"Ho trovato il modo per renderti indifeso come un agnellino " disse Dazai "vuoi provare?".
Chuuya lo guardò, era sorpreso ed incuriosito ma non troppo, immaginava che Dazai sarebbe riuscito a trovare una soluzione.
"Di che si tratta?".
Avevano deciso di discutere dei loro piani, di essere onesti l'uno con l'altro. Questo, insieme alla loro incrollabile fiducia, li rendeva ben affiatati.
Il moro gli mostrò la bustina contenente la polvere.
"Droga dello stupro".
Aveva un'aria indecifrabile, voleva che a decidere fosse il rosso e parte di lui sperava decidesse di non provarla.
Non riusciva a immaginare l'altro debole.
E se avesse esagerato?
Certo, avevano la parola di sicurezza, ma se Chuuya non fosse riuscito a pronunciarla?
Dazai, esecutivo della port mafia, abituato a dare ordini, a comportarsi senza scrupoli, aveva dei dubbi.
Aveva scoperto che comportarsi da dominante, era certamente piacevole e soddisfacente, ma comportava anche molta responsabilità ed attenzione.
Come quando, sculacciandolo, doveva prestare attenzione a non esagerare, a massaggiare il sedere arrossato per far circolare meglio il sangue.
E tutto questo mentre Chuuya continuava a fare l'orgoglioso e non voler ammettere che non sopportava più gli schiaffi.
Non si era seduto per due giorni, Dazai aveva notato che usava la gravità per assumere la posizione seduta e non appoggiarsi alla sedia.
Si era arrabbiato, dicendogli che se non avesse collaborato, sopportando tutto in silenzio col rischio di farsi male, non lo avrebbe più accontentato.
Ci credeva che l'altro preferisse stare sotto, poteva godersi il sesso, senza stare a preoccuparsi di non ustionarlo sul serio con la cera calda, di non esagerare nel lasciargli i segni e non ultimo, di farlo godere.
Per questo, Dazai provava un pochino a vendicarsi, dandogli ordini imbarazzanti ed impegnativi, come quando gli aveva chiesto di fissarlo in ginocchio, e chiedergli gentilmente di farglielo prendere in bocca. Quello sì che era stato soddisfacente.
"Cazzo! Come ho fatto a non pensarci?!" esclamò Chuuya.
Senza nemmeno rifletterci rispose che aveva intenzione di provarla.
Dazai si morse le labbra, un gesto istintivo.
Sapeva l'altro avrebbe accettato, lo conosceva troppo bene.
Ed era vero anche il contrario.
"So che non sei convinto".
Dazai si sedette al suo fianco, posando la bustina sul tavolino.
Non sapeva come dirglielo, era inutile girarci attorno.
"Ho paura".
L'altro non rispose, non voleva sminuire ciò che Dazai provava.
"Può avere effetti collaterali, anche molto gravi... E poi non sappiamo come potrebbe interagire con il tuo potere, potrebbe essere pericoloso".
Si tormentò le bende del braccio, mentre parlava.
"Un dottore lo conosciamo" rispose Chuuya "e comunque non credo sia questo il problema principale, non è così?".
Rischiavano la vita ogni giorno, effetti collaterali di una droga erano gli ultimi dei loro problemi.
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My partner in crime
FanfictionQuesta storia è una soukoku, ma parla anche della port mafia e di una guerra che dovrà combattere. DazaixChuuya Presenza di personaggi OC e scene molto hot