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26 Febbraio 2018:

<<andiamo Milaya.>> mi richiama Joshua.

<<no col cazzo! Sono stanca>> esco da scuola senza guardare nessuno.

Lo sopporto sempre meno, se continua così lo ucciderò prima dell'inizio della primavera e manca veramente poco alla primavera.

Vuole convincermi ad andare in pizzeria con lui, Jenna e dei suoi amici, ma non ho la minima intenzione di stare con lui più di quanto non sia strettamente necessario, quindi non oltre l'orario scolastico.

Raggiungo un parco e mi siedo su una panchina.

Guardo le macchine passare, mentre delle vecchiette passano e borbottano tra di loro.

Vedo un bambino che gioca con il suo cane, vedo una coppia che passeggia insieme al figlio, due signori anziani che vanno in giro a braccetto, due bambini che giocano a rincorrersi, altri due che litigano per una palla, una mamma fa un castello di sabbia con la figlia e un padre porta in spalle il figlio.

Mi scappa un sorriso quando lo vedo tirare troppo forte i capelli del padre, che si morde la lingua trattenendo un'imprecazione

Mi squilla il telefono.

Jenna.

<<dimmi>> rispondo.

<<dove sei?>> mi chiede, in sottofondo sento un treno.

<<in un parco poco lontano da scuola, perché?>> vedo la mamma che si butta sulla figlia facendole il solletico.

<<non vieni in pizzeria?>> chiede sbuffando.

Anche no, grazie.

<<da quando faccio qualcosa nello stesso posto in cui si trova Joshua Blake?>> chiedo ironica.

<<beh andate nella stessa scuola>> risponde lei acida.

<<non verrò in pizzeria, Jenna>> dico categorica.

<<nemmeno se ti offro un gelato dopo?>> chiede con voce complice.

<<neanche per un gelato>> le rispondo ridendo leggermente.

<<gelato più panna e caramello?>> ritratta convinta.

Che stronza! Penso irritata.

<<va bene: arriverò in ritardo>> sbuffo alzandomi ed avviandomi verso la stazione.

<<lo sapevo!>> esulta nel mentre la mia migliore amica.

<<ci vediamo la>> e metto giù.

Guardo l'ora.

13.30

Arriverò per le 14.00 e quella stronza si lamenterà perché ci ho messo troppo, ma se non avessi accetto si sarebbe lamentata un anno intero per averla abbandonata con Joshua e la sua banda.

Alzo gli occhi al cielo, quando svolto a destra, ma vado a sbattere con qualcuno, distruggendo definitivamente il mio setto nasale.

<<ma che cazzo!>> mi massaggio il naso e guardo la figura e sorrido perfida.

<<ah, ciao idiota!>> Sta diventando un vizio finirgli addosso...

Lui mi guarda male.

<<che c'è? Io il tuo nome non lo so!>> rispondo poggiando le mani sui fianchi.

Alza un sopracciglio.

Perfettamente SbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora