CAP20- LA PROMESSA 🤞🏻

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Quando si attraversa un periodo difficile, quando tutto sembra opporsi a te… quando senti che non potresti sopportare un altro minuto, non mollare! Perché è quello il momento e il luogo in cui il destino cambierà.
Rumi

Dopo aver lasciato il tribunale, Hunkar si avviò verso l'auto, dove trovò il suo fedele autista ad attenderla. Anche se sollevata per l'esito positivo del processo, il suo cuore era ancora pesante a causa dei recenti eventi nella sua vita. Sentiva il bisogno di condividere i suoi pensieri e i suoi sentimenti con l'uomo che le aveva rovinato la vita, l'unico modo per chiudere definitivamente quel doloroso capitolo.

Prima di fare ritorno alla villa, decise di fare una breve deviazione lungo il percorso e raggiungere il cimitero, dove si trovava la tomba del marito. Pochi minuti dopo, l'auto si fermò vicino al cancello d'ingresso. Hunkar scese e camminò con determinazione verso la tomba.

Giunta di fronte alla lapide, si posizionò proprio di fronte ad essa e iniziò a parlare. Nella sua voce si poteva chiaramente sentire il dolore e la rabbia che ancora portava dentro di sé. Le parole fluivano liberamente dalle sue labbra tremanti mentre raccontava tutto ciò che era accaduto durante il processo, il dolore e la lotta che aveva sopportato per far emergere la verità, nonostante avesse macchiato l'onore della loro famiglia. Gli raccontò del verdetto finale, dell'innocenza completa di Fekeli e della gratitudine che ancora bruciava nel suo cuore per aver ristabilito la giustizia.

H: Adnan... *fece una pausa, strinse la borsa tra le mani e poi continuò* Adnan Yaman, il giorno in cui ti ho conosciuto, non avrei mai immaginato che saremmo arrivati a questo punto. Non avrei mai creduto di sposare qualcun altro se non Alì Rahmet, perché fin dal primo istante non ho mai amato nessun altro. Fin dal nostro primo incontro, abbiamo legato i nostri cuori e le nostre mani con un filo invisibile ma indistruttibile. Nemmeno tu hai potuto spezzare quel filo. Forse, se tu fossi rimasto il ragazzo che ho conosciuto la prima volta, avrei potuto apprezzarti in modo diverso. Avrei potuto mettere da parte il mio amore per Fekeli e avrei potuto amarti in modo diverso. Ma tu non hai reso tutto ciò possibile. Hai rovinato la mia vita, mi hai reso infelice. L'unico aspetto positivo che hai portato nella mia vita in tutti questi anni di matrimonio è nostro figlio Demir. Solo per lui ho resistito e ho accettato tutte le tue cattive azioni, con la testa china. Non volevo che nessuno si rendesse conto di che genere di marito e padre fossi davvero. Quando ti ho chiesto il divorzio, avresti potuto accettare e io sarei andata via con nostro figlio. Tu avresti potuto vivere con chiunque tu volessi e saremmo stati tutti felici. Ma tu non volevi solo allontanarmi, volevi anche portare via mio figlio da me e non avrei mai potuto accettarlo. *fece una pausa mentre una lacrima solcava il suo viso, inghiottì il nodo in gola e continuò* Sai, sapevo bene che genere di uomo eri, un uomo crudele che si impadroniva delle cose degli altri, anche se non gli appartenevano. Ma non avrei mai creduto che saresti stato capace di uccidere qualcuno. Non avrei mai potuto crederlo. Forse, per tutto questo tempo, semplicemente non ho voluto vedere ciò che realmente eri. Per colpa tua, Fekeli rischiava di trascorrere in carcere il resto della sua vita. Ora non so dove tu sia, ma spero che qualcuno lassù ti possa perdonare, perché io, per ora, non posso farlo. Addio, Adnan Yaman.

Hunkar lanciò uno sguardo finale alla tomba, in silenzio, come se si aspettasse una risposta. Poi, sussurrò un ultimo addio, si girò lentamente e tornò verso l'auto. Era ora di tornare a casa, di iniziare a rimettere insieme i pezzi della sua vita dopo mesi di dolore e incertezza.

L'autista avviò l'auto e Hunkar lasciò il cimitero alle spalle, pronta ad affrontare il futuro con coraggio e speranza, sapendo che, nonostante tutto, avrebbe sempre avuto il suo amato figlio accanto a lei.
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Dopo tutte le forti emozioni, l'uomo era già stanco; il suo volto era segnato dall'esperienza, con piccole rughe d'espressione intorno agli occhi che mostravano la sua saggezza e determinazione. Nonostante l'aspetto severo, i suoi occhi esprimevano gentilezza e compassione.

ARH -Alì Rahmet Hünkar (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora