#CAPITOLO 12--Nightmares

152 12 4
                                    

Fu di nuovo Luke a scrivermi per la lezione dopo. Mi scrisse un giorno per quello seguente, dicendomi che era l'unico giorno in cui poteva. Peccato che io avessi un impegno quel pomeriggio...c'erano a casa mia alcuni parenti venuti da Darwin, e perciò non ero sicura di liberarmi per le 4 e un quarto per la lezione. Chiesi a Luke se potevamo trovarci un po' dopo, ma mi disse di no perché non poteva ritardare. Alla fine la conclusione fu prevedibile: dovetti cedere e dirgli che avrei provato ad essere da lui per quell'ora...

Ma quello che successe al pomeriggio di quel giorno fu altrettanto prevedibile: dovetti trattenermi con i miei parenti, non potevo andarmene via così visto che li vedevo poche volte all'anno, e di conseguenza arrivai a casa di Luke con un quarto d'ora circa di ritardo. Però avevo avvisato Luke mentre uscivo, dicendogli che avevo fatto tardi, quindi mi sentivo relativamente tranquilla. Ma mi sbagliavo di grosso...

Prima che scendessi dalla macchina, Luke era già sulla porta di casa sua. Mentre gli andavo incontro mi preoccupai subito di scusarmi...

"Scusa il ritardo, ma non potevo proprio andare via prima..."

"Un quarto d'ora, Morgan..." mi rispose lui serio.

"Lo so, per questo ti ho avvisato..."

"Non importa se mi hai avvisato, siamo in ritardo" ribatté, entrando in casa.

"Ti ho chiesto scusa, Luke, mi dispiace..."

"Ho aspettato un quarto d'ora, non 5 minuti"

"Lo so, scusami, davvero..." non sapevo che altro dire, ma Luke sapeva che ero impegnata.

"Basta scusarti...ti scusi di continuo" mi disse lui, arrabbiato.

"Ma..."

"Di cos'è che ti scusi, Morgan?" e mi si piazzò davanti, puntando i suoi occhi di ghiaccio dritti nei miei. Mi dava i brividi quando faceva così...

"Allora?!" ripeté.

"Luke, forse è eccessivo che..."

"Vuoi dire che esagero?" disse, senza togliermi gli occhi di dosso.

"Non so come altro scusarmi..."

"Ancora con queste scuse...qual è il problema, Morgan?"

Aveva chiesto a me quale fosse il problema...? Era assurdo, sembrava che avessi la colpa di qualcosa che neppure sapevo...Ma stavolta non riuscii a trattenermi: non aveva senso tutto quello, non poteva cambiare atteggiamento così ogni volta...

"Dimmelo tu qual è..." risposi poi.

"Scusa...?!"

"Mi chiedi tu qual è il problema...perché mi stai aggredendo così, Luke?"

"Non dire scemenze" obiettò.

"Come sarebbe...? Sarò arrivata in ritardo, ma lo sapevi, ti avevo avvisato..."

"Forse non è chiaro...non me ne frega, ok? Io ero qui ad aspettarti"

"Ma lo sapevi, e..."

"E' una questione di principio, non ho tempo da perdere..."

"Principio...? Questa è una scemenza..."

Non feci in tempo a terminare la frase che Luke mi prese per il polso con una mano...

"Quindi adesso dico scemenze, è questo che vuoi dire...?!"

Non riuscivo davvero a capire perché fosse tanto arrabbiato con me, perché mi aggredisse così...Mi spaventava. Come poteva essere lo stesso ragazzo che voleva essermi amico? Come poteva essere lo stesso che mi aveva rapita con la sua voce mentre cantava?

"Che cosa vuoi da me...?" gli chiesi con un filo di voce, guardandolo negli occhi per la prima volta.

Luke mi osservò con aria interrogativa, come se non si aspettasse una domanda del genere...

"Chi sei, Luke Hemmings...?"

Lui non rispose, non disse una parola. Allentò leggermente la presa sul mio polso, e così con un leggero strattone mi liberai dalla sua mano. Poi mi voltai e me ne andai, uscendo dalla porta...



'Chi sei, Luke Hemmings...?'

Era questa la domanda che lei gli aveva fatto, poco prima di andarsene di corsa, via da lui. Ma che diavolo gli prendeva? Luke si sentiva frustrato, arrabbiato, ma soprattutto sentiva qualcosa che nessuno poteva sapere: paura.

Non ce l'aveva con lei, non la voleva aggredire così...si era solo preoccupato quando non la vedeva arrivare, però si era comportato come se fosse in collera con lei. Luke aveva paura: era spaventato del fatto che Hayley fosse riuscita a capire che lui nascondeva qualcosa. Era la prima persona (a parte i suoi amici, che conoscevano la storia) che era riuscita a vedere l'altra parte di lui, e questo lo spaventava... Ma nonostante questo, Luke sentiva di non volerla lontana da sé, voleva che lei ci fosse. Era una sensazione inconscia, ma così forte che non poteva controllare...Luke sbattè la porta di ingresso, dopo che Hayley uscì di corsa. Non c'era nessuno in casa, fortunatamente.

"Al diavolo...!!" esclamò, dopo che la porta si chiuse con un rumore sordo.

Era frustrato...aveva fatto un casino, tutto da solo. Che motivo aveva di prendersela con lei in quel modo? Non ci aveva guadagnato niente oltretutto, ma anzi probabilmente aveva solo peggiorato le cose. Sicuramente lei lo odiava ora, e la colpa di tutto era sua. Hayely aveva ragione, chi era lui? Chi era il vero Luke Hemmings? Chi era diventato? Si passò una mano tra i capelli biondi, poi andò a prendere il suo cellulare e compose un numero...

"Pronto, Luke?" rispose una voce familiare dall'altra parte.

"Ash, ti devo parlare...ho fatto un casino..." disse lui.

"Che succede??" chiese l'amico preocupato.

"Ti dirò tutto...sono a casa mia"

"Ok...arrivo, resta lì. Farò il più in fretta possibile..."

"Ti aspetto..." e riattaccò.

Luke aveva assolutamente bisogno di sfogarsi, e Ashton era come un fratello maggiore per lui. Sapeva meglio di chiunque altro tutto quello che Luke aveva passato...


---------------------------------------------------------------------------------------------

Hey <3

lo so, volete sapere qual è il segreto di Luke, che cosa è successo un giorno di due anni prima, che cosa vuol dire che Luke è cambiato...ma non posso dirvelo ora XD

Succederanno altre cose, ci saranno altri capitoli...e poi scoprirete tutto. Continuate a commentare, e se avete qualcosa da chiedere sarò molto felice di rispondere <3  enjoy it!

Elle x

THE ANGEL FROM MY NIGHTMARES-A Luke Hemmings fanfiction [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora