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A quel punto Noemi si blocca.

Era sicurissima di essere stata molto cauta nei suoi movimenti ma evidentemente aveva torto. Si scusa con Ray in tutti i modi ma lui inizia a parlare, ancora singhiozzando.

- Erano le persone più importanti della mia vita… mia moglie…e mia figlia. Eravamo innamorati e non ci importava nulla della differenza di età. Si chiamava come te e quando ci siamo sposati aveva la tua età… Praticamente la nostra storia, a differenza che noi ci amavamo. Due anni dopo è nata Ivy. Quattro anni fa… questo stesso giorno… erano uscite per andare al parco. Dopo neanche un’ora ho ricevuto una chiamata… dall’ospedale. Erano state investite… e non si poteva fare più nulla. Successivamente ho avuto il permesso di tenerle qui con me…

Noemi è senza parole dopo aver sentito il suo racconto. Lo abbraccia forte. Dopo più di un’ora si addormentano entrambi.

La mattina seguente Ray si sveglia con un po’ di mal di testa, accorgendosi di non essere da solo. E’ ancora abbracciato a Noemi, che dorme ancora. Non ricorda nulla, ma l’unica cosa che sa è che lei non può stare lì, così si sposta bruscamente… svegliandola. Ray inizia a urlare.

- Cosa cazzo ci fai TU qui?! ESCI!
- M…ma … Ray…
- HO DETTO ESCI!

Noemi scende velocemente dal letto e mentre va via nota una foto vicino alla porta. Ci sono raffigurate tre persone… Ray, Noemi e Ivy… Noemi le somigliava moltissimo. Dopo un po’ nota una cornice nera accanto alla foto. C’è il ritratto di Ray… Quando lo aveva preso? Non fa neanche a chiederselo che lui urla di nuovo, facendola correre via da quella stanza.

Mentre Noemi corre non guarda dove sta andando e sbatte la testa contro una mensola.



- AHIA!

My cold husbandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora