Come potrei cominciare questa storia? O meglio, come potrei cominciare la mia storia? Beh l'inizio è sempre difficile, ma facciamo così.
Immaginate un ragazzo sulla ventina d'anni correre, per il vostro tempo dovremmo essere più o meno negli anni 1400, per me non c'è un vero tempo, il tempo passa stranamente qui, ma comunque, immaginate questo ragazzo, capelli neri, pelle chiara, alto ma non troppo e vestiti di un principe di quel tempo, se è quello il tempo giusto. Ecco, mi state immaginando adesso. Passiamo a ciò che dovrei avere dietro; dovrebbe stare un castello mezzo distrutto che va a fuoco con intorno delle case che vanno lo stesso a fuoco, sto correndo quindi immaginate che mi sto pian piano allontanando.
Eccomi, il mio nome è Alex, il principe della terra di nessuno, perché questo nome? Perché non esiste, o almeno, non nel vostro mondo, in questo sì.
Perché sto correndo? Beh, il casino dietro di me l'ho fatto io, ma credo che ci eravate arrivati da soli a questa conclusione, ma come dire, meglio specificare, no?
Ma come sono arrivato qui? Com'è successo? Beh... iniziamo dall'inizio della mia storia...Come tutti i protagonisti per bene, non ho una madre, e ho un padre severo. Ho sempre avuto una mentalità introversa, la maggior parte del tempo lo passavo da solo a disegnare o a scrivere il mio diario, dove ci disegnavo anche.
Mio padre mi ha sempre fatto allenare per essere, in un futuro, un buon re, ma non ero portato nel combattere, ogni volta, quando provavo il tiro con l'arco, non prendevo mai il bersaglio, e invece con la spada rischiavo di lanciarla e ammazzare qualcuno, infatti ho quasi preso una guardia che non c'entrava nulla, poverino Jack, non so come mi sopportava.
Comunque non so come sia possibile che sia così scarso nel combattere, da piccolo guardavo sempre mio padre allenarsi con tanta stima, e ogni volta pensavo "sarò come lui", lo sono stato? No, ma ci ho provato, quello è l'importante.
Quando mio padre non mi dava attenzione passavo il tempo su una collinetta a disegnare sotto un albero e spesso mi raggiungeva anche una serva del palazzo, era molto carina e gentile con me, ammetto di aver avuto una cotta per lei, ma cosa ci potevo fare? Era bellissima, con i suoi capelli lunghi e marroni, i suoi occhi verdi e la sua pelle color cappuccino, era bellissima, ma non avrei mai potuto mettermi con lei, mio padre non me lo avrebbe mai permesso...Cominciamo proprio da qua.
Stavo sotto questo albero a disegnare qualsiasi cosa mi passi per la testa e poi arriva lei, Hanna
"Salve! Come va principe?"
"Oh, hey Hanna, va tutto bene"
"Che fa?"
"Stavo... disegnando un po'"
"Posso vedere?"
Lei dice mentre cerca di sbirciare sul mio diario, dove, come ho già detto, non solo scrivo ma disegno pure
"Ehm... ok, certo"
Gli faccio vedere il mio disegno, la cosa che mi era venuta in mente il quel momento è stato il paesaggio del villaggio con il castello. Onestamente io non mi reputavo molto bravo a disegnare ma per tutte le altre persone a quanto pare lo ero, e anche molto
"Woow, che bello, principe è davvero bravo a disegnare!"
"Grazie, ma... non credo che mi servirà molto quando sarò re, se mio padre me lo farà fare il re, sono negato a combattere..." È vero, disegnare non serve ad un re, quello lo fa un artista pagato dal re per i ritratti, immaginate un re che si fa un ritratto da solo, certo, risparmia soldi, ma non serve granché, una cosa importante per i re è combattere, non disegnare
"Non importa se non sa combattere sire, ci riuscirà, infondo, per imparare qualsiasi cosa c'è semplicemente bisogno di pratica, scommetto che non è sempre stato così bravo a disegnare"
Beh, no, ma sono certo che un bambino con meno esperienza di me a combattere sia molto più bravo
"Comunque, sire, il tempo gira strano, ma dalla posizione del sole direi che è ora di rincasare, oppure suo padre si arrabbierà come sempre"
"Ah, sì, grazie Hanna, arrivederci"
Mi alzai e ritornai al castello dove dovrebbe aspettarmi mio padre per cenare, spero...Quando tornai al castello le cameriere mi dissero che era già pronto, però mio padre non avrebbe mangiato con me, come sempre ormai, è sempre così, era riferito a questo quel 'spero', lui non c'è mai, non ha mai tempo per me...
Mangiai ciò che avevano preparato, mi dispiaceva non mangiarlo dopo che l'avevano fatto, e dopo ritornai nella mia camera.
Mi sedetti sulla mia scrivania, disordinata per tutti i disegni che ormai invadevano la mia camera, stavano molti disegni che avevo attaccato dappertutto, soprattutto sullo specchio per nascondere il mio riflesso... Non potevo vederlo...
Mi misi a scrivere il mio diario, come sempre, raccontando la mia giornata. Era l'unica cosa che poteva farmi tenere calmo ormai, l'unica cosa che poteva tenere il mio demone lontano...__________________________________
Eccomi con una nuova storia!! Ero scomparsa da troppo tempo ormai, l'altra spero di finirla, se ci riuscirò. E niente, spero vi piaccia questo primo capitolo :)
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Il mio demone
FantasyTanto tempo fa' o in questo periodo? Non lo so, ma una cosa è certa, i "demoni" sono sempre esistiti... (no ragazzi, non è LGBT 😞)