(Nico pov)

Il tempo con Loco passava ad una velocità quasi impercettibile: ogni sua battuta, ogni suo singolo complimento riempivano il mio cuore di stupore e meraviglia. Vedevo il suo fascino interiore brillare di luce propria, tramite quegli occhi chiari, misti tra l'azzurro e il verde, le guance morbide, lo sguardo nettamente infantile, di chi ancora deve crescere e scoprire il mondo, trovarne un posto fisso e adatto alla propria persona. Per non parlare di quando parlava: aveva questa simpatica "R" moscia, che si scioglie a fra la lingua e il palato, diventando una "L". Mi aveva detto che stava cercando di migliorarla, per non dire guarirla, ma a me piaceva prenderlo in giro, ed imitarlo di tanto in tanto. Era forse la persona migliore che mi fosse capitata durante il corso della mia miserabile vita: una persona di tale rarità e ammirazione, che mi voleva bene, che teneva ai miei bisogna, che aveva a cuore i miei problemi. Era perfetto... Nonostante Loco mi avesse detto che, per ora, avrebbe preferito un amicizia solida e longeva non riuscivo a non ammirarlo, sognarlo, desiderarlo con tutto me stesso. Non era un desiderio carnale, era un desiderio sentimentale, la voglia di vivere a 360° solo ed unicamente con lui... Ma allora perché provavo un certo disagio..? Perché, quando Loco parlava con altre ragazze o ragazzi, sentivo questo sentimento? Questa forte aura di disagio mi avvolgeva ogni singolo secondo che il mio sguardo era rivolto verso Loco ed un altro esemplare umano, che comunicavano. Non ero geloso, per carità, la gelosia è una brutta cosa, semplicemente avevo paura che qualcuno approfittasse della gentilezza e della disponibilità di Loco. Era un ragazzo troppo innocente per questo mondo, troppo buono, avrebbero approfittato tutti di lui, ma io no. Non avrei permesso a nessuno di torcere un capello al mio Locolochis.
Proprio in quel momento fu Loco a riportarmi alla realtà, vedendomi fissare il muro da ormai troppo tempo.

Loco: Nico! Ti avevo chiesto una cosa!!

Nico: Ah davvero..? Scusa.. Stavo pensando ad una cosa...

Eravamo davanti al cancello di scuola: Loco stava aspettando il suo amico Marcy, mio compagno di classe da 5 anni di scuola, che non calcolavo minimamente di striscio.

Loco: Eddai! Ti avevo chiesto se avevi visto Marcy oggi!

Nico: È la 3° volta che te lo dico: Starà facendo un po' di ritardo! Lo sai, Deve pensare alle faccende da rappresentante d'istituto, è una carica importante.

Loco: Aveva detto che avrebbe finito giusto mezz'ora dopo il suono della campana!

Nico: Devi essere più paziente! Mica deve fare la maratona per arrivare da te!

Vedete? Orami il nostro rapporto di era trasformato in una dinamica! Qualsiasi cosa avesse uno l'altro provava l'opposto: lui impaziente, io paziente. Eravamo opposti anche in molti altri casi, ad esempio io ero ordinato e lui disordinato, certe cose che piacevano a me non piacevano a lui e viceversa. Lo amavo ancora. C'era poco da dire a riguardo: io lo amavo ancora, io volevo baciarlo, abbracciarlo e coccolarlo di nuovo, una volta non bastava. Però Loco è stato particolarmente chiaro: per ora non voleva alcuna relazione, voleva pensare agli studi.

Loco: Sono paziente! Ha detto che sarebbe arrivato tra 30 minuti, ma quei minuti sono passati!

Nico: Cosa ti aspettavi? Che dopo 30, minuti avrebbe usato "/teleport" come fai ogni singola volta su Minecraft, e sarebbe apparso davanti a noi??

Loco: Si??

Mi scoppiò una risata abbastanza ilare, mentre Loco arrossì, comprendosi la faccia. Sembrava imbarazzato, ma stava ridendo anche lui. In quel momento uscì dal cancello Marcy che, vedendoci ridere insieme, non si prese il disturbo di farci battutine.

Marcy: Evviva gli sposi!!

Loco divenne rosso come un pomodoro, dando poi una pacca sulla schiena di Marcy.

Verità O Pettegolezzi...? 💚Nicolochis❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora