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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter one ❜┊˚ ̥۪͙۪◌

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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter one ❜┊˚ ̥۪͙۪◌

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𝐄𝐒𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄

Il ritorno ad Hogwarts era uno di quei classici giorni che aspettavi con ansia, fissando le lancette segnare lo scorrere del tempo, sperando con tutta te stessa che arrivasse il momento di partire e andare via.

Hogwarts era la mia casa, o almeno, mi era sempre sentita più a casa lì che nel luogo in cui abitavo.

La mia famiglia era monotona: eravamo solo io, mia madre e mio padre. Lei era babbana, ma lui era un mago. Si erano conosciuti anni prima, e dopo mio padre venne cacciato di casa proprio perché si era messo con lei. Io, invece, ero la classica figlia non programmata. Ero consapevole che i miei non volessero figli; io gli ero solo capitata tra i piedi.

Ma non la vivevo male, perché le persone di cui avevo davvero bisogno le avevo trovate a scuola, nel luogo che da bambina consideravo meno probabile.

Avevo frequentato le scuole elementari a Manchester, e ad undici anni mi era arrivata la famosa lettera per Hogwarts.

Ricordo ancora la sensazione provato nel tenerla fra le mani, scoprendo di essere effettivamente una strega; perché, fino a quel momento, i miei genitori non mi avevano mai raccontato di quel mondo.

Non vogliamo più immischiarci, dicevano.

Però mi avevano lasciata andare, consapevoli che avevo una vita da vivere e che avrei preso le mie decisioni da sola.

Questo era il perché, in fin dei conti, la mia famiglia mi piaceva: erano distanti, certo, ma non mi impedivano di fare nulla.

Presi dalla tasca un fazzoletto di carta e me lo portai al naso, soffiando più forte che potevo. Ovviamente ero la classica ragazza che riusciva a beccarsi un raffreddore anche ad agosto.

Vagai con il mio carrello, straripante di valigie, per tutta King's Cross, alla ricerca del familiare binario 9 ¾.

C'erano bambini che si rincorrevano, richiamati dalle voci dei genitori preoccupati; coppiette di anziani che girano a braccetto; altri studenti della scuola di magia, con in mano carrelli come i miei. Almeno non mi faceva sembrare l'unica pazza lì dentro.

Finalmente mi ritrovai di fronte alla colonna in mattoni che divideva il binario 9 e il binario 10. Nonostante stessi per frequentare il sesto anno, quella paura di schiantarsi contro il muro c'era sempre; ma non le permise che mi bloccasse. Presi la rincorsa e, chiudendo gli occhi, passai attraverso la parete.

Deal ✷ James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora