Le due pagine di diario

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Arrivò il pomeriggio e io dovetti andare agli allenamenti di tiro con l'arco, come mio padre ordinò. Non ero del tutto sicuro di volerci andare ma non avevo altra scelta.
Mi diressi dove di solito ci alleniamo con il tiro con l'arco. Mio padre stava già lì ad aspettarmi con il mio presunto arco in mano. Me lo pose e io, ovviamente, lo presi.
Dopo quello che è successo non ero sicuro di voler farlo, in realtà non ero mai sicuro di niente...
"Su, forza, ricordati la posizione e cerca di colpirlo il bersaglio oggi, almeno una volta"
Feci un sospiro, presi la posizione e schioccai la freccia. Ovviamente la freccia cadde prima, molto prima
"Da capo"
Mio padre disse. Io presi la freccia, mi misi in posizione e la schioccai di nuovo. Cadde molto prima da capo...
"Di nuovo!"
Beh, è inutile che ormai sto a dirvelo, andammo avanti così per ore e ore. Io finii esausto senza che colpii una volta in bersaglio e mio padre era furioso, non poteva accettare di avere un figlio così scarso in qualsiasi cosa che trattava delle armi, era assurdo per lui, quasi impossibile, però, purtroppo, vero...

Tornai nella mia camera esausto e mi misi, come sempre, a scrivere e disegnare sul mio diario. Le mie giornate le concludo sempre così.

La giornata successiva mi svegliai tranquillamente, cosa strana in realtà, ma a quanto pare vera. Non mi era mai successo di svegliarmi così tranquillamente, forse mio padre era così arrabbiato con me che non era neanche venuto a svegliarmi.
Andai a vedere fuori dalla finestra e mi resi conto che era piena notte. Com'era possibile? Perché mi ero svegliato così presto? Beh... in realtà mi sono svegliato in ritardo, era la notte del giorno dopo, io avevo speso un'intera giornata a dormire, o almeno, così credevo...
Tornai a dormire e poi mi svegliai nel giusto orario questa volta. Mi cambiai, come sempre e uscii dalla mia camera.
Tutta la servitù mi guardava in modo strano, forse era perché ero improvvisamente diventato un dormiglione di eccellenza.
Mentre camminavo aprii il mio diario per vedere dove mettere il mio prossimo disegno e rimasi sconvolto da quello che vidi...
A dirittura mi fermai, una pagina che doveva essere completamente vuota era scritta. Era in inglese, stava scritto "You can't get rid of me" che vuol dire "Non puoi liberarti di me" All'inizio pensai che era uno scherzo di qualche tipo ma nelle due pagine seguenti stava una faccia in grande... quando la vidi riconobbi subito che non si trattava di uno scherzo...
Cosa potevo fare?! Adesso il mio demone mi perseguita?! Non l'aveva mai fatto prima, era assurdo tutto ciò, non potevo crederci! Pensai a una soluzione e la prima cosa che mi venne in mente furono le streghe, loro sicuramente potevano sapere qualcosa riguardo a ciò, no?

Mi diressi velocemente alla libreria del villaggio però era distrutta!! Com'era successo?! Mi avvicinai alla porta e la prima cosa che notai era la firma dei cacciatori di streghe. Quei bastardi... Aprii la porta, i libri erano tutti bruciati e stava la vecchia signora a ripulire tutto
"Mmmh... dalla tua faccia direi che è successo qualcosa ragazzo"
Disse senza girarsi verso di me
"Ecco... cosa è successo qua? Sono stati i cacciatori di streghe?"
"Haha non è ovvio? Sono sempre loro infondo..."
"Mi dispiace... non ho potuto aiutare sta volta..."
"Mmmh... -lei disse di nuovo- Sono riuscita a a salvare il libro della luna che avevi cominciato a leggere due giorni fa. Ormai, io non posso più tenerlo"
Lei disse mentre me lo porse
"Me lo sta regalando..?"
"Certo! Che altro starei facendo se no?"
Lei disse con un sorrisetto sul volto
"La ringrazio..."
Presi il libro e sfogliai un po' le pagine. Ero in questo momento così distratto che per un attimo mi dimenticai perché ero andato da lei
"Ah! Signora, volevo chiede-"
Prima che potessi finire la frase lei già mi rispose
"Si tratta dell'entità che hai dentro di te, non è vero?"
Io annui lentamente
"Beh... non posso aiutarti. Quella che hai è una maledizione, viene direttamente da una strega di un altro universo"
Sgranai gli occhi dalle sue parole. Un altro universo?! Com'era possibile ciò?! Era assurdo!
"Come la posso trovare?! Ho bisogno di sbarazzarmene!"
"Il tempo verrà, ma non è adesso"
Io annuii da capo lentamente
"D'accordo... la ringrazio per il suo aiuto lo stesso signora. Arrivederci"
"Aspetta"
Mi disse improvvisamente. Mi fermai e mi girai da capo. Lei mi guardò un attimo e poi disse
"Niente. Vai pure ragazzo. Buona fortuna"
Mi girai da capo e mi allontanai con calma. In poche parole ritornai a casa senza niente, senza neanche un indizio di come fare a liberarmi di questa maledizione... di questo demone... come potevo fare? Era un vero casino questo...

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Hey ragazzi, come va? Scusate se ci ho messo così tanto a pubblicare la terza parte, spero che però vi piaccia :) Alla prossima

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