5-don't tuch me

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(Capitolo lungo)

Mi risvegliai dopo poche ore,non riuscivo a dormire bene. Ero ancora avvolta tra le sue grandi braccia calde,che mi riparavano dal freddo, ma allo stesso tempo era come se mi stesse uccidendo piano piano per la forza con cui mi stava stringendo contro il suo petto. Alzai il mio viso per vedere il suo. Era così bello, così tanto da farmi stringere ancora di più a lui e ricambiare il suo caldo abbraccio. Dopo un po mi addormentai, facendomi cullare dalle sue grandi braccia sicure.
*Tom's pov*
Ovviamente era andato tutto secondo i miei piani, ho studiato bene tutti i dettagli. Abbassai lo sguardo e vidi il suo piccolo e innocuo corpicino che stava per essere distrutto. Studiai molto attentamente il suo corpo, era perfetta, con quei bellissimi capelli castani che le coprivano il viso. Non resistetti alla sua bellezza, mentre le passavo lentamente la mano lungo il corpo chinai piano piano la testa sul suo petto e le tolsi delicatamente il reggiseno, poi iniziai a leccarle il seno. La mia mano,nel frattempo continuava a scivolare sul suo corp, arrivando al culo che le palpai per bene.
*Ashley's pov*
Mi svegliai e vidi Tom che mi palpava il culo e mi leccava il seno. Presa dal panico riuscii a liberarmi dalla sua presa e lo spinsi via. Balzai fuori dal letto e cercai di aprire la porta, anche se i miei tentativi fallirono perché era chiusa a chiave. Appena sentii le sue mani intorno alla mia vita che mi sollevavano da terra sussultai e iniziai a lottare. <<CHE CAZZO FAI COGLIONE! LASCIAMI SUBITO!>> Gli urlai.<<shh, rilassati piccola>> rispose lui. <<UGH NON TOCCARMI(dont tuch me) PORCO!>> Gli diedi tanti pugni, anche se inutilmente perché non avevo molte forze.Subito dopo mi scaraventò sul letto e poi mi salì sopra bloccandomi dai polsi. Cominciai a urlare, più che potessi, ma lui mi tirò uno schiaffo fortissimo sulla guancia, tanto da farmi tacere immediatamente. <<Stai ferma e non ti permettere a muovere un solo muscolo, è chiaro?>> ordinò severo, io annuii e stetti immobile. Ero paralizzata e non riuscivo nemmeno a sbattere le palpebre. Lui si alzò e si dirisse verso l'armadio, da cui tirò fuori una cinta, una bandana e due paia di manette. Poi si dirisse di nuovo verso di me e mi salì nuovamente sopra. Iniziò a legarmi le mani alla ringhiera del letto con le manette, poi si chinò, prese la bandana ed io avevo già capito quello che voleva fare.<<Ti..ti prego no...>> riuscii a dire, con tono molto basso e tremolante. <<STA ZITTA CAZZO.>> urlò lui e mi tirò un altro schiaffo,poi mi legò la bandana in bocca. Allungò il braccio verso il comò e prese la valigetta che si trovava sopra di essa. La aprì ed estrasse un paio di guanti neri, una siringa, un cucchiaio e della...
Oh no.. non ci inietterà mica l'eroina vero?...
Credo proprio di sì...
<< Facciamo un giochetto insieme? Ti prego ho voglia di giocare>> disse lui con voce maliziosa abbassandomi la bandana mentre assaggiava la pelle del mio collo. <<Tom..ti prego..>> lui mi guardò sempre più malizioso. <<Potrebbe andare a tuo vantaggio, sai?>> fece una piccola pausa e riprese a parlare.<<Ora io ti slego, hai trenta secondi per nasconderti ovunque, ovviamente non fuori casa, dopodiché se riesco a trovarti prima che tu possa ritornare in camera allora farai tutto quello che voglio, se arrivi prima di me ti lascerò in pace e ti farò andare. Ci stai?>> non potevo non accettare questa proposta, ne sarebbe valsa la mia vita. <<Ci sto>> lui sorrise, era un sorriso sicuro, come se già sapesse chi vincerà. Mi slegò le mani, aprì la porta e mi fece cenno di iniziare a nascondermi. Lui iniziò a contare e io a correre. Trovai uno sgabuzzino, entrai e chiusi la porta. Portai le ginocchia sul viso ed evitai di fare rumore, cercavo addirittura di respirare piano e senza fare casino. <<Ventotto, ventinove..Trenta! Oh Ashley sto arrivando>> sentii la sua voce che si faceva sempre più vicina. Dopo qualche minuto di puro silenzio spiai dalla serratura della porta e non vidi nessuno, quindi uscii senza fare alcun rumore, mi guardai intorno e visto che non c'era Tom nei paraggi mi dirissi verso la camera. Ma proprio mentre ho svoltato l'angolo...<<Oh ma guarda un po, ti ho trovata>> diventai di ghiaccio. Mi bloccai sul posto quando lo vidi davanti a me, con le braccia incrociate e appoggiato sulla porta della camera. <<C...come.. non può essere.. non stavi qui un secondo fa.. n..non ti ho visto.. come...>> lui si mise a ridere di gusto, poi mi venne incontro. Mi afferrò il mento con le dita <<Oh mia cara, io invece sono qui da un pezzo. Impossibile che non mi hai visto.>> ero scioccata da tutto quello che era successo, non riuscii a dire una sola sillaba. Lui mi prese il polso e mi trascinò nel letto, legandomi nuovamente i polsi e la bocca. Si mise i guanti e prese la siringa, con quella robaccia al suo interno. Io cercai vi lottare per non farmi iniettere quella merda, ma fu inutile. <<Stai ferma e non ti farò male>> disse lui, per poi iniettarmi di scatto il liquido. <<Notte notte bimba mia, ci vediamo tra poco>> mi diede un lieve bacio sulla bocca e poi non vidi più nulla.

You can't escape from the Devil-Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora