pensieri

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And if you're thinking of me
I'm probably thinking of you
-body paint, arctic monkey

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"che cos'ha di così particolare da farmelo pensare in continuazione?" penso, continuandolo a guardare.

lunghissimi capelli neri con la fine turchese attaccati in una coda, un viso leggero con occhi color menta e la faccia rilassata mentre sta attento alla spiegazione.

è la campanella che mi risveglia dai miei pensieri.
tutti si dirigono fuori per la pausa pranzo.

<<dai t/n andiamo!>> dice yuri scuotendomi.

<<onestamente non ho fame, ho solo sonno.>> rispondo, appoggiando la testa al banco.

<<ughh, sei stata di nuovo tutta la notte su pinterest o tik tok, bastarda.>> finisce per poi andarsene.

"non me lo riesco proprio a togliere dalla testa, ma com'è possibile?" mi chiedo, e senza accorgermene mi addormento.

dopo un po' mi risveglio.
mi rendo conto che ancora la pausa pranzo non è finita, visto che non c'è nessuno... a parte qualcuno.
apro leggermente gli occhi, rendendomi conto che c'è muichiro che mi fissa.

appena si accorge che sono sveglia si gira guardando davanti a se, ma si nota come è diventato rosso.

lentamente alzo la testa dal banco e mi sistemo i capelli.

"quanto cazzo avrò dormito?"

e la campanella segna la fine della pausa pranzo.

~~~~~~

come ogni giorno mi dirigo di nuovo verso casa.

"ogni giorno le stesse cose, mi sta venendo da buttarmi."

entro in casa.

sento profumo dalla cucina, quindi mamma sicuramente è tornata da lavoro.

il quadro familiare è mio fratello Marg che va in prima media e sta a scuola fino a tardi, Alan fa l'università e Zeld alterna università e lavoro per aiutare a nostra madre.
nostro padre è morto quando Marg aveva 2 anni, infatti lui non lo ricorda.
nostro padre era un pompiere ed è morto in un incendio per salvare un bambino.

vado in cucina seguendo l'odore, ed infatti c'è mamma che prepara il pranzo.

<<come mai hai ritardato 10 minuti?>> chiede

<<yuri mi aveva chiesto degli appunti e glieli ho passati.>> rispondo mentre apparecchio la tavola.

<<ok... dopo dovresti passare dal signor Ubuyashiki... mi sono dimenticata di dargli le pillole che mi aveva chiesto.>> dice, mettendo le pietanze a tavola.

<<di nuovo? lo sai che odio andarci. quell'uomo è strano, dice sempre cose strane sul futuro...>> rispondo, abbastanza irritata.

<<lo sai che ti vuole bene, e poi poverino è cieco, fa affidazione solo al suo sesto senso.>> si siede guardandomi.

<<ci passo solo perché mi obblighi.>>

~~~~

ora mi trovo davanti all'alto palazzo, mentre cerco il giusto campanello da suonare.

"trovato!"

suono e dopo poco la porta si apre.

salgo le scale finché non arrivo davanti all'appartamento con la scritta "Ubuyashiki".

dall'interno sento una voce al quanto familiare.

"è... impossibile." penso, iniziando ad andare in ansia e lentamente premo l'altro campanello.

la porta si apre... è muichiro.

lui mi guarda un po' strano e sorpreso.

rimaniamo così per pochi secondi a fissarci.

<<muichiro... chi è alla porta?>> chiede il signor Ubuyashiki, sempre nella su poltrona.

<<... sono T/n, la figlia di Mirai, le ho portato le medicine.>> dico in modo da farmi sentire anche dal signore.

<<ah, T/n! Muichiro falla entrare.>> dice sorridendo.

Muichiro fa spazio per farmi passare, io faccio un piccolo inchino col capo come per dirgli grazie.

<<siediti pure qua.>> dice il signor Ubuyashiki, puntando ad una sedia davanti a se.

<<grazie>> rispondo sedendomi.

lui sta in silenzio per un po' e poi sorride.

"che cosa starà pensando?" mi chiedo, guardandolo.

<<Muichiro, potresti andare in cucina a preparare un po' di te?>> chiede il signor Ubuyashiki.

<<certo nessun problema.>> risponde il ragazzo, per poi andare in cucina.

appena i passi del giovane non so sentono più, il signor Ubuyashiki incomincia a parlare.

<<grazie per le medicine, però ti vorrei chiedere un favore molto grande.>> dice, continuandomi a guardare.

<<si?? quale sarebbe???>> chiedo un po' stranita.

<<il ragazzo che hai visto si chiama Muichiro Tokito, è un ragazzo con un carattere particolare, come se non avesse emozioni, infatti passa molto tempo qua con me, come se non avesse amici. magari tu potresti diventare sua amica e cercare di farlo aprire di più verso il mondo... forse sto chiedendo troppo visto che nemmeno lo conosci, ma sarei felice anche se solo ci provassi.>> il cieco mi guarda speranzoso.

<<uhh... io... beh...



va bene.>>
rispondo in fine

lui mi sorride contento, poi Muichiro torna con il te.

~~~~~~

dopo un po' io e Muichiro ce ne andiamo insieme.

<<Muichiro aspetta!>> dico mentre gli corro dietro.

lui si gira guardandomi.

<<uh... vedi, visto che siamo compagni di classe e probabilmente ci rivedremo qualche altra volta dal signor Ubuyashiki, ti va di scambiarci i numeri?>> chiedo, guardandolo pieno di speranza.

<<...no.>> poi si gira e continua a camminare.

<<eddai! mica ti sto chiedendo di sposarmi.>> lo inseguo, non arrendendomi.

lui non mi risponde ed io lo continuo ad inseguire per almeno 5 minuti.

<<sei proprio cocciuta!>> dice girandosi e prendendomi il telefono.

<<tieni.>> mi da indietro il mio telefono con scritto il suo numero per poi di nuovo incamminarsi.

appena sono sicura che sia abbastanza lontano emetto un urlo di gioia

HO

IL

NUMERO

DI

MUICHIRO

T O K I T O

RIPETO

HO IL CAZZO DI NUMERO DI MUICHIRO TOKITO AAAAAA

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non so cosa dirvi addio

non ho nemmeno la voglia di correggerlo

sciogli il ghiaccio, libera la nebbia|muichiroxreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora