3.

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«ok giulia puoi andare,sei prontissima per la puntata di domani» ringrazio elena e vado verso la casetta,per il momento ancora vuota, per poi buttarmi in doccia e mettere qualcosa di comodo. Domani registriamo la puntata e l'ansia si fa sentire così per distrarmi decido di studiare francese,così metto gli occhiali,prendo libri e computer per poi mettermi in cucina e dopo poco essere raggiunta da Elia.
«gli unici seri qui sono giulia ed Elia,guardate come studiano» piano piano tornavano tutti dalle lezioni per pranzare
«vi invidio,io ho mollato tutto» mida si siede accanto a noi e ci osserva stanco per le lezioni avute
Dopo poco ogni uno si dirige nelle proprie camere tranne me ed elia ancora concentrati sui nostri libi, mentre ai fornelli restano Petit e Chiara.
Sbuffai,stanca della mia mente poco collaborativa nell'apprendere i verbi irregolari, e sbattendo il libro di francese nella parte più lontana del tavolo attiro l'attenzione dei 3 ragazzi
«ue vuoi una mano?» innervosita fulminai petit con lo sguardo e senza rispondere mi alzai e me ne andai.
Petit pov's
«cosa è appena successo?» sarah spalancò gli occhi per la scena appena vista,io non risposi e tornai a cucinare con chiara senza proferire più parola per la restante mezz'ora. "STUPIDO STUPIDO STUPIDO" questa parola rimbomba nella mente
«qualcuno va a chiamare Giulia?»
«Chia vado io»
poco dopo la vidi entrare ridendo con mida e provai un senso di gelosia immotivato
«dovreste parlare,vi volete ancora e si vede. Ma pure se non fosse così non potete vivere ignorandovi o guardandovi male fino alla fine del percorso» annuì alle parole di Francisco,aveva pienamente ragione dovevamo affrontare l'argomento il prima possibile.
«questa pasta al sugo ottima,bravi i cuochi» io e Chiara ci battiamo il cinque soddisfatti dei complimenti dei nostri amici. Una volta finito Kumo e Mew sistemarono la cucina,tutti decisero di recarsi nelle proprie camere per riposare vista l'imminente puntata e io ne approfittai per parlare con la napoletana
«Giulia mi fai compagnia a fumare?devo parlarti» la vidi tentennare però successivamente accettò così ci mettemmo seduti sulla panchina del giardino dietro.
«come stai?»
«mh bene,cosa devi dirmi?» notai il suo nervosismo dal codino che stava torturando senza toglierlo dal braccio per non farmelo notare
«voglio dirti delle cose su di noi giu,non possiamo andare avanti così. Devo essere onesto non mi aspettavo di avere questa reazione rivedendoti,pensavo che non avrei provato nulla, non perché tu non sia stata importante,anzi sai quanto porti rispetto per la nostra relazione e sai bene quanto tu sia stata fondamentale per me in tutti questi anni,ma semplicemente perché fino a poco fa ero convinto che mi fosse passata» presi una pausa passando una mano dietro la nuca e finalmente la ballerina mi guarda
«sono stato un coglione Giu,veramente tanto coglione. Ora non pretendo che tu mi perdoni e che tutto torni come prima,vorrei solo un rapporto pacifico sia per noi che per chi ci circonda,è brutta la tensione che si crea in casetta quando uno dei due dice qualcosa che non dovrebbe dire o anche solo se siamo troppo vicini. Non voglio vivermi male quest'esperienza e non voglio che te la viva male tu, cerchiamo di avere questo rapporto pacifico per entrambi» la bionda tornò a guardare il cielo azzurro
«preferirei che tu mi parlassi solo se strettamente necessario e in quel caso tranquillo che da parte mia avrai il rapporto pacifico richiesto.Hai capito il mio valore solo dopo avermi persa nonostante stessimo insieme da tanto,mi hai ferita tanto,forse troppo,per la nostra relazione mi sono completamente persa e ancora adesso non mi sono ritrovata al 100%.Mi hai distrutta e non posso permettere che riaccada anche solo avendoti vicino per un rapporto di convivenza,avremo un rapporto pacifico ma non pretendere che ti venga a chiedere una mano con il francese,che risponda alle tue battute o qualsiasi altra cosa. È finita l'epoca di Giulia e Salvatore, per volere tuo,ora prenditi le conseguenze,dovevi pensarci prima mi dispiace» si alzò e asciugandosi una lacrima caduta dai suoi occhi nocciola si diresse verso la porta
«scusami Giuliè» entra dentro senza voltarsi neanche una volta ma sono certo che le lacrime dai suoi occhi stavano scendendo così come dai miei.
L'avevo distrutta,aveva ragione ad odiarmi, non me la meritavo e forse non me l'ero mai meritata...

hello,capitolo corto ma già iniziamo a capire qualcosa in più sulla situazione dei nostri personaggi,anche se sono ancora abbastanza vaghi.
Ci sentiamo al prossimo capitolo❤️
(eventuali errori verranno corretti successivamente)

niente canzoni d'amore//petit Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora