Capitolo 4

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POV'S CASSIOPEA :

Il suono della campanella arrivó preciso come non mai per segnare la fine delle lezioni e l'inizio della pausa pranzo

Rimisi lentamente le mie cose nello zaino e dopo aver aspettato che la massa di studenti si fosse tolta di mezzo uscii dall'aula di chimica

Come al solito quando entrai nella mensa la confusione regnava sovrana facendomi storcere il naso dal fastidio

Adoravo il silenzio e la solitudine per questo molte volte saltavo l'ora del pranzo per andare nel cortile da sola, il silenzio che c'era mi permetteva di isolarmi da tutto e tutti e poter per qualche secondo disconnettermi dalla realtà facendomi dimenticare tutti i problemi

Presi uno dei vassoi che vi erano all'entrata e mi misi in fila, davanti avevo almeno una ventina di studenti così con sguardo annoiato mi girai per studiare la stanza

soffermai lo sguardo prima sul tavolo dei giocatori di football, una mandria di trogloditi senza cervello, dove un paio di ragazzi stavano tirando il cibo verso la faccia del loro compagno cercando di farlo entrare nella bocca mentre gli altri li riprendevano

Maschi!

Pensai mentre roteavo gli occhi a quella scena disgustosa

Successivamente mi fermai a guardare quello delle cheerleader dove quella che riconobbi essere Chanel Mangomery, il capitano, stava ridendo con delle sue amiche mentre indicava qualcuno

Non avevo mai sopportato le cheerleader poichè a mio parere erano delle viziate figlie di papà che trovano piacere nel bullizzare i più deboli, ma ero costretta ad andare a vedere le loro gare perché la mia migliore amica faceva parte di quel gruppo

Lei peró non era come loro, Charlotte era la persona più sincera e generosa che io conoscessi

Eravamo pappa e ciccia, lei sapeva tutto di me e io di lei, ci consideravamo sorelle e nessuno meglio di lei riusciva a capirmi. Ci eravamo conosciute alle medie,  avevo deciso di metterla sotto la mia ala protettiva da quando avevo scoperto che il padre l'abusava sessualmente

Inutile dire che quando l'ho raccontato ai miei genitori loro erano stati più che contenti di dare una lezione a quello stronzo

Adesso vive con sua zia e con sua cugina di 8 anni due isolati dopo di noi, e la cosa non dispiace ne a me ne al mio caro gemellino

Può anche non avermelo detto ma si vede lontano un miglio che quella ragazza gli piace, ma gli conviene non fare il coglione con lei perché nonostante sia mio fratello non mi fermerò dal metterlo al suo posto

Il mio sguardo continuó a vagare tra i vari tavoli fino a bloccarsi dopo aver notato qualcosa di interessante

Frequentavo questa maledetta scuola da 5 anni, conoscevo ogni studente, ogni professore e sapevo a memoria la piantina della struttura perciò vedere dei ragazzi che non avevo mai visto prima al tavolo in fondo mi aveva lasciato perplessa

Vi erano seduti 2 ragazze e 5 ragazzi, sembravano avere la mia stessa età anche se la ragazza dai capelli biondo cenere era sicuramente più piccola

Li studiai attentamente per poi concentrarmi su uno in particolare

Sembrava essere il "leader" del gruppo, e non lo si capiva solo dal fatto che si trovasse a capotavola ma anche da come tutti prestavano attenzione a quello che stava dicendo

Aveva i capelli corvini e scompigliati, un fisico scolpito, con le braccia ricoperte da alcuni tatuaggi che non riuscivo a mettere a fuoco, e il pearcing al naso brillava sotto la luce della sala

Come se sentisse che lo stessi guardando sì giró verso di me e inchiodó i suoi occhi nei miei

Il contatto visivo però venne bloccato nel momento in cui mi voltai velocemente dopo aver sentito qualcuno palparmi il sedere

"Bel culo" disse la ragazza dietro di me mentre mi lanciava un fischio di apprezzamento

"Cristo lotty, mi hai fatto prendere un infarto pensavo fosse stato uno dei soliti maiali di questa scuola" dissi mentre guardavo la mia migliore amica con divertimento e rimprovero

"Impossibile dopo quello che hai fatto al capitano di football non credo che qualcuno osi più toccarti senza il tuo consenso"

Non aveva tutti i torti Peter Red ad una festa aveva allungato troppo le mani ed ero andata fuori di testa, gli avevo rotto tutte le dita impedendogli così di giocare per mesi

"E poi hai un culo troppo bello per non essere toccato, lo invidio" replicó ancora mentre incrociava le braccia sotto il seno

Mi lasciai andare a una risata talmente acuta che molta gente si voltó verso la nostra direzione e questo non fece che metterla in imbarazzo

"Ei non ridere di me" disse Charlotte accompagnando le sue parole con uno scappellotto sulla testa

"Scusa, scusa ma non ce l'ho fatta a trattenermi" affermai mentre cercavo di non abbandonarmi a un'altra risata

Mi girai verso il bancone del cibo guardandolo in modo scettico, sono sicura che quel polpettone si trovi lì da almeno qualche giorno

Dio che schifo, devo cominciare a portarmi il pranzo da casa se non voglio morire di fame

Alla fine presi della pasta e un budino al cioccolato per poi dirigermi verso il tavolo dei miei fratelli

"Stasera cosa facciamo?" Disse charlotte non appena prendemmo posto, io mi sedetti vicino a Damon lasciandogli un bacio sui capelli mentre lei vicino a Massimo

La guardai accennando a un sorrisetto malizioso e lei in risposta diventó rossa come un pomodoro

"Stasera zuccherino c'è una gara di corsa con una ricompensa niente male, e noi non possiamo di certo non partecipare"

Mickol insieme agli altri arrivó proprio in quel momento, e senza nessun tipo di grazia si sedettero buttando i loro vassoi sul tavolo

"Bisonti" mi lamentai sussurrando credendo che nessuno mi potesse sentire ma a quanto pare mi sbagliavo

"Non credere che tu sia più aggraziata di noi bella" mi puntó il dito contro Dimitri mentre si portava una forchettata di polpettone alla bocca

"Come diavolo fai a mangiare quella roba"

Lui in risposta fece spallucce e continuó a mangiare mentre cercava di infastidire la mia migliore amica

"comunque si stasera parteciperemo a quella gara, perciò cercate di essere puntuali" dissi guardando tutti e facendogli capire il messaggio

Quella sera non dovevamo solo gareggiare ma dovevamo anche occuparci di ritirare i soldi per un carico di droga

Non potevamo fallire, i nostri genitori ci avevano affidato quel compito per metterci alla prova e non avremmo di certo mandato tutto a puttane

PRINCESS MAFIA 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora