POV ARIA
Mia madre ieri sera si è infuriata per il fatto che abbia perso il telefono; spero solo che oggi le sia un po' passato.
Mi alzo di cattivo umore, sono triste, ciò che è accaduto ieri sera mi ha scombussolata. Mi vesto velocemente e mi faccio la doccia.
Nel momento in cui esco dal bagno sento del vocio provenire dalla sala, cosi mi dirigo lì.
"Mia figlia è così, disordinata e sbadata, scusala, glielo dico sempre io."
Come si permette di parlare di me in questo modo? Furiosa con lei più che mai apro la porta con forza e sento di colpire qualcuno, guardo bene ed è questo ragazzo con i capelli verdi un po' spettinati. Lo devo riguardare due volte per rendermi conto che si tratta davvero di Michael. No non è possibile sto ancora sognando o ho le allucinazioni, sto diventando pazza, dovrei dormire di più la notte.
"Stai attenta" urlano all'unisono Michael e mia madre.
La stanza inizia a girare non capisco più nulla, corro in camera mia e chiudo la porta a chiave. Perché questo stupido sogno non finisce? Non voglio illudermi, Michael è quel ragazzo freddo e antipatico che ieri sera mi ha fatto stare male. Devo svegliarmi da questo sogno. Mi butto sul letto. Qualche minuto più tardi sento mia madre salire le scale
"Aria apri la porta, subito."
Terrorizzata da lei e dalle sue punizioni mi precipito alla porta.
"Tieni il tuo telefono! E se non te lo ritiro ringrazia solo il 'tipo dai capelli verdi'."
"Ma.." balbetto senza sapere precisamente quale sia la prima domanda che le voglio porre "cosa è successo?"
"Ti ha riportato il telefono. Dovresti ringraziarlo, sei stata piuttosto scortese nei suoi confronti Aria."
"Io? Scortese? Tu non sai..."
"Non sai cosa? Ha deciso di riportartelo lui di persona, ha voluto fare un gesto carino per scusarsi di come ti ha trattata ieri sera e tu lo ringrazi in questi modo? Sei solo una maleducata."
"Aspetta, come fai a sapere di ieri sera?"
"Abbiamo parlato prima del tuo arrivo e a quanto pare sono l'unica in questa casa che accoglie gentilmente gli ospiti."
Corre via sbattendo la porta dietro di sè.
Resto allibita, gli occhi fissi sul mio telefono. Per una buona mezz'ora rimango ferma a pensare tutto ciò che è successo, ancora incredula di tutto.
Mi schiariscono le idee, prendo il cellulare: ho 10 chiamate perse da Claire; credo che più tardi la contatterò.
Vado su twitter e vedo un sacco di notifiche, le apro e le faccio scorrere velocemente. Ho visto bene? 'Michael Clifford ti sta seguendo'
Come ha fatto a capire che sono io? Impossibile, sarà una coincidenza.
Ripenso al discorso di mia madre e decido di scrivere a Michael:
Ciao, sono Aria, scusa per oggi non intendevo comportarmi in quel modo e grazie per il telefono xx
Invio senza nemmeno pensarci, mi sto facendo problemi a scrivere a Michael il ragazzo con cui mi confidavo fino a due giorni fa, non è possibile. Il problema è che le circostanze sono cambiate, tutto è cambiato in una serata, non mi sta troppo simpatico a dire la verità, è uno dei classici ragazzi che si montano la testa a causa della fama, chissà se anche gli altri tre sono così.
Il mio telefono si illumina: Michael mi ha risposto.POV MICHAEL
Rientro in albergo e Luke mi corre incontro: "Michael dov'eri? Abbiamo un'intervista ora. Veloce o arriveremo in ritardo."
"Scusa Luke, sono pronto, possiamo partire."
Durante il tragitto in auto controllo il mio telefono, come al solito sono pieno di notifiche su twitter. Penso di scusarmi con la ragazza di ieri sera, Aria si chiama, così mi ha detto sua madre.
Come apro la sua chat trovo un suo messaggio; è decisamente strana.
Le rispondo subito: In effetti sei piuttosto scortese haha. Scappi sempre via dalle persone? Dovrai farti perdonare.
Invio.
Arrivo in questa radio italiana e l'intervista comincia.POV ARIA
Apro il messaggio, non riesco a capirne il senso e cosa ancora più difficile non so come rispondere, mi sembra piuttosto provocatorio.
Scrivo: Cosa intendi?
Invio.
Chiamo Claire e le racconto tutto, facciamo pace velocemente, succede sempre così. Inizia a urlare per me e non ne vedo il motivo, cioè si anche io sono abbastanza agitata per questa situazione ma più negativamente che altro. Dopo un'ora la saluto e controllo twitter. Non mi ha risposto.
Lo sapevo non gli avrei dovuto scrivere ciò che gli ho scritto o tantomeno rispondergli, o forse non si ricorda più nemmeno della nostra conversazione. In qualsiasi caso ci rimango male ancora una volta; dopo un'altra ora il mio telefono mi avverte di una nuova notifica: è un messaggio su twitter.
Potresti raggiungermi e scusarti.
Rimango allibita. Chiamo Claire ma non risponde, allora decido di risolvere da sola la situazione. Continuiamo a scriverci e mi spiega il punto in cui si trova. Racconto a mia madre tutto ciò che è successo, non mi lascia finire di parlare che urla: "In auto, veloce! Cosa stai aspettando?"
"Ma stai scherzando?"
Mi trascina letteralmente fuori di casa e mi obbliga a incontrare Michael. Arriviamo davanti alla radio in cui si trovano, una folla di ragazze ostruisce la via principale così sono costretta a scendere dall'auto e proseguire a piedi.
"Mi raccomando tesoro, mandami un messaggio se hai bisogno."
"Ciao mamma, grazie."
Prendo una via secondaria vicino all'edificio, qualcuno apre la porta sul retro e me la sbatte addosso, cado sul prato.
"Ahia!" urlo.
"Oddio scusami!" ride Michael "Ti sei fatta male?"
"Un po'. Dovremmo smetterla di colpirci ogni volta che ci vediamo"
Michael mi sorride: "Piacere Michael"
"Piacere Aria"*note*
Spero vi piaccia, votate e commentate. Bacii
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I'm here to stay |M.C.|
Fanfiction"Le luci si spensero, le urla delle persone riempirono il forum. Non avrei mai creduto che la serata più bella della mia vita potesse finire in quel modo." Michael Clifford fanfiction