1

26 4 3
                                    

Ciao mi chiamo Noah Collins e sto per trasferirmi in una nuova scuola, la stessa che frequenta mio fratello James e con cui sono costretto a condividere la stanza.

Sono in macchina con i Nirvana sparati a tutto volume, i miei genitori seduti davanti e mio fratello in parte a me che canticchia la canzone mentre io guardavo fuori dal finestrino le grandi pianure verdi.

Imboccammo un vialetto di ghiaia fino ad arrivare davanti ad un gigantesco edificio in mattoni rossi. Davanti all'ingresso ci sono già altri ragazzi che salutano i genitori o che portavano dentro i bagagli.

«Allora ragazzi fate i bravi e non fate sciocchezze, James prenditi cura di tuo fratello» dice mia madre mentre tentava di sistemarmi i capelli e mio padre fa un discorso raccomandandoci di essere responsabili. Finiti i saluti seguii mio fratello all'interno della scuola. L'ingresso è ampio con un lampadario che pende dal soffitto i pavimenti di marmo su cui rimbombano i passi e le voci degli studenti «Forza muoviti, devi ritirare la tua uniforme e poi ti faccio conoscere gli altri» mi disse mio fratello, così prendemmo la mia uniforme, compreso il pigiama, e poi salimmo le scale fino al terzo piano. Ci fermiamo davanti ad una parta verde con sopra una targhetta con il numero 336 lì mio fratello si girò verso di me «Ti avverto sono tipi un po' particolari» poi prese la chiave fece per inserirla ma si girò di nuovo verso di me «Se mi fai sfigurare davanti a loro ti faccio trasferire immediatamente capito?» annuii e poi finalmente la porta si aprì ed entrammo. L'appartamento non era grandissimo ma per sei persone era abbastanza, ci trovavamo in salotto dove c'era un divano blu con davanti una TV su un mobile lungo tutta la parete e stipato di libri, due ragazzi erano seduti sul divano, mentre un terzo era seduto al tavolo nell'angolo. «Ciaoo a tutti!» esclamò mio fratello appena entrati gli altri gli risposero e poi si avvicinarono a noi «Allora ragazzi lui è mio fratello Nhoa» salutai con un cenno della tasta e poi James continuò le presentazioni «Lui è Ethan» disse indicando un ragazzo piuttosto alto e i capelli ricci marroni, portava una maglietta dei Metallica, già mi sta simpatico, mi sorrise e fece un cenno con il capo «Poi Hiroto» stavolta era un ragazzo asiatico presumo, con la pelle candida e i capelli corvini che coprivano gli occhi alzò la mano come forma di saluto «Helya» disse indicando l'ultimo ragazzo era bassino e piuttosto magrolino con i capelli biondi lunghi fino alle spalle che mi sorrise calorosamente «E poi... dov'è Logan?» ciese mio fratello con una leggere sfumatura di esasperazione nella voce «E dove vuoi che sia» gli rispose Helya alzando gli occhi al cielo. Si sentì una porta aprirsi e poi entrò un ragazzo alto e muscoloso con la pelle di un bel color cioccolato e sorridendo energicamente chiese «Allora chi mi ha chiamato?» mio fratello gli lanciò un'occhiataccia e poi gli disse «Ti volevo presentare mio fratello Noah, Noah lui è Logan e sta chiuso in bagno la maggior parte del tempo» all'ultima affermazione lo guardò di sbieco e lui in risposta alzò le mani. Dopo le presentazioni mi accompagnarono nella camera da letto che ospitava due letti a castello e due singoli, io presi uno di quelli singoli visto che gli altri avevano già i loro proprietari «Allora cosa ti piace studiare?» mi chiese Helya mentre sistemavo le mie cose nell'armadio «Beh, penso, la matematica visto che mi sono iscritto ad un indirizzo scientifico» risposi «Allora magari hai qualche professore in comune con Ethan anche lui studia matematica» disse indicando con il pollice il ragazzo seduto accanto a lui che mi sorrise «Se hai bisogno di qualche dritta chiedi pure» mi disse facendomi l'occhiolino «E voi invece cosa studiate?» domandai continuando a mettere via le cose nell'armadio «Io studio arte, mentre Hiroto studia filosofia e Logan recitazione e James va beh lo sai lingue» mi disse Helya nominando tutti i componenti della camera «E cosa fate nel tempo libero?» James non aveva mai parlato di hobby o altre attività «James no te l'ha detto? Facciamo parte di una band, certo dobbiamo ancora esibirci davanti ad un vero pubblico, ma ognuno di noi suona uno strumento» mi disse Ethan, strano mio fratello non aveva mai nominato nessuna band. I ragazzi avevano iniziato a divagare, su questa band e su un certo Marcus che a quanto pare era la voce del gruppo, quando chiesi di andare in bagno per cambiarmi la divisa.

Volevo essere una RockstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora