Capitolo 1 La storia ricomincia

168 7 4
                                    

Mi chiamo Helena e ho sedici anni, non so perché ma mia madre continua a ripetermi che sono diversa dalle altre ragazze della mia scuola, odio essere diversa...

Sono una ragazza solitaria, mia madre dice che assomiglio molto a mio padre, a proprosito mia madre si chiama Elys e mio padre si chiama Ash, anche se sinceramente non trovo tutta questa somiglianza con mio padre .
Insomma lui è molto alto, ha i capelli neri come il buio e i suoi occhi sono dorati, io invece sono leggermente bassa, i miei capelli sono biondi come il grano e il colore dei miei occhi è di un azzurro infinito proprio come il cielo.

Anche di carattere siamo molto diversi...

Io sono molto testarda, mentre lui è un pezzo di pane con me anche quando lo tratto male, come anche i nostri interessi...

Non capisco dove ci potremmo assomigliare...

Come al solito ero appena tornata da scuola e come sempre mia madre era già a casa ad aspettarmi,

"Ciao mamma..."

" Ciao amore, com'è andata a scuola?"

"Bene bene, ora vado a studiare ciao..."

Per l'ennesima volta le ho mentito, a scuola non andava affatto bene, da un po di tempo mi succede che quasi sempre mi appisolo durate qualsiasi lezione e come sempre gli incubi mi perseguitano.

Uno in particolare ...

Quell'incubo continua a ripresentarsi , mi ritrovo in un posto buio e pieno di urla strazianti dal dolore, continuo a camminare senza sosta finché poi non inizio a correre e a sudare freddo; ma di colpo qualcosa mi ferma e subito davanti ai miei occhi mi compare una figura maligna molto simile al diavolo.

Dopo aver visto quell'essere il mio sogno finisce ed io come al solito mi sveglio di soprassalto, mi butto sul letto esausta da tutto ciò, rimango per almeno un ora a fissare il soffitto finché non sentii la porta di casa aprirsi.

Di sicuro era mio padre...

Esco dalla mia camera , li proprio davanti a me ci sono i miei genitori ,che come sempre stanno a sbacciucchiarsi ; io li passo semplicemente affianco dicendoli
"Bleah ma voi due non vi staccate mai..."
Loro scoppiano subito a ridere, dopo di che esco di casa, per poi diriggermi verso la mia piccola gatta bianca di nome -Kitty-.

Mi siedo per terra, per accarezzarla , ma stranamente non appena avvicino la mano lei mi soffia.

Non mi aveva mai soffiato...

Perché non voleva che la toccassi, guardava proprio dietro di me e senza sosta alzava il suo magnifico pelo bianco, spaventata mi girai lentamente ; ma non vidi nessuno...

La libertà dell'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora