<< Mhm.. benvenuto nella tua nuova casa allora. >> sorrise crudelmente alzandosi dalla mia gabbia e dirigendosi verso un grande armadio in legno, di un color carbone, che risaltava parecchio in mezzo a quell'enorme stanza dai colori chiari.
Vedendo l'uomo dagli occhi rubini allontanarsi, impaurito dal fatto che potesse lasciarmi di nuovo solo e in quella scomoda posizione, lasciai passare entrambe le mie braccia attraverso due buchi della gabbia, come se volessi raggiungerlo.
<< S-signore..? Posso- potrei u-uscire..? Per favore.. >> Chiesi con la voce spezzata dalla paura e dell'ansia al solo pensiero che lo potessi in qualche modo infastidire.
Lo sentii sbuffare scocciato mentre si sistemava i capelli biondi e spinosi, aprendo l'armadio e stupendomi della rapiditá con cui lo richiuse.
Non fui così attento da capire subito che cosa avesse tirato fuori, ma vedere il suo sguardo scivolare lentamente su di me non era affatto rassicurante.. Quando i nostri sguardi si incrociarono subito abbassai il capo, quasi vergognandomi di guardare dritto negli occhi qualcuno in quelle condizioni.
Non si prese la briga di rispondere alla mia domanda, invece, si avvicinò alla gabbia e la aprì lentamente, facendomi cenno di uscire.
Una delle sue grandi mani era occupata a tenere la porticina della gabbia mentre l'altra stava ancora reggendo quel non-so-che nascosto furbamente dietro la gamba. Aspettava solamente che io eseguissi il mio primo ordine.
Esitai parecchio prima di uscire, non ero sicuro di volerlo fare ora che la gabbia era finalmente aperta, ma non avevo altra scelta. Vedendomi temporeggiare così tanto l'uomo, spazientito, con un rapido movimento mi afferrò i riccioli, lasciando che le sue lunghe dita si aggrappassero saldamente e mi tirarono il capo fuori dalla gabbia, trascinando con sé anche tutto il resto del mio corpo
<< S-signore! Aspetti! A-aspetti! >> urlai mentre mi teneva stretto dandomi quasi l'impressione che di lì a poco i miei capelli si sarebbero completamente strappati. Iniziai a tremare smettendo di ribellarmi a quel movimento, sperando che alleviasse la sua presa. Il mio respiro tremava ed era totalmente irregolare mentre tenevo gli occhi chiusi dalla paura e dall'ansia di fare qualcosa di spagliato.
L'uomo dagli occhi rubini sembrò non interessarsi minimamente al mio stato d'animo, anzi, dava quasi l'impressione di starsi... divertendo... e mentre teneva la sua mano affondata tra i ricci lo sentii avvolgermi intorno al collo quello che sembrava essere un vero e proprio collare.
Lasciai che mi agganciasse quell'orrore, assottigliando gli occhi nel sentire quanto esageratamente me lo avesse stretto, mi sentivo mancare il fiato.
<< Signore.. questo.. questo è davvero necessario..? >> chiesi con un filo di voce tenendo il mio sguardo fisso sul pavimento.
Le mie parole vennero accolte dal silenzio e non sembrava lontanamente interessato alla mia opinione in merito, concentrandosi invece esclusivamente su ciò che stava facendo.
Potei scorgere leggermente il suo viso con la coda dell'occhio, nonostante la situazione: la sua espressione era severa e fredda, e lasciava poco spazio alle discussioni inutili... mi metteva i brividi.
<< S-signore..? >> lo chiamai una seconda volta non appena si allontanò dal mio collo, lasciandolo avvolto da quella pelle nera e liberando i miei capelli da quella tortura, concedendomi un respiro di sollievo.
Alla mia seconda chiamata, egli mi guardò stringendo gli occhi, visibilmente irritato dalla mia persistenza.
<< Piantala di chiamarmi "signore". >> ringhiò mentre si allontanava dirigendosi in una stanza. Le sue parole aspre e il suo comportamento facevano capire chiaramente che non aveva alcuna intenzione di instaurare un rapporto.. e che si aspettava obbedienza immediata...
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Without Permission || Bakudeku
FanfictionBakuDeku Se non vi piacciono le cose dark e violenti questa storia non fa per voi. ~~~~~~~~~~~~~~~~ ⚠️ ATTENZIONE ⚠️ - LGBT - scene un po' EH - scene di violenza - errori grammaticali (?) ( vi prego spero di no) - abuso ~~~~~~~~~~~~~~~~ Questo sim...