CAPITOLO 18

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Era il 31 ottobre. L'ultima campanella era suonata, finalmente si poteva tornare a casa. Quella giornata era stata la più lunga di tutte e anche la più stancante.
Riguardo a James... bhè, lui non mi parlava più. Capirne il motivo fu un'impresa inutile, perché non ci riuscii. Provavo ad andare da lui, a spiegargli meglio quello che intendevo con il discorso di qualche giorno prima, ma m'ignorava. Mi ignorava completamente. E io non sapevo come stavo. Non sapevo se fossi noncurante della cosa oppure se mi ferisse.
All'inzio pensavo di avere fatto male, che la colpa fosse mia, che lo avessi ferito in qualche modo; ma poi avevo capito che non poteva comportarsi così, non era suo diritto. Era lui quello che mi aveva tradita, era lui quello che mi aveva fatta soffrire, era lui la persona che faceva casini. Non aveva il diritto di stare male per una cosa così futile.

-Kate!- mi chiamó Kim prima che entrassi nella mia auto -Vieni tu oggi da me?-

-Per cosa?- chiesi ancora persa nei miei pensieri.

-Per vestirci per la festa.-

-Certo. A che ora?-

-Quando vuoi. Verso le 15:30, ma fa come preferisci.-

-Va bene. C'è anche Tris?-

-Si, si.-

-Ok, a dopo. Ciao.-

Tornai a casa velocemente per appoggiare lo zaino e per prendere trucco e vestiti per il travestimento. Poi andai da Kim, probabilmente prima di quanto si aspettasse. Avevo talmente tanti pensieri per la testa, che qualsiasi occasione era ottima per distrarsi.

Per fortuna aveva smesso di piovere, cosa che era successe per tutti i tre giorni precedenti togliendomi l'occasione di giocare al Fox.

-Kate, il tuo anticipo mi preoccupa.- mi salutò la mia amica non appena mi fece entare in casa.

-Non avevo voglia di restare a casa. Sono sola, i miei lavorano a tempo pieno.-

-No, cara. Non me la racconti giusta. Che è successo? C'entra James? O forse ti sei lasciata con Ashton?!- Kim mi aveva completamente investito con la sua frenesia, non potevo più fermarla.

-Kim, io...- ma m'interruppe e capii che non dovevo più ascoltarla.

-Oddio! Vi siete lasciati vero? Mi dispiace tantissimo. Dai, vieni qua.- mi abbracció e mi fece sedere sul suo letto -Se te la senti, raccontami com'è andata.-

-Com'è andata cosa?- non aveva ascoltato una sola parola di quello che mi aveva detto.

-Con Ash. Vi siete lasciati.-

-Ma no! Cos'hai capito?!-

-Ma, ma...- era in una specie di stato di shock.

-Kim- le afferrai le spalle -se dovessi dirti qualcosa, te la direi.- risi.

-O...ok.-

-Brava. Adesso prepariamoci.-

Si rianimò all'improvviso e aprì l'armadio estraendo oggetti indefiniti di tessuto.

-Puoi andare a prendere il beauty case in bagno? È quello verde e bianco.-

Obbedii all'ordine e quando tornai la vidi rigirarsi tra le mani una calzamaglia a righe nere e viola.

-Okay, e quella?- chiesi.

-È per il mio travestimento. Non ti avevo detto che mi vestivo da strega?-

-Si, ma... va beh, non dico niente.-

-Ah! Ecco la calzamaglia che ti serviva, se ti serve un taglierino è sulla scrivania.-

HERE WE GO AGAIN [sequel of "I HATE YOU, PLEASE LOVE ME"]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora