamo la giornata a fare lezione.
Ho provato la canzone di Olivia, "pastello bianco" che sarà la cover per la sfida e il mio inedito, che canterò per la prima volta in puntata.
Mentre tornavo in casetta incontro Stella.
"Ei Stella"
"Ciao bianca"
"A te come va la canzone?" domando.
"Bene dai, tu quale hai scelto?"
"Deja-vu. Comunque spero che questa cosa non ci metta in competizione perché mi dispiacerebbe" le dico con sincerità, sapendo che è una cosa che può succedere qui dentro.
"Ma certo Bi, tra noi è tutto apposto, alla fine è solo un compito, anche se dovessi vincere tu sarei super felice. A proposito la preparazione della sfida sta andando bene?"
"Sta andando bene, ma non so se andrà altrettanto bene la sfida. C'è devo cantare Pastello Bianco, che è la cover e anche il mio inedito. Per la prima volta"
"Dai ma è bellissimo, vedrei che te caverei benissimo"
"Lo spero" le rispondo facendo la corna, classico gesto di scaramanzia napoletano.

Quando torno in casetta ormai è quasi ora di cena, quindi esco in giardino per fumarmi una heets.
Quando esco fuori sono già seduti sui divanetti Tiziano, Ezio e Holden.
"Ciao Bi" mi salutano.
"Vi do fastidio o posso stare?" domando, come al solito facendomi troppi problemi.
"Certo che puoi stare, che lo chiede a fare. Vieni siediti qua" dice Kumo indicando il posto fra lui e Ezio.
"Grazie" gli sorrido.
"Di che parlate?" domando.
"Dell'ex di Kumo" risponde Ezio.
Spalanco gli occhi.
"Ma mica intendi tu sai chi?" gli domando riferendomi alla mia ex migliore amica.
"No no un altra" mi risponde.
"Oh ok"
"Vabbè ormai capitolo chiuso" dice il ragazzo e nessuno fa più domande a riguardo.
"Fra mi devi perdonare ma non mi ricordo il tuo nome vero, ormai ho imparato i nomi d'arte" domanda Holden.
"Tiziano, ma chiamami Kumo non è un problema, mi piace quando mi chiamano così"
"Come mai ti chiami Kumo?" domanda Ezio.
"Perché ho fatto un incidente 4-5 anni fa, ho passato cinque minuti che rischiavo di morire, e in ambulanza, in sala operatoria, nella stanza di ospedale ho visto ragni raga. Ero maggiorenne stavo al San Camillo di Roma, quindi stavo qua praticamente, stavo da solo perché i miei genitori non mi potevano neanche venire a trovare perché avendo avuto un collasso polmonare, rischiavo che magari venendo loro da fuori mi potevano attaccare involontariamente e magari avevo una ricaduta, c'è loro mi potevano vedere da una finestrella in cui potevo solo salutarli con la mano praticamente. E poi quando sono ritornato a Gaeta raccontai sta storia a una mia amica, che era molto fissata per i manga giapponesi, quindi cercò su google traduttore come si dicesse ragno in giapponese, mo non ve lo dire però in maniera italianizzata Kumo, e poi da la è diventato il mio nome d'arte"
"Però è troppo figo come nome"
"Come ballerino ci sta troppo Kumo, mi piace un sacco" dicono i cantanti.
"Sai non lo sapevo sto fatto?" gli dico dopo un po' di silenzio.
"Pensavo di sì" mi risponde lui dato che ci conosciamo da dopo di questo incidente, quindi avrei anche potuto saperlo.
"Mica mi mettevo a domandare tutto su di te" dico ridendo leggermente.
"Mi deludi, io pensavo avessi un fan club su di me" scherza lui.
"Comunque anche a me piace nome, sopratutto ha un bel significato" dico.
"Grazie Bi"
"Ma poi per questo motivo hai il tatuaggio del ragno?" domanda Ezio.
"Sisi"
"Raga io vado dentro, buonanotte"
"Buonanotte Bianchetta" mi saltano i ragazzi.
"Dai vieni qua" dico Kumo prima di alzarmi, aprendo le braccia per farmi abbracciare.
Dopo la sua storia era il minimo un abbraccio secondo me.
Lui ricambia l'abbraccio e mi lascia un bacio tra i capelli.

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il vento sta cambiando, il vento sta cambiando.
comunque so che nella realtà kumo è fidanzato ma nella storia si è lasciato!
che ne pensatee?

𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀 𝐓𝐀𝐓𝐓𝐎𝐎, kumo amici23!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora