Prologo

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Cercare lavoro non era facile, specialmente per una ragazza di venticinque anni alle prime esperienze. Aveva frequentato l'Università ma per questioni economiche e di salute era stata costretta ad abbandonarla. Ogni giorno si incolpava per la scelta presa, sapeva di aver deluso i suoi genitori e ciò l'aveva portata ad allontanarsi.
Si fece coraggio ed entrò al Family Business Beer Company. Nella mano destra teneva saldamente  il curriculum, sapeva che la vita da barista non era affatto facile  ma non le importava, le bastava un lavoro per racimolare qualcosa e portare avanti la sua vita.
<<Salve! Sono venuta per lasciare il curriculum. Ho visto sul sito che cercate personale.>> era talmente agitata che la voce le si incrinò.
<<Effettivamente é cosi, sarai tipo la ventesima che oggi si presenta.>> disse un uomo sulla quarantina d'anni mentre prendeva il curriculum dandogli una rapida occhiata. <<Come mai proprio qui?>> domandò ritornando a fissarla.
<<Bé perché voglio lavorare e avere delle entrate per mantenermi.>> disse in tutta schiettezza notando la malcelata ostilità dell'uomo. Già le stava antipatico.
<<Almeno non sei una fan che viene a lavorare per vedermi.>> esclamò sicuro di se.
<<Dovrebbe importarmi?>>
<<Sei sempre così schietta?>> Jensen la guardava con tono di sfida, quella ragazza era tosta e intraprendente ma un po' troppo sicura di sé.
<<Abbastanza.. ed evito di dire ciò che penso.>> si passò la mano in una ciocca di capelli castani spostandoli dietro l'orecchio e non perdendo il contatto visivo con l'uomo. Era molto attraente, i suoi capelli abbastanza lunghi di colore castano, gli occhi erano verdi e il fisico era abbastanza scolpito.
<<D'accordo, Athena, mi hai già convinto.. sarà poi mia moglie a decidere.>> Jensen segnò sul foglio del curriculum da "richiamare" e la ragazza non disse nulla. Si rimise il cappotto per andarsene.
<<Va bene. Grazie signor?>> domandò porgendogli la mano.
<<Ackles..pensavo che mi conoscessi.>> disse molto deluso.
<<No.. dovrei?>> domandò. Jensen la guardò attentamente: era una bella ragazza, il trucco leggero e semplice ma il suo caratterino faceva quasi paura.
<<Wow.. ho fatto la serie tv "Supernatural". Sono abbastanza famoso.>> era fiero del suo lavoro e della sua notorietà.
<<Ah.. ecco dove l'avevo visto. Si ho guardato qualche episodio ma non sono mai andata avanti. Mi spiace.>> ammise Athena sperando che ciò poteva aumentare la possibilità di essere assunta.
<<Come mai?>>. Questa ragazza era un mistero ed era interessante.
<<Perché avevo molto da fare tra la famiglia, l'università, il volontariato e altre cose.>> disse seccamente, le dava fastidio quando gli estranei andavamo a fondo per decifrarla.
<<Capisco. Se hai un attimo di tempo, ti consiglio di guardarla.>> disse sorridendole.
<<Cercherò di farlo. Arrivederci.>> senza aggiungere altro si diresse verso l'uscio della porta, ritornando alla giornata gelida invernale di un mercoledì pomeriggio.

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