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Il trentuno ottobre era una data sempre più vicina e Melissa si era proposta di organizzare ogni cosa, a partire dall'abitazione fino agli addobbi e, ovviamente, al cibo.
Ci aveva messo un paio d'ore a convincere sua madre ma grazie all'appoggio di sua nonna era riuscita a convincerla per lasciarle la casa libera quella sera.Mandò i preparativi della festa che aveva scritto appositamente nelle note del telefono e le aveva mandate sul gruppo "I quattro dell'Ave Maria + Maria" ai suoi amici. Ovviamente la prima a rispondere fu proprio Luna, a chiederle dell'alcool.
Ma quando vide Andrea scrivere, il suo cuore perse un battito. Quello che era successo tra loro due giorni prima era ancora fresco nella sua memoria, così tanto da averlo sognato la sera in cui era andata a dormire.
Non si erano messi insieme e in teoria non avevano detto niente a nessuno, perché dovevano ancora finire di parlarne. Il solo pensiero di dover riprendere quella conversazione le faceva sentire l'ansia nello stomaco, perché aveva come l'impressione che il ragazzo fosse rimasto in qualche modo male dall'essersi dichiarato.
Che se ne fosse pentito?
L'SMS che mandò Andrea però subito le fece tornare il sorriso sulle labbra, in cui prendeva in giro Luna nel dirle che le avrebbe copiato il costume, volendo anche lui vestirsi da vampiro, sotto le bestemmie censurate con parole come "cotoletta impanata" della loro amica.
Rosa reagì al suo messaggio, invece, con un semplice pollice in più. La vedeva più triste del solito negli ultimi giorni e anche a scuola era piuttosto distanziata, cosa che le procurò ancora più paranoie.
Camille d'altro canto rispose di non essere sicura di esserci e a questo messaggio s'intristì. Certo, sapeva che non poteva di certo costringerli a partecipare, ma avrebbe tanto voluto che fossero tutti presenti.
"Ha detto di non essere sicura, magari verrà"
Seduta vicino alla scrivania, posò il telefono per ripassare chimica e fare degli esercizi di matematica, altrimenti non li avrebbe finiti essendo una ventina, anche parecchio complicati.
Melissa svettava sicuramente meglio nelle materie scientifiche ma aveva un limite come tutti quanti. Il terzo anno si stava rivelando più difficile e pesante del previsto, considerando che non erano ancora all'inizio.
Ma ogni volta che si sentiva abbattuta, ricordava a sé stessa che quello era la base per costruire il suo futuro. Se voleva arrivare ad ottenere un buon voto alla maturità ed entrare alla facoltà di medicina della Federico II, doveva impegnarsi al massimo delle sue forze.
Sognava di diventare una dottoressa più di qualsiasi altra cosa e aveva il totale supporto da parte di sua madre, che non avrebbe guardato a spese per il futuro della figlia.
Non avrebbe tradito la sua fiducia.
Aprì il quaderno, cominciando a svolgere gli esercizi. Essendo l'unica tra i suoi amici ad andare allo scientifico, il suo programma era molto più vasto e complesso del loro, quindi non poteva contare sul loro aiuto.
Mentre i suoi compagni di classe erano uno più antipatico dell'altro, non gli avrebbe mai chiesto una mano. Non che fossero cattive persone, ma aveva come la sensazione che la vedessero come qualcuno a cui affidare tutti i loro problemi. Ogni anno nessuno si candidava come rappresentante di classe e loro fin dal primo anno misero il suo nome in mezzo.
Così diventò una sorta di responsabilità a cui Melissa non poté tirarsi indietro e si candidò anche il secondo anno, notando che ai suoi compagni faceva molto comodo avere lei.
Le volte in cui si era ritrovata a proporre idee alla classe o anche solo aver fatto passaparola agli insegnanti non erano mai soddisfatti, come se pretendessero il cielo e le stelle da parte sua.
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Rosa indelebile (In Revisione)
Romance𝐓𝐫𝐚𝐦𝐚 Quanto il sangue può condizionare la vita di una persona? Quella di Rosa Bianchi non è mai stata tranquilla fin da quando è venuta al mondo e la ragione è l'origine del suo cognome. La ragazza è infatti figlia di un camorrista e ciò ha c...