-Taemin-
L'interno di quelle strade era dominato dal buio, la pioggia pesante ricopriva ogni centimetro dei nostri corpi e strati e strati di foglie cadute risuonavano umidità ad ogni nostro passo, ognuno di essi emetteva un rumore teso e assordante, un rumore che sembrava che solo io sentissi.
«Ancora non mi hai detto qual'è il tuo nome» fermò quel rumoroso silenzio l'uomo che affermò di chiamarsi Minho.
«Mi chiamo Taemin» Risoposi freddamente.Camminammo e Camminammo ancora, ad ogni nostro passo mi domandavo perchè stessimo camminando sotto la pioggia battente anzichè usare la sua auto..non che io volessi salirci, ovvio, ma fra le tante cose che odiavo era presente anche la pioggia triste e confortante allo stesso tempo.
Come se mi stesse leggendo nella mente Minho interruppe i miei pensieri.«Non farti strane idee, stiamo cercando un posto dove ripararci prima di partire..sai, non vorrei ripetere di investire ragazzini imprudenti sotto la pioggia» nella sua voce era presente un miscuglio di astio e preoccupazione.
«Se sei un pessimo guitatore non è di certo colpa mia. ti sei fatto venire la fobia per colpa di un "imprudente ragazzino"?» risposi con lo stesso astio, ma non feci a meno di trattenere una risata beffarda.
Pesavo reagisse urlandomi contro o perfino lasciarmi lì in mezzo alla strada in preda al mio destino e invece mi ignorò,successivamente la cosa che mi stupì... mi prese per mano, in silenzio, mi trascinò con se. La sua mano era calda e confortante, mi sentì a disagio ma non dissi nulla, infondo credo che non mi dispiacesse così tanto. Per tutto il traggitto non mi rivolse la parola o si girò a guardarmi, nulla. Ero entrato in stato di ansia e mille dubbi e domande mi pervasero la mente, veloci come ogni singola goccia che cadeva sul mio viso. Dopo qualche metro ci trovammo sotto una tettoia un pò ammaccata, forse abbandonata e dimenticata.-Minho-
Non so che mi prese in quel momento, so solo che mi ritrovai a prendere la sua mano d'istinto e a trascinarlo via con me, gli avevo pure mentito riguardo al riparo, era ovvio che potevamo benissimo prendere l'auto, ma, non mi andava o meglio volevo restare un pò più tempo con lui perchè quel tipetto mi aveva incuriosito...si, è proprio per questo, no?
Appena arrivati spinsi Taemin sotto la tettoia in legno per ripararlo, lui mi guardo un pò irrequieto e un pò sorpreso..non era normale comportarsi così? non ci feci tanto caso e mi misi al suo fianco ad osservare la pioggia. «Dunque, dove vivi? vuoi che ti ci accompagni appena il tempo sarà più sereno?» dissi per attaccar bottone.
«Non sono affari tuoi, e a casa non voglio tornarci» Era ovvio che fosse successo qualcosa, ed ero curioso di scoprirlo, no che fossi un impiccione ma..cavolo non lo so neanche io, volevo ascoltarlo e consorarlo..confortarlo. Penso che essendo più grande di lui di qualche anno sia normale provare quest'istinto come..paterno, credo si tratti di questo non c'è altra spiegazione. «Va bene come vuoi, allora andiamo da me»
«C-cosa? non se ne parla» Mi rispose agitato, aveva un viso così tenero e imbarazzato che faticai a restarmene serio. « Vuoi che ti lasci in mezzo al nulla?»
Taemin non rispose e fissò lo sguardo sulla punta delle proprie scarpe.
«Bene allora andiamo, la pioggia è cessata»
Lo presi frettolosamente per mano, di nuovo, quasi come fosse un'abitudine e lo trascinai fin dentro l'auto. Successivamente mi misi al posto di guida, sistemai lo specchietto e voltai leggermente il volto per guardare Taemin in viso, aveva un espressione malinconica e in pensiero non si era nemmeno accorto che lo fissavo, una stretta al cuore mi fece tornare in me e di conseguenza a concentrarmi sulla guida, misi in moto il motore e partimmo. Dopo un paio di minuti dalla partenza mi decisi a a porgli una delle tante domande che mi assillavano in quel momento, scelsi di chiedergli la più cordiale, quella che forse si ci poteva anche scherzare su. «Ehy ragazzino, dimmi un pò..non sembri il tipo che si attacca alle persone, sei proprio un tipetto riservato eh?» pronunciai quella domanda in modo più sarcastico possibile, conoscendolo bè per quel poco che so, se ne sarebbe uscito guardandomi in un modo atroce.
«Non ho mai sentito fin ora parlare di un incontro senza un addio..allora perchè fare amicizia?» rispose in modo distaccato, come se quella frase fosse stata registrata per ripeterla ormai priva di emozione.
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The Story of SHINee (Italian 2min)
FanfictionTaemin è un ragazzo deluso dalla vita, tradito da sua madre, dal suo migliore amico e da chi lo circonda. Il peso di un passato troppo crudele e surreale gli aggrava sulle spalle costringendolo ad assumere un carattere freddo e difensivo. Minho raga...