4-angelic kiss

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Mi sembrava come se il tempo si fosse fermato,anche se so che ormai sono passate ore e ore,ma noi due ancora in quella merda di macchina. Ero molto stanca,e non so dove io abbia trovato il coraggio di addormentarmi in sua presenza, ma lo feci. Mi rannichiai sul sedile, chiusi piano gli occhi e mi addormentai.
*Tom's pov*
Erano passate due ore e io ed Ash stavamo ancora in macchina. Riuscii a vedere la paura nei suoi occhi, il che era il mio obbiettivo. Dopo un po la vidi rannicchiata sul sedile, con gli occhi chiusi.
"Sicuramente starà dormendo" sussurrai tra me e me. Fermai la macchina fuori dal cancello di casa mia, presi in braccio Ashley e la portai in casa. La stesi sul divano e la avvolsi con una coperta, poi me ne andai serrando tutta casa per non farla scappare.
*Ashley's pov*
Mi risvegliai nel calore confortevole di una coperta che mi avvolgeva il corpo infreddolito. Era tutto buio,non si vedeva nulla. Mi alzai piano piano da quello che sembrava essere un divano e andai a cercare l'interruttore della luce. Dopo varie ricerche e molti fallimenti mi arresi, quella casa sembrava fin troppo grande e non di certo avrei voluto pagarne le conseguenze se avessi rotto qualcosa. Ritornai nel divano e  mi stesi di nuovo,con la coperta ancora calda avvolta a me. Proprio mentre mi stavo per riaddormentare sentii un rumore e poi una porta sbattere.<<Ugh fanculo Bill! Non mi interessa nulla di quella tua stupida amichetta. Non la riporterò indietro. Ciao.>> Era lui, il mio rapitore, ed era anche molto incazzato. Ovviamente decisi di far finta di dormire, di certo non mi piaceva quella situazione e non ne avrei voluto discutere, SOPRATTUTTO CON QUELLO. Sentii che si stava avvicinando al divano, io diventai di pietra per la paura. Tenevo gli occhi chiusi e cercavo di essere più naturale possibile. Intravdi lui che si sedeva sul divano, vicinissimo a me e si mise a fumare e a fissarmi, come se fossi il suo programma preferito o qualcosa del genere. Mi sentivo molto a disagio. Mi girai piano, cercando di non far vedere che ero sveglia, ma quando mi sentii sollevare dal divano sussultai e urlai dalla paura. <<Sapevo che eri sveglia piccola>> la sua cupa voce disse. <<No.. non lo ero..>> dissi preoccupata di quello che sarebbe successo. <<Odio i bugiardi, sai? Mi danno sui nervi e mi viene voglia di ucciderli>> disse con una mezza risatina alla fine della frase. Io non risposi e smisi di lottare, avevo troppa paura e pochissima forza per competere con lui. Tom mi portò in una stanza, abbastanza grande e bellissima, con un letto matrimoniale enorme. Lui mi fece sedere sul letto morbido e caldo, si chinò per raggiungere la mia altezza e iniziò a baciarmi. Mentre mi scioglievo nei suoi baci lui mi tolse i vestiti, lasciarmi in intimo, e mi fece sdraiare rimboccandomi le coperte, poi posò un ultimo bacio angelico sulla fronte e si sdraiò accanto a me, avvolgendomi in un caldo abbraccio.


You can't escape from the Devil-Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora