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M I L A Y A

12 Febbraio 2018:
Milaya: 17 anni
Nicolaj: 22 anni

Cazzo, cazzo, cazzo! Se arrivo di nuovo in ritardo quella mi ammazza.

Sto correndo per i corridoi della scuola, quella merda di mia sorella mi ha tolto la sveglia, quindi mi ha dovuta svegliare Crudelia Demòn: mia madre.

Non solo mi ha fatto la ramanzina di prima mattina, ma non mi ha neanche fatto fare colazione, perché, a detta sua, "dovevo muovermi e non c'era tempo per fare colazione"

Mi ha cacciata di casa per non ammazzarmi.

Ora, però, sto esitando dall'entrare in classe.

Perché?

Perché, oltre a odiare italiano, non ho proprio voglia di incontrare i miei compagni o Joshua. Alla fine entro... ops, non ho bussato.

<<le sembra il modo signorina Jones? Non solo è in ritardo di un'ora, ma è anche entrata come se fosse una regina>> eccola, la vipera assoluta, dopo mia madre ovviamente.

<<mi scusi, non è suonata la sveglia>> ammazzerò mia sorella, lo giuro.

Vipera mi guarda male e mi dice di andare a sedermi, per poi continuare il suo monologo ininterrotto su uno scrittore inglese.

Mi lascio cadere sulla sedia con un sospiro e appoggio il mento sulle braccia. Sarà una luuuuuunga giornata... penso sbuffando.

°°°

Quando esco da scuola e vado a sbattere contro Joshua. Cazzo! Mi mancava lui oggi.

<<Joshua! Ciao come stai?>> levatemelo di torno.

<<bene, bellissima!>> blahh.

<<bene, io devo andare ci vediamo>> me ne vado prima che possa ribattere.

Joshua Blake, figlio dello sceriffo, carino, stupido, reputazione del "bravo ragazzo" e, da un anno a questa parte, sembra aver sviluppato una specie di ossessione per il tormentarmi.

Mia madre, non ho ancora capito perché, sembra adorarlo e cerca di appiopparmelo una volta sì e l'altra pure.

Grugnisco pensando a lei.

Da piccola ero molto molto legata a lei. Era il mio punto di riferimento, la mia salvezza e forza. Poi sono cresciuta... e le cose sono cambiate.

Mia sorella sta con mamma tutto il tempo per imparare a essere una "brava moglie", e quando io provo a chiederle qualcosa, o semplicemente a parlarle, lei o mi paragona a mia sorella, o mi parla dei progressi di mia sorella, come se io non esistessi. All'inizio ero invidiosa e gelosa di tutte queste attenzioni, poi ho capito che io non sono fatta per quello che sta imparando Mary.

Già perché, mentre tutto il modo è andato avanti, nel buio sottobosco della mafia i matrimoni combinati vanno ancora di moda e mia sorella è rimasta incastrata in uno di questi. A lei non sembra dispiacere, lo considera il suo modo migliore per aiutare la famiglia, io non la vedo allo stesso modo, ma mi faccio gli affari miei.

Sento delle campane suonare e, alzando lo sguardo, vedo il campanile segnare le tre. Cazzo, mia madre mia ammazza se arrivo un'altra volta in ritardo.

Mi giro con uno scatto e inizio a correre verso la fermata del pullman, ma alla seconda curva becco una pozzanghera e scivolando vado a sbattere contro qualcosa di duro, o meglio qualcuno.

<<guarda dove vai, ragazzina!>> mi ringhia contro qualcuno.

<<scusa, scusa, scusa>> divento rossa come un pomodoro e alzo le mani con una smorfia di colpevolezza in volto.

Perfettamente SbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora