Lettera 6

42 2 0
                                    

Immagina: due persone che si separano, qualunque sia la ragione.

Posso solo pensare al ricordo di noi due
seduti davanti a un tramonto.
Il caldo dell'estate che ci avvolgeva
e i cuori che battevano all'unisono
il cui suono era coperto dal rumore delle foglie scostate dal vento
e dagli uccellini che cantavano il saluto al sole.

Vorrai mai tornare da me?

Non pensavo che potesti andare via,
ti immaginavo di fianco a me per sempre
e in cor mio, avrei voluto non accarezzare più le tue mani,
non sentirne più il calore
e la delicatezza del loro tocco.

Mentre lo vivevo
dentro me sapevo
che non saresti durato per sempre.
Ma continuavo a sperarci.

Come passi il tempo lì?

Ore e ore a pensarti.

Come stai?

Non voglio disturbare.

Come va da quelle parti?

Forse non risponderai mai.
Io continuo a sperarci.
Forse non tornerai mai.
Io continuo a sognarti.

Sapevo che eri malinconico
e che in fin dei conti
ti piaceva colorare di rosa i ricordi degli altri.
Ma i miei sono grigi a volte e azzurri altre.

Di notte piangevo,
quando nessuno poteva vederlo.
Ti immaginavo dietro la porta della camera,
nascosto da tutti e tutto.
Sbucare da dietro un muro,
per dirmi che saresti tornato a salutarmi
o per chiedermi di venire con te.

Se un giorno vorrai,
prenderò il treno per raggiungerti.
Se non ti troverò,
non mi rassegnerò.
Se tu non potrai tornare,
raggiungimi nei sogni
e parlami,
dimmi che fai.

Pensata per un 15 agosto.

predestinato ad amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora