Prologo

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Gli uccellini cinguettavano allegramente sugli alberi baciati dal sole, splendente nel cielo terso di maggio. Di tanto in tanto giungeva a rompere la quiete qualche tonfo, seguito da un'imprecazione a bassa voce.

- Crystal, questo è l'ultimo! - strillò Shane dalle scale, e la sorella si affacciò dal portone d'entrata, il cellulare poggiato tra capo e spalla.

- Okay! - gridò di rimando. - Forse Michael è lì, dunque potresti incontrarlo!

Il ventiduenne sbuffò. Non poteva aiutarla lui, che era il suo ragazzo, a traslocare? E cosa diavolo aveva Crystal in quegli scatoloni? Pesavano come un branco d'elefanti, accidenti, e meno male che era solo al secondo piano, l'appartamento di Michael!

Abbassò la maniglia con il gomito ed entrò lateralmente, impedito nei movimenti dallo scatolone che teneva fra le braccia.

- Perm-... - fece per dire, quando qualcuno che veniva nella sua stessa direzione gli rovinò addosso, e lo scatolone con lui.

Shane si massaggiò il capo, e lo sconosciuto lo imitò immediatamente.

- Ow...

Era un giovane uomo alto poco più di lui, sui ventisette anni, dai corti capelli castani scuri e gli occhi color caramello.

- S-scusa... - borbottò il ragazzo dagli occhi dorati, ed egli fece un gesto con la mano come a dire 'fa niente'.

- Tu devi essere Michael, giusto?

- Sì, e tu sei il fratellino di Crys, vero? Il suo 'pulcino'.

Shane esibì una smorfia, stringendo poi la mano che gli veniva tesa.

Pulcino un corno, le ho pure dato una mano con gli scatoloni!

- In carne ed ossa, o dovrei dire, in carne e piume! - esclamò. Lui e Michael si guardarono per una frazione di secondo negli occhi, poi scoppiarono a ridere.

- Sei simpatico, Michael... o dovrei dire 'ragazzo di mia sorella'?

Il padrone di casa sorrise.

- Anche tu sei simpatico, fratellino di Crys, ma visto che non ricordo assolutamente il tuo nome, o ti chiamo così o 'pulcino'!

- Mi chiamo Shane...

In quel momento Crystal entrò, fermandosi poi sulla porta a fissarli con malcelato divertimento.

- Shane? Che ci fate riversi sul pavimento? E perché il contenuto dello scatolone è fuori da esso, per terra?

Michael ridacchiò.

- Piccola, sono così sbadato da essermi scontrato con il tuo adorabile fratellino, la colpa è mia se lo scatolone si è rovesciato.

E si alzò, prima di darle un bacio appassionato che il ventiduenne osservò in silenzio. Forse era un po' geloso di Crystal, e si chiese se il fatto di averla vista ben raramente con un ragazzo fosse anche colpa sua.

La sorella gli poggiò una mano sul capo.

- Fratellino! Qualcosa non va? Se è per lo scatolone non preoccuparti, non fa niente!

Shane scosse la testa.

- Non è quello, stavo solo riflettendo... - mormorò, poi si tirò su. Michael aveva rimesso tutto nello scatolone e si stava voltando verso di loro.

- Ah, Crys, tra poco dovrebbe arrivare Cody, devo restituirgli quel DVD che m'aveva prestato.

Il minore guardò Crystal con aria perplessa.

- Cody è il migliore amico di Michael - spiegò lei, e giusto in quel momento qualcuno bussò alla porta. Il padrone di casa andò ad aprire.

Si udì un 'Michael!' e poi un ragazzo biondo gli saltò in braccio, chiudendogli le gambe dietro la schiena. Lui lo sostenne, sorpreso e imbarazzato. Shane lo sentì chiaramente sibilare 'dài, Cody, staccati, ho ospiti!'.

- Ehm... - Michael tornò da loro tenendo il capo basso, le gote tinte lievemente di rosso e una mano fra i capelli. Dietro di lui stava Cody, e Shane dovette ammettere che era davvero uno schianto di ragazzo: biondo a metà fra il cenere e il dorato con delicate sfumature castane, gli occhi grigio chiaro, tendenti all'azzurro, un sorriso candido e tratti del volto ancora piuttosto morbidi, dolci. Se solo non avesse avuto Chase e tra di loro non ci fosse stato un divario di circa cinque anni (e su questo voleva essere chiaro, preferiva stare con qualcuno che avesse la sua stessa età), non gli sarebbe dispiaciuto provarci con lui.

- Cody, lei è Crystal, la mia ragazza, ma tanto vi conoscete già. Lui è Shane, il fratellino di Crys.

Il biondo sorrise calorosamente e si strinsero la mano.

- Piacere di conoscerti, Shane!

- Piacere mio, Cody!

Shane lo osservò attentamente mentre iniziava a parlare fitto fitto con il migliore amico e padrone di casa.

- Il DVD è in camera da letto, vado a prenderlo - disse Michael.

- Vengo con te - annunciò allegramente Cody, seguendolo come un cagnolino scodinzolante.

Il ventiduenne si sporse verso la sorella e si portò una mano alla bocca, raggiungendo il suo orecchio.

- Per me è gay - bisbigliò.

- Shane!!!

Lui sembrò offendersi, per poi lisciarsi il ciuffo con le dita.

- È vero - ribatté, risentito. - Ho fiuto per queste cose.

Crystal sospirò.

- Ne sei sicuro?

Il minore esibì un sorrisino poco rassicurante.

- Quasi certo, sorellona. Come sono quasi certo che sia innamorato del tuo ragazzo, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Ripeto, ho fiuto per queste cose.

Lei sospirò nuovamente.

- Spero tu ti stia sbagliando, Shane - mormorò stancamente, andandosi a sedere. Il salotto era ampio, e al centro stava un tavolo circolare con cinque sedie.

Shane la soppesò da capo a piedi.

- Ti senti bene, Crystal? - domandò, improvvisamente preoccupato.

- Certo, certo. Sono solo un po' stanca, e poi il caldo mi causa qualche capogiro...

Il ventiduenne la osservò ancora per qualche attimo, in apprensione, poi scrollò le spalle.

- Mi raccomando, riposati - disse. - Io adesso vado, se hai bisogno chiamami.

E fece per uscire. Si fermò sull'uscio.

- Ah, Crystal?

- Sì?

- Non chiamarmi pulcino, lo detesto.

Lei esibì un'espressione fintamente delusa, ma Shane si accorse subito che sotto sotto era stanca e sofferente. Si addolcì un poco.

- Non importa, non era ciò che ti volevo dire. Ti voglio bene, sorellona.

- Anch'io - sussurrò la ragazza, e sorrise.

Il ragazzo dagli occhi dorati uscì e si richiuse la porta alle spalle. Quella scricchiolò. Be', ora sì che aveva qualcosa da raccontare a Chase, come il proprio incontro-scontro con Michael 'sei-simpatico-fratellino-di-Crys' o la bizzarra nuova conoscenza forse-gay Cody.

Si prospettavano trame interessanti per i giorni a venire.

Come le spine di una rosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora