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Black

«Sei pronta?» dissi bussando alla porta del bagno.
«Sì, un minuto ed esco.» dopo qualche secondo la vidi uscire in tutta la sua bellezza.

<<Ci hai messo un po'. Andiamo sennò perdiamo lo spettacolo.>> mi alzai e uscì dalla stanza.

<<Quale spettacolo?>>disse correndomi dietro.

Non le risposi e iniziò ad infastidirsi. Mi prese per  un braccio e mi fece girare.

<<La smetti di fare la bambina capricciosa?>> Era davvero testarda, dannazione!

<<Sei tu il motivo per il quale io divento così. Devi capire che odio i segreti e gli scherzi, sono una cosa che proprio non sopporto.>> disse per poi prendendomi a braccetto. Glielo lasciai fare e le dissi che avrebbe scoperto tutto una volta lì.

Dopo circa cinque minuti di camminata ci sedemmo in una coperta a quadrati bianca e rossa.  Davanti a noi c'era il lago e nelle altre direzioni eravamo circondati dal prato.

Dagli autoparlanti iniziò a sentirsi una canzone.

Stay di Rihanna

In tutti quei istanti Rose non aveva aperto bocca. Sembrava persa nei suoi pensieri.

Feci per dire qualcosa ma lei mi precedette.

<<Ci pensi mai al fatto che prima o poi dovremmo morire tutti?>>

<<Ci penso, ma credo che tu superi tutti,>> dissi con una risata.

Lei, invece, non rise.

<<Sai... a volte desidero non essere mai nata.>> ammette.

<<Perché? Qual'è il motivo che ti fa ragionare così?>> chiesi in tono calmo.

<<Se io non ci fossi, tutto sarebbe più facile. E non dico per il fatto che sono un bastone tra le ruote per i miei genitori ma perché sono stufa di avere questo dolore nel petto ogni volta che  mi devo svegliare, devo farmi la doccia, devo mangiare, devo... devo semplicemente vivere.>> si sdraiò a terra e iniziò a guardare il cielo.

<<Voglio solo sprofondare in un profondo sonno e non svegliarmi più.>> disse facendo un bel respiro per poi chiudere gli ochhi.

Mi avvicinai e mi sdraiai anch'io. Misi le mani dietro la nuca e guardai anch'io il cielo.

<< Dici così perche non hai ancora trovato un motivo per vivere, ognuno di noi ha qualcuno o qualcosa per la quale decide di vivere. Tu devi solo trovare la tua, Rose.>>

Perché io, Rose, ho trovato il mio motivo di vivere appena ti ho vista.

Sentii una mano toccarmi l'addome.

<<Posso?>> chiese un po' iincerta.

Annuii

Appoggiò la testa sul mio petto e inizio a fare dei piccolo cerchiolini sull'addome.
Abbassai una mano e le accarezzai i capelli.
Erano morbidi, profumati e liscissimi.
Non so se fosse possibile innamorarsi in poche ore ma io credo di aver perso la testa per lei. Mi sento in dovere di proteggerla, di prendermi cura di lei.
Di renderla felice.

Passammo quasi tutto il giorno li sdraiati a goderci quel momento.
Andammo a pranzare per poi ritornare al lago.

«Si sta facendo buio, rientriamo?» chiese muovendo la testa nella mia direzione.
«Ancora qualche minuto, Rose. Deve arrivare la parte più bella.»
All'improvviso si spensero tutte le luci. La luna brillava più che mai.
Ci alzammo e lei mi guardò confusa.
«Che cazzo succede?»
«Niente parolacce, Rose...»
Lei sbuffò e poi vide qualcosa dietro di me. Corrugò le sopracciglia per vedere meglio.
«Ma quelle sono... sono bellissime. Guarda!» disse sorridendo mentre le indicava con l'indice.

«Non ho mai visto in vita mia così tante lucciole!»
«Quello è il sorriso che voglio sempre vedere sul tuo viso, Rose.» sussurrai

«Cosa hai detto?» chiese, nel frattempo era ancora concentrata ad ammirare quella meraviglia.
«Nulla. Semplicemente che se vuoi possiamo entrare.» le proposi sorridendo.

«Assolutamente no! Credo che resterò ancora per un po' qui. Se tu non vuoi restare puoi anche filartela.»

«È lasciarti sola? Mai.»
Mi guardò per qualche istante, poi d'improvviso le sue labbra finirono sulle mie.

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