combattere fino alla fine

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Dazai pov

Osana ridacchia mentre Chie diventa ancora più rossa di com'era prima 

Osana: la vendetta è un piatto non delizioso, di più!

esclama per poi prendere al volo un coltello che Chie gli ha lanciato furente 

Chie: taci maledetta! 

Osana mi guarda e vedendo la mia faccia, si accascia a terra dalle risate. Mi alzo avvicinandomi a Chie per poi abbassarmi e mettergli le mani sulle spalle 

Dazai: non so perchè tu non me l'abbia detto, ma ti posso dire solo una cosa, se ti farà soffrire, avrà contro me, Chuuya e Osana 

quest'ultima si alza, ormai avendo finito di ridere 

Dazai: lo stesso vale per Miyuki 

dico girandomi di scatto verso di lei, che rabbrividisce, annuendo subito dopo; la serata si conclude con la nostra cena a base di pennette al sugo, per poi andare a dormire. Ci alziamo  abbastanza presto, nascondendo varie armi; ci dirigiamo all'Agenzia dove ci sono praticamente tutti 

Rampo: bene siete pronti?  

annuiamo per poi entrare in dei furgoni blindati; noi della squadra d'assalto stiamo insieme 

Miyuki: mi raccomando, una volta fatto fuori Buncho, voi dovete correre a salvare quei  due prima che si uccidano a vicenda 

dice interrompendo il silenzio; anche se ci sono Kunikida e Kenji che tengono anche un minimo a Chuuya e Osana, vogliamo tutti molto bene a loro e non lasceremo che questo piano fallisca. Il furgone si ferma facendoci capire che è il momento di scendere; quando le porte si spalancano, ci dirigiamo il più velocemente possibile verso la sala dei dirigenti; spalanchiamo la porta blindata grazie all'abilità di Kenji; ovviamente i Blood Roses ci stavano aspettando, tutti tranne uno, Buncho... 

Osana pov 

sono abbastanza tesa; potrei senza voler uccidere mio padre, ma se papà Osamu e Chie non arrivano in tempo moriamo entrambi. Sono immersa nei miei pensieri, fin quando sento il braccio di Ane-san dietro alle mie spalle; mi giro verso di lei che mi mostra uno sguardo dolce, provando a rassicurarmi; "come ha fatto ad accorgersene?"  

Atsushi: sta tranquilla Osana-chan, andrà tutto bene!

esclama con lo stesso sorriso gentile di Ane-san, l'uomo-tigre; alzo un sopracciglio facendo una faccia interrogativa, facendo ridacchiare Yosano-san

Yosano: sei come un libro aperto; comunque hanno ragione, ce la faremo 

detto questo, il furgone si apre, mostrandoci una sorta di pianura dove si trovano degli alberi che hanno quasi perso tutte le foglie; appoggiato ad uno di quest'ultimi, c'è papà Chuuya che ci guarda con uno sguardo vuoto e gelido, l'unica emozione che sembra esserci è tristezza... pura tristezza 

Chuuya: non sareste dovuti venire

dice fermamente; mi stacco dal nostro gruppo facendo dei passi verso papà che si stacca dall'albero facendo anche lui un paio di passetti verso di noi 

Chuuya: non farlo Osana, ti farai solo uccidere 

in tutta risposta, faccio un piccolo 

Osana: sai... nel futuro, tu mi hai insegnato che se devo morire prima del tempo, devo almeno combattere! 

dico ricordandomi un episodio

Flashback di Osana quando aveva 6 anni    

Sto percorrendo la strada per il ritorno a casa "uffi! perhè dovevo portarli io i moduli all'Agenzia?!" non riesco a fare a meno di pensare visto che papà Osamu mi ha mandato al posto suo. Sto per attraversare, ma qualcuno mi prende e mi trascina in un vicolo buio per poi sentire un ago penetrarmi il collo, e da lì buio. Vedo tutto sfocato e sento ovattato; dopo che riesco a riprendere i sensi, chiudo gli occhi per non fargli notare che sono sveglia, "si è indebolito anche il mio potere, non ci voleva proprio!"

???: ma sei proprio sicuro che sia lei?!

dice una persona 

???: per l'ennesima volta, SI!

dice il secondo uomo nella stanza 

???: ma loro sono due uomini! Come fanno ad avere una figlia?!

???: e io che ne so! so solo che per il riscatto, guadagneremo un bel gruzzoletto; ora andiamo così possiamo scrivere la lettera 

detto questo, sento una porta che si apre e si chiude poco dopo; socchiudo gli occhi e noto che non ci sono telecamere, quindi mi libero e provo ad uscire dalla stanza che noto solo ora che la porta è chiusa a chiave; uso la gravità per tirare un calcio alla mia nemica, per poi mettermi a correre; sento qualcuno che mi insegue, allora mi giro per affrontarlo alzando in aria dei mattoni che erano coperti male da della carta da parati, per poi scagliandoli contro il nemico, facendolo volare con la faccia insanguinata dall'altra parte della stanza per poi rimettermi a correre; sto per girare l'angolo del corridoio, ma vengo sbalzata via da una mazza che mi colpisce al petto, volando da l'altra parte del corridoio per poi accasciarmi a terra dal dolore 

???: non saresti dovuta uscire da quella stanza, stronzetta. Ora verrai con- 

non finisce la frase visto che viene interrotto da un proiettile che gli trapassa gli occhi. Non riesco a far a meno di urlare dalla paura, mentre il corpo del nemico cade a terra senza vita e dietro di lui, vedo papà Osamu e papà Chuuya, che ha una pistola in mano e entrambi hanno un'espressione di ghiaccio 

Osana: cosa...

non riesco a terminare la frase che la mia sorellina Chie, mi stritola in un forte abbraccio, per quanto le è possibile data la sua piccola forza dovuta all'età 

Chie: sorwegona!

esclama; ricambio l'abbraccio prendendola in braccio, dopo pochi secondi, sento altre braccia avvolgerci, sono i nostri papà 


siamo tornati a casa in un ora e non riesco a smettere di pensare che forse sarei dovuta restare in quella stanza, invece sono uscita allo scoperto. Sono nel letto con il petto che non fà più male grazie alle cure di Yosano-san, Chie dorme nel letto accanto al mio; in camera entra papà Chuuya con una bottiglietta d'acqua in mano 

Chuuya: stai bene Osana-chan?

annuisco incapace di guardarlo negli occhi dalla vergogna 

Chuuya: mi dispiace, sia a me che a papà Osamu, non avremmo dovuto mandarti in missione da sola, ti stiamo ancora addestrando...

Osana: io non sarei dovuta uscire dalla stanza, avrei dovuto aspettarvi, così non avreste ucciso quel tizio 

ammetto abbassando lo sguardo ancora di più 

Chuuya: lo avremmo ucciso comunque. Nessuno tocca le nostre bambine 

dice facendomi un dolce sorriso 

Osana: ma se la mia sfrontatezza mi avrebbe portato alla morte?

lui fa un piccolo sospiro per poi abbracciarmi; entra in camera, anche papà Osamu, abbracciandomi a sua volta 

Chuuya: sai... secondo me se si deve morire prima del tempo, si deve almeno combattere 


Fine Flashback 

lo guardo negli occhi con un gran sorriso stampato sul volto 

Osana: quindi combatterò fino alla fine! 

Hi dads, we come from the future   soukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora