Ｓｕｐｅｒｎｏｖａ

𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 𝐼𝐼𝐼 - 𝒟𝒾𝑒𝒸𝒾 𝒶𝓃𝓃𝒾 𝓅𝓇𝒾𝓂𝒶...

Anche se brucia un taglio passa, lo so
Ma lascia un vuoto dentro di me
Tra i miei ricordi e polvere
Quanti sforzi hai fatto per
Un giorno in più

Un giorno in più, Irama

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Ho bisogno che smetta!

Questa voce nella testa che mi grida "sei sbagliata", "non sarai mai abbastanza".

Ho bisogno che smetta il prima possibile, prima di ricadere in quel vortice nero.

La sento rimbombare in ogni angolo della mia testa.
Parte dallo stomaco e riempie ogni centimetro di me fino ad arrivare lì, alla punta dell'orecchio, dove posso sentirla urlarmi da dentro "sei sbagliata".

Sembra quasi udibile, quasi reale.

È la stessa voce che da qualche mese mi ripete che è meglio che una come me muoia, perché in questo mondo non c'è spazio per un disastro tale.

Sono dannosa per chiunque incontro, qualunque cosa faccio. Sono solo uno schifo vivente che merita di morire.

Ma non ha iniziato subito così...si è insinuata lentamente e ha esordito sempre con un "sei sbagliata".

Fin dal principio fu così persuasiva che mi portò presto a convincermi di esserlo, e questo le diede il diritto di diventare parte di me e urlarmi con cattiveria ogni giorno quanto meritassi di morire.

Ho davvero bisogno che smetta!

Questa voce nella testa che mi grida "prendila e fallo".
"È solo un segno in più" dico a me stessa.

Un altro taglio che nessuno aggiungerà alla lista, perché nessuno lo vedrà.

Mi prometto di tenerlo ben nascosto questa volta, fino a quando non sarà guarito abbastanza da mischiarsi bene con gli altri.

In meno di un mese ho inciso la mia pelle con quella lametta quasi ogni giorno, anche più volte al giorno.

Ed è sempre la stessa storia: non è mai abbastanza.

Ho bisogno di farmi più male, perché merito più dolore.

Quel sangue sulle cosce che cade lentamente e si appoggia al pavimento in cui sto buttata come un animale smarrito e abbandonato, non è abbastanza per una come me che merita una fine decisiva.

Ho bisogno che smetta!

Quella voce nella testa che mi urla "falla finita".

Ho solo bisogno che smetta.

...Oggi

Improvvisamente miriadi di ricordi tornano alla mia mente, molte delle immagini che vedo passare nella mia testa come il trailer di un film erano state cancellate, quasi dimenticate da qualche stupido meccanismo del mio subconscio che per qualche ragione voleva farmene scordare.

Ha fallito.

Anche il subinconscio fallisce a volte.
Il mio sicuramente lo ha fatto.

Mi sembra di tornare indietro nel tempo.
Guardo i miei occhi allo specchio e riconosco la stessa paura di riconoscermi.

La stessa paura di me.

Il mio riflesso diventa il mio incubo peggiore.
Sono io la peggior nemica di me stessa, ma questo nessuno potrà mai saperlo.

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Eccoci qui, con un altro capitolo.

Siccome è carico di emotività ed è bello tosto, ho deciso di lasciarlo così corto senza aggiungere altro. Credo che parli già da sé.

A chiunque si è ritrovato in queste parole, però, voglio dire qualcosa.

In primis, che non sei solo/a.
Non sei sbagliato/a.
Metti a tacere quelle voci perché tu non sei quello che dicono di te.
Tu sei molto di più.
Qualunque accusa ti stiano urlando addosso, mettile a tacere.
Tu sei molto di più.

Sei una persona rara, unica.
E io ho stima di te.

Ci vediamo alla prossima fermata!

Baci❤️