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Attenzione: scene di sesso descrittivo

La settimana successiva, giovedì per essere precisi, alle cinque il locale “Dolci Peccati” era pieno e Scorpius e Draco Malfoy erano nel locale a servire clienti.

Aveva cominciato a piovere da qualche ora, quindi molte persone si erano rifugiate nel locale per un po' di riparo.

Ripensò alla festa di compleanno di Harper e alla conversazione che aveva ascoltato tra Albus e Bradley Stokes: il moro aveva una cotta, non ricambiata, per il ragazzo del fratello dell'amico. Ma Bradley lo aveva rifiutato, dicendogli che preferiva stare con Gideon anche se si sentiva lusingato per quella cotta.

Significava solo una cosa, che Albus era single e probabilmente con il cuore a pezzi. Aveva bisogno di qualcuno che lo consolasse, che si dimostrasse amico. Scorpius aveva tutta l’intenzione di conoscerlo meglio. Tanto ormai era quasi obbligato, visto che i loro padri avevano una relazione.

Erano passati quarantacinque minuti e le persone stavano cominciando ad andare a casa, quando Scorpius, mentre passava tra i tavoli a pulire, si accorse che qualcuno in strada che lo stava fissando. Sollevò la testa e vide Albus di spalle. Lo fissò, incuriosito e chiedendosi perché stesse li fuori al freddo e sotto la pioggia. Poi, fissandolo meglio, si rese conto che le sue spalle tremavano.

“Merda” disse Scorpius mentre Albus si copriva il viso con le mani.

Raggiunse la porta a vetri e guardò il giovane.

“Albus” disse allungando una mano verso il gomito del giovane che quando abbassò le mani e si voltò verso di lui, gli gettò le braccia al collo.

Scorpius spalancò appena gli occhi, stupito da quel gesto, ma non disse nulla, limitandosi a stringerselo addosso e facendolo entrare nel locale.

Albus tirò su con il naso e Scorpius lo fece sedere al suo tavolino, quello davanti alla vetrata che dava sulla strada e poi gli preparò un vassoio con un cupcake alla nutella, uno ai lamponi e vari biscotti.

Glieli mise sotto il naso e quando il giovane negò con la testa, disse: “Insisto”

“Non ho soldi dietro”

“Me li porterai la prossima volta. Preferisci The o caffè?”

“The.” Disse Albus. “Fai tu”

Scorpius annuì e raggiunse il retro del bancone per preparare il the al giovane mentre lo osservava di sottecchi. Controllò l’ora. Le sei, orario di chiusura.

Sospirando, consegnò il the ad Albus poi chiuse a chiave la porta del locale e girò il cartello con la scritta “Siamo chiusi” verso il lato strada.

Poi si sedette sulla sedia di fronte a quella del moretto dagli occhi smeraldo e lo fissò, preoccupato.

“Che succede?” chiese Scorpius guardandolo negli occhi.

Albus si strinse nelle spalle.

“Non sapevo dove andare. Ho un sacco di amici, ma tutti fidanzati che preferiscono sbaciucchiarsi tra di loro piuttosto che uscire con me. E anche se uscissi con loro… sarebbe… doloroso. Loro tutti felici mentre io non ho nessuno. O chi voglio io non mi vuole…” disse Albus tirando su con il naso.

Scorpius lo guardò.

“Chi vuoi tu non ti vuole? Cos’è, sposato?”

“No. Ma fidanzato. Non c’è mai stato niente. Solo qualche abbraccio a mò di saluto, ma mi trovo sempre a fissarlo e lui se n’è accorto. Mi ha chiesto di non pensare a lui a quel modo perché non poteva ricambiare….”

~Scorbus~ Dolci PeccatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora