Capitolo 18 Aysun

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Il viaggio durò molto più delle previsioni di Aragorn poiché, Adam, aveva ritenuto opportuno fare tappa nei vari villaggi dislocati lungo il fiume.

Voleva indagare sulla natura della creatura che si celava nell'oscurità del lago.

A mio dire non potevo che essere d'accordo, purtroppo le nostre indagini non portarono a nulla di concreto.

Ci ripetevano le stesse cose, ossia che nessuno avesse fatto caso ad un enorme bestia che circolava nella foresta.

In verità nessuno aveva il coraggio di inoltrarsi. I cacciatori perlustravano i margini del villaggio, non osavano varcare quel confine immaginario che si erano creati.

Il quinto giorno entrammo nel Villaggio di Edenbroock, tra tutti era quello più vicino al lago.

Adam era speranzoso di trovare informazioni utili, gli altri lo erano meno.
Cabel era fermamente convinto che fosse una bestia demoniaca che aveva l'intenzione di uccidere tutti gli essermi umani.

-Sei troppo drastico.- Gli dissi, mentre entravamo nell'unica locanda del villaggio.

-Cosa ne può sapere una ragazza che ha trascorso la maggior parte della sua vita in un castello? Il mondo è pieno di mostri.-

Non potei replicare, d'altronde le sue parole celavano la verità.
Gregor gli diede una spinta e con il labiale gli suggerì di essere più cordiale.

Cabel alzò gli occhi al cielo. -Anche lei sa che ho ragione.-

Assieme a noi erano venuti anche Liam, Alya e Nimue. Quest'ultima più per farmi compagnia che altro e per criticare il modo di cucinare delle varie locande in cui avevamo eravamo stati.

Non avevo mai visto nessuno mangiare così tanto. I lupi ingurgitavano talmente tanto cibo,  che ero convinta che li avrei visti scoppiare.

Mangiavano e parlavano di vari aneddoti dei loro viaggi, scoppiando in una risata contagiosa.

-Ti ricordi di quella volta in cui ci siamo fatti il bagno in quel corso d'acqua e ne siamo usciti pieni di sanguisughe?-

Gregor mostrò il braccio, sulla pelle si intravedevano dei piccoli segni a forma di mezza luna.

-Diamine, chi se lo dimentica! Stavo morendo dalle risate quando sei risalito ed eri ricoperto di quelle adorabili bestiole!-

Alya scoppiò a ridere al ricordo di quella scena.

-Non riesco a capire come facciano quei pazzi ad usarle per curare le persone, è un trattamento disumano!-
Cabel batté con forza il bicchiere colmo di vino sul tavolo, facendone cadere alcune gocce della sul legno immacolato.

-Fanno così male?- chiesi curiosa, noi non le usavamo.

Adam mi guardò serio, con la mano si spostò una ciocca di capelli che gli stava dinanzi all'occhio destro.
-Immagina decine di queste cose attaccate alla tua carne e lentamente ti succhiano il sangue.-

Rabbrividii, non doveva essere una bella sensazione.

-Noi non le usiamo, preferiamo altri metodi.-
Dissi, mentre mi portavo un piccolo pezzo di pane alla bocca.

-E meno male!- Sbottò Gregor - Sono rimasto talmente traumatizzato che al solo ricordo mi vengono i crampi allo stomaco!-

Si alzò la maglia sottile per mostrarci il ventre muscoloso.

-Ho il fegato in subbuglio!-

-No, Gregor. Quello è perché abbiamo fatto fuori tutte le riserve della locanda!-

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