Prima di iniziare vi consiglio di ascoltare queste canzoni mentre leggete il capitolo ❤️🔥MIDDLE OF THE NIGHT-Elley Duhé
PATCHWERK-Sub Urban, Two Feet
Cirque - Sub Urban
Nightmares-Two Feet
Dizzy-MISSIO
On My Own-Darci
Renegade-Aaryan Shah
u.-niteboiBlack
Era come una lepre; piccola, veloce e il cuore che le batteva a mille.
Corsi dietro di lei e mi sentivo un bambino felice e spensierato.
«Non riuscirai a prendermi» disse lei scappando.
Invece di andarle dietro cambiai direzione. Corsi il più che potevo
Ed eccola li.Lanciò un urlo di spavento e finì per sbattere contro il mio petto. Le cinsi la vita con un braccio e le spostai i capelli dal viso.
I nostri fiati erano corti per colpa della corsa e il suo seno si abbassava e si alzava.
Ci guardammo negli occhi per un secondo.
«Così non vale però, hai barato» disse lei guardando le mie labbra per poi alzare lo sguardo su, nei miei occhi.
«Io ti dovevo solo prendere, non cerano regole» dissi avvicinandomi. Volevo assaggiarla ancora, ancora e ancora.
«Ti va una doccia?» disse in un sussurro, sempre più vicina alle mie labbra.
Spostai una mano sul suo collo e la baciai.
La baciai con tutta la voglia che avevo.
Con una presa solida sui suoi glutei la alzai e lei mise le gambe intorno al mio bacino.
La sua parte intima andò a sbattere contro la mia e se prima stavo per scoppiare, adesso ero ad un passo per distruggere tutto.
La portai nella camera da letto. C'erano solo candele accese per tutta la stanza.
Mi staccai da quel bacio e la guardai.
Aveva gli occhi pieni di desidero e le sue labbra erano tutte rosse.
«Rose, voglio che tu sia sicura di ciò che stai facendo.» dissi prendendole il volto tra le mani.
«Sono sicura ed è ciò che voglio, Black» mi prese per una mano e mi trascinò in bagno.
La vasca e la doccia erano nello stesso angolo, perciò c'era la possibilità di spostarsi senza allagare tutto.Lei iniziò a togliermi tutto con una sensualità incredibile.
Rimasi nudo davanti al suo sguardo infuocato. La mia erezione ormai si vedeva a chilometri. Passò una mano sulla mia coscia per poi toccarmi il pacco.
Feci un ringhio e le strappai tutto ciò che aveva di dosso, lasciandola in quel reggiseno e mutandine di pizzo.
Vidi un po' di insicurezza nel suo sguardo.
«Sei bellissima, Rose. Sei perfetta.»
Sorrise e si girò.
Le spostai i capelli e le slacciai il reggiseno.
Passai le mani sulla sua schiena poi sotto le braccia e le presi tra le mani le sue tette perfette.
Ansimò appoggiandosi al mio petto. Le baciai il collo e con piccoli passi entrammo in doccia.
Accessi l'acqua che cadde sopra di noi come pioggia. Il soffitto era fatto pieno di buchi dove usciva tutta l'acqua.
Lei sobbalzò per l'improvviso contatto della sua pelle con l'acqua tiepida che, pian piano iniziò a scaldarsi di più fino a far diventare tutto nebbioso.
Il vapore iniziò a spargersi ovunque.
Attirai verso di me Rose e mi inginocchiai per toglierle le mutandine. Prima di alzarmi le lasciai un piccolo bacio sul ventre.
«Ti prego, fa qualcosa...» disse. «Non riesco più a resistere.»
Un ghigno mi apparse sul viso e vidi i suoi capezzoli reagire la mio contatto con la sua pelle.
Avvicinai una mano sulla sua bocca.
«Lecca le mie dita» le ordinai.
Aprì la bocca, all'inizio un po' incerta, poi iniziò a leccarmi le dita affamata.
Misi solo il medio e l'anulare nella sua bocca, e con una spinta possessiva la feci arretrare fino a farla appoggiare con la schiena contro il muro.
Con la stessa mano sulla sua bocca la feci scorrere sul suo corpo fino a farla arrivare in mezzo alle sue gambe.Le toccai il clitoride e lei inarco la schiena.
Un piccolo gemito le scappo e io sorrisi.
Iniziai a muovere le dita con movimenti circolari per poi aumentare il ritmo.
«Ah... Black»
Iniziò a gemere e la lasciai fare, la lasciai godere.
«Questo non è ancora nulla in confronto a ciò che ti farò, Rose.» dissi prendendo un suo seno con l'altra mano.
Iniziai a stringerglielo e a succhiarle il capezzolo.
Stava tremando e sentii le sue gambe cedere.
«A- allora che aspetti» disse ansimando.
Mi fermai.
«No, cosa fai? C'ero quasi.» disse lei con voce inappagata.
Mi inginocchiai, le aprì leggermente le cosce e mi affondai a continuare con la lingua.
Una mano la misi sulla vita per sostenerla essendo che le sue gambe stavano per cedere e con l'altra iniziai a stuzzicarle il capezzolo.
Iniziai a muovere la lingua velocemente e lei iniziò ad ansimare e a gemere senza sosta.
«Black... c-ci sono»
E finalmente venne. La assaggiai tutta come se fosse il mio gelato preferito.
Mi alzai e la baciai.
«Sei il mio dolce preferito Rose.» dissi leccandomi le labbra.
Aveva le guance rosse e il fiato corto.
«Pensi che abbia finito?» le dissi.
Mi guardò sorpresa e ancora con il scintillio di desiderio negli occhi.
Ci scambiammo di posto dopodiché la feci girare e la tirai verso di me, facendo appoggiare la sua schiena contro io mio petto.
«Iniziamo con un solo dito, mh? Che ne dici?» le sussurrai.
Misi la mia mano vicino alla sua bocca e senza dire nulla iniziò a leccare le mie dita dopodiché avvicinai la mano nell'entrata di quel paradiso.
Con il medio iniziai a fare delle leggere spinte, senza infilarmi del tutto.
«Ti sembrerà strano all'inizio ma vedrai che ti piacerà.»
«Mmh» mugolò lei.
Con una spinta lenta infilai tutto il dito e lei fece un piccolo ansimo.
Andai su e giù, su e giù per poi aumentare il ritmo.
«Oh mio-»
Gemette.
«Due dita» disse.
«Rose, devi andarci piano» dissi facendo una piccola risata roca.
«Due dita, per favore. Ne ho bisogno » disse inarcando la schiena e appoggiando la testa sul mio petto.
«Come desidera lei allora»
Infilai anche il secondo dito e iniziai ad aumentare ancor di più il ritmo.
«Tre dita» disse.
Sorrisi.
Infilai anche il terzo e lei iniziò a gemere ancor più di prima.
«Mi sento... mi sento... una meraviglia»
Con l'altra mano, le circondai la vita e la ressi.
«Ora inizierò ad andare più veloce» la avvertii
«Si, ti prego.»
E non mi fermai più.
Aumentai il ritmo e lei mi venne nella mano.
Si girò lentamente verso di me mi leccai le dita che pochi secondi fa erano state dentro di lei.
STAI LEGGENDO
Scintille
RomansaMini storia La guardai con intensità e desiderio. Le misi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Non sono come tu credi che io sia, Rose. Vedi, voglio solo aiutarti.» dissi in tono calmo. «Aiutarti per conoscere te stessa»