Lettera 11

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Così ho ripensato a te.

Mentre le tenevo la mano,
l'accarezzavo e la stringevo,
pensavo a quando io e te andammo al parco
per la prima volta, insieme.

Sorridevi, eri felice.
Profumavi di primavera
e suonavi la musica dell'amore.

Eri bella sotto la luce del sole,
che risaltava il rosa sbiadito tra le ciocche castane chiaro.

Quanto avrei voluto fermare il tempo
e restare lì con te per sempre.

Ma il tempo vola e le persone crescono.
Io per te ero troppo grande e tu
avevi altre esigenze.

Le strade si separarono.

Ammetto che a volte spero in tuo ritorno.

Ne ho conosciute altre, ma nessuna
mi ha dato ciò che invece tu riuscivi a darmi, senza che fossi io a chiedertelo.

Sei stata il miracolo improvviso nella mia vita,
quello tanto atteso,
che mi ha fatto credere nell'amore,
che mi ha fatto sentire vivo
e non un peso morto nel vuoto.

Sei stata la mia più grande benedizione,
quasi come fosse un battesimo
e mi hai salvato l'anima.

Ma in questa vita
il più delle volte
siamo costretti a perderci
e ad esistere senza una conoscenza del motivo.

Ci rimangono i ricordi
nei quali non si può più tornare
e un sospiro da esalare ogni tanto
per riuscire ad andare avanti.

Se ora sei felice, io lo sono per te.
Vado avanti, tristemente.
A volte solo accontentandomi.

Chissà, magari ci ritroveremo sotto un salice
nel mese di maggio.
Correremo in mezzo a un campo,
ci butteremo a terra scoppiando a ridere insieme.
Per poi chiuderci in un abbraccio
mentre ci baceremo,
fino a sparire nel nulla.

Pensata per un 8 maggio.

predestinato ad amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora