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1 Marzo 2018:

Butto a terra la sveglia e mi maledico, come tutte le mattine, per averla impostata.

Che palle!

<<dannata me che non sono andata a lavorare al Mc>> sbuffo e mi rigiro nel letto.

Dopo qualche minuto in qui tengo gli occhi chiusi e non riesco ad addormentarmi, mi metto sulla schiena e fisso il soffitto.

Chissà se la macchina nera è qui?

Mi alzo e vado verso la finestra a controllare. È lì e l'uomo all'interno sembra particolarmente annoiato.

Dovrei prenderla come un'offesa personale? La mia vita non può essere così noiosa... o sì?

Mi vesto con i pantaloni della tuta neri e canottiera corta bianca, scendo di sotto e trovo Crudelia e mia sorella che mi fissano.

<<cosa c'è?>> chiedo loro indispettita.

<<dove credi di andare?>> sorella, ma dov'è la tua lealtà?

<<a scuola?>> rispondo aprendo il frigo.

<<perché?>> chiede mia madre.

<<perché mi ci hai iscritta?>> rispondo io, con fare ovvio.

Ma che problemi ha oggi?

Sbuffa e io ridacchio cercando alla mia spremuta di pompelmo.

<<ma dove diavolo è?>> sbatto violentemente la porta del frigo e mi guardo intorno.

<<cosa cerchi?>> mi porto una mano alle orecchie sentendo il tono stridulo di mia sorella.

<<niente che serva a te...>> sbuffa anche lei.

<<e ve la fate finita tutt'e due? Alla lunga è irritante sentire solo uff, uff, uff>> abbasso le spalle ogni volta che faccio il verso, per rendere l'idea di quanto rompano il cazzo.

<<se tu evitassi di essere tu, non lo faremmo.>> mamma... ma perché non te ne vai affanculo?

<<tesoro, come fa a non essere "lei" se è "lei"?>> ecco che mio padre entra in tutta la sua eleganza di ben quarantacinque.

Questa non è la battuta migliore della sua vita, ma gli vogliamo bene comunque...

Vado velocemente a salutarlo con un abbraccio, lui subito mi avvolge con le sue braccia e mi lascia un bacio tra i capelli, io sorrido e mi faccio piccola.

Adoro gli abbracci di mio padre, ti fanno sentire protetta e al caldo, in tutto i sensi, non sarà la persona più simpatica del mondo, considerando le sue battutte, ma quando si parla di donare amore è il più bravo di tutti.

Basta vedere il fatto che ama quella stronza di mia madre...

<<sisi, tu difendila sempre, mi raccomando, eh.>> mia madre sbuffa alzandosi e riponendo il piatto nel lavandino.

<<quello che fai tu con Mary>> borbotto io e mio padre mi lancia una occhiata di rimprovero, faccio spallucce e lui sospira scuotendo la testa.

<<vabbè io vado, ricordate a Mike che deve sistemare il motorino>> mi lascia un altro bacio in testa ed esce di casa.

Mia madre comincia con le sue minchiate giornaliere.

<<non ci sarà sempre tuo padre a difenderti, ricordalo Mila...>> ma davvero? E io che pensavo fosse immortale mio padre.

<<Mila?>> mio fratello in tutto il suo metro e novanta, entra con una faccia confusa.

Perfettamente SbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora