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Alexander, Hugo, Thorfinn, Rose, Max, Gideon, Bradley e il festeggiato Harper raggiunsero la caffetteria “Dolci Peccati” che erano da poco passate le otto di sera.

“Hey!” disse Scorpius quando aprì la porta a vetri del negozio, facendo entrare gli amici per salutarli. “Auguri!” disse con un sorriso mentre abbracciava Harper che sfoggiava un taglio corto biondo platino.

“Grazie!” disse con un sorriso il giovane lasciando un bacio a stampo sulla guancia di Scorpius che si sentì avvampare.

“Sei tenero quando arrossisci, sai?” disse Harper facendogli una carezza mentre gli altri entravano nel negozio e si salutavano.

Scorpius chiuse la porta e li guardò.

“Albus non c’è?” chiese, cercando di non mostrarsi impaziente. Già il fatto che sapesse il suo nome era grave.

“Si, arriverà. Era in ritardo. Dice che ha incrociato suo padre a casa ed entrambi devono uscire, quindi si sono litigati la doccia.” Disse Harper mentre Bradley fissava fuori dalla vetrina.

Quando Gideon gli strinse la vita da dietro Bradley sussultò e il gesto non venne captato da Gideon, ma da Scorpius si.

Decise che avrebbe osservato spesso Bradley durante la serata.

Bradley e Gideon stavano insieme da quando entrambi avevano quindici anni. Gideon diceva che un giorno si sarebbero addirittura sposati, ma Scorpius sapeva che Bradley era un giocatore di Rugby e lui dei giocatori non si fidava. Troppi ragazzi e ragazze addosso. Poi erano giovani. Parlare di matrimonio a vent’anni era da pazzi.

No, Scorpius era semplicemente geloso. Anche lui aveva fatto pensieri sul matrimonio, quando frequentava Nathan. Poi essendo andate male le cose tra di loro, aveva permesso che l’acidità e la scortesia prendessero il sopravvento. Però sperava ancora nel grande amore che leggeva nei suoi libri rosa. Ma si sarebbe fatto uccidere piuttosto che ammettere che leggeva libri rosa romantici. Il Kindle era stata una bella invenzione. Aveva quasi seicento libri caricati sopra, tutti rigorosamente romantici e gay. Scorpius aveva provato a leggere qualche libro etero, alcuni erano carini, ma nessuno riusciva a toccare le sue corde come le storie gay. Forse perché trovava gli etero troppo concentrati su amori malati, tossici, dove l'uomo era ossessionato da lei, che le impediva di uscire e moltissimi altri atteggiamenti come bullismo, “se la tocchi ti uccido” che lo facevano sentire a disagio.

Lui era per i bravi ragazzi. Quelli gentili, dolci, romantici, che ti ascoltavano, che se anche piangevi davanti ad un film o per rabbia o frustrazione non ti denigrava, anzi. Piangere era terapeutico, molte volte. Suo padre Draco non gli aveva mai detto che piangere non era da uomini, anzi. Lo aveva sempre spronato a sfogarsi.

Lui e suo padre parlavano molto, era molto raro che uno dei due tenesse segreti all’altro. A parte quella relazione di mesi che suo padre gli aveva tenuto segreta. Oh! Si sarebbe divertito quella sera al Freedom. Gliel’avrebbe fatta pagare!

Scorpius andò nel retro a prendere la torta. La portò in negozio e Harper non appena la vide si portò entrambe le mani sulla bocca, gli occhi blu sbarrati prima di voltarsi verso il suo ragazzo che stava sorridendo.

“Buon Compleanno, amore mio” disse Alexander prima di sollevare il viso su quello del compagno che ricambiò il bacio con entusiasmo prima di lanciare un urletto quando Alexander lo sollevò leggermente da terra con le braccia.

Scorpius sorrise, osservandoli. Guardò Albus che stava fissando Bradley e poi abbassò lo sguardo, triste. Scorpius aggrottò le sopracciglia, perplesso da quel comportamento. Albus non staccava gli occhi da Bradley e Gideon da quando era arrivato. Li guardava, poi quando distoglieva lo sguardo, lo vedeva adombrarsi.

La cosa lo fece impensierire. Harper batté le mani. Scorpius sollevò la testa e sorrise mentre Harper faceva avvicinare i suoi amici e scattava un selfie davanti alla torta colorata.

Scorpius entrò in cucina che erano da poco passate le dieci e mezza di sera. Guardò i piatti sporchi e fece una smorfia.

Dopo essersi arrotolato le maniche andò verso il lavandino e cominciò a prepararsi per lavare i piattini. Nel frattempo sentiva nella saletta il chiacchiericcio emozionato dei ragazzi.

~Scorbus~ Dolci PeccatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora