Parte 7

4 0 0
                                    

Io passai una nottata movimentata, ebbi un brutto presentimento per il giorno che stava arrivando.
Così fu.
Korine non era a scuola quel giorno, provai a contattarla, ma nessuna risposta dal telefono, finita scuola corsi a casa sua, suonai al campanello, bussai alla porta ma nulla, nessuna risposta.
Fino a che, il pomeriggio mi arrivò un messaggio (Scusa Angelo, se non ti ho risposto, ma questa notte non sono stata molto bene, ora mi trovo in ospedale, ho fatto vari controlli, quando esco vorrei parlarti di persona, ti voglio bene Korine)
Alla lettura di tale messaggio mi venne un brivido improvviso, però mi rassicurava che lei, almeno da quello che ho percepito, stava bene.
Risposi al suo messaggio (Korine, non pensavo stessi in ospedale, mi hai risposto e questo mi ha reso molto tranquillo, appena torni a casa scrivimi e sarò subito da te per parlare di ciò che devi dirmi, ti ho lasciato una sorpresa alla porta, ti voglio bene)
La sorpresa consisteva in un mazzo di rose, prese dopo averle inviato il messaggio, e lasciate attaccate alla porta.
Aspettai dieci minuti seduto sui gradini di casa sua, mi arrivò un messaggio (Sto arrivando a casa, ho voglia di vederti e parlarti) io attesi il suo arrivo, ma prima che lei arrivasse presi le rose, le nascosi dietro la mia schiena e aspettai.
Korine arrivò, mi corse in contro e mi abbracciò, dopo l'abbraccio si staccò mi guardò negli occhi e si mise a piangere, io sbalordito - Cosa succede? Dai entriamo in casa -
Mentre ci dirigemmo per entrare in casa le porsi le rose, lei mi ringraziò, ci sedemmo nel salone - Non sono stata molto bene questa notte, crampi alla pancia, nausea, faticavo a respirare e per di più ho anche buttato fuori, mi hanno fatto degli esami, e... si sono accesi come una lampadina, tumore al all'addome, terzo stadio -
A questa parola TUMORE mi vennero i brividi - Non ti sei mai accorta di nulla prima di questa notte? Voglio dire, con me sei sempre stata bene -
Lei con le lacrime agli occhi - Ho tanta paura Angelo, stavo bene prima d'ora, ti prego stammi vicino -
Non volevo allontanarmi da lei, non sarà questo che mi spaventerà - Ascoltami Korine, non sarà questo a spaventarmi, io ti starò vicino, senti, ti andrebbe di venire a cena da me questa sera? Cena di cucina giapponese -
Cercai di farla distrare da quello che ha dovuto apprendere sul suo conto - Grazie, devo distrarmi, questa sera ci sarò -
Attesi il suo arrivo a casa, il campanello suonò, aprì la porta ed era lei, con un vestito lungo di colore blu chiaro, era veramente stupenda
- Wow Korine, sei... - e subito lei - Sono? - io mi sentii in imbarazzo - Sei veramente stupenda -
Ci sedemmo sul tavolo in cucina con al centro una candela bianca, ma neanche due minuti che ci sedemmo suonò di nuovo il campanello, mi alzai e andai a controllare chi era, questa volta era il ragazzo delle consegne - Buona sera, ho un'ordinazione di piatti giapponesi per due persone, lei è signor Angelo? - Alla mia risposta affermativa mi consegnò il pacco con dentro la cena di questa sera, richiusi la porta
ringraziando il ragazzo.
Mi rimisi a sedere e iniziammo a mangiare i vari cibi che avevo ordinato, alla fine della cena mi sentii gonfio come una palla - Sono veramente pieno, devo dire che oltre ad essere buoni, questi piatti riempino - Lei si mise a ridere e a prendermi un po' in giro
- Sei come un pesce palla Angelo -
Risi insieme a lei.
Ci alzammo dal tavolo - Korine ferma, sparecchio io, non azzardarti a muovere un dito -
Lei si rimise a sedere e mentre io sparecchiavo - Grazie Angelo, per tutto davvero, pensavo che dopo quello che ti avessi detto te ne fossi andato -
Mi girai - Korine non pensare mai una cosa del genere, io sono qui, ora e sempre, non ti lascio sola -
Mi avvicinai a lei, le porsi la mia mano, e lei si alzò appoggiando la sua di mano, ci tenemmo per mano fino ad arrivare in sala, difronte al caminetto acceso.
Il calore del fuoco era accogliente, un atmosfera intima ed amichevole.
Ci sedemmo sul divano, sempre tenendoci per mano, lei con voce bassa - Ti voglio bene - io con risposta uguale alla sua affermazione - Ti voglio bene -
Ci guardammo di nuovo negli occhi, e ci baciammo, durante il bacio dentro di me pensai, MI PRENDERÒ CURA DI TE KORINE E NON TI LASCIERO' SOLA PER NULLA AL MONDO.
Dopo il bacio ci staccammo, ci guardammo e ridemmo, ma una risata da innamorati - Ti amo Angelo - a questo TI AMO divenni più felice di quello che ero - Ti amo Korine -
Finita la serata la riaccompagnai a casa, aspettai il suo ingresso e poi me ne ritornai nella mia di casa.

IO E LEIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora