Capitolo 7

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-Minho-

Passarono ore, giorni, settimane. Quel giorno io e Taemin non abbiamo fatto colazione, andammo subito a trovare anche una singola e insignificante traccia di Onew, e cosi fu anche nei giorni successivi, ma nulla, sembrava sparito, non eravamo neanche sicuri se fosse vero che si trovasse in America, ma comunque andare direttamente li sarebbe stato inutile.

Passarono mesi. 23 Dicembre, è quasi Natale, e oggi ci sarebbe stata una giornata decisiva per la vita di Taemin, durante questi mesi lui aveva spesso incontrato il direttore della SM, discutendo sul suo probabile ritorno, non aveva debuttato e questo riempiva di speranza il direttore nel aver ritrovato la sua preda, ma al tempo stesso riempiva di terrore la mente di Taemin.. sapeva che non avendo mai debuttato le probabilità di farne parte nuovamente erano quasi certe e questo lo spaventava terribilmente, ma c'era ancora una cosa che non sapeva, una cosa che se l'avesse saputa avrebbe rinunciato definitivamente, sembrava meschino non dirglielo, era terribilmente egoista non dirgli che il direttore stava al momento cercando solo artisti per quel gruppo con Kibum ma cercavo di giustificare il mio egoismo con la convinzione di aiutare Taemin.

Arrivammo all'appuntamento all'orario stabilito, e prendemmo il nostro posto nell' interminabile folla. E come un diario, letto e riletto ecco che vedevo passarmi davanti persone e persone deluse dal proprio fallimento, e come se quel diario l'avessi scritto io, sapevo gia come andasse a finire l'ultimo e striminzito foglio di carta. «Minho, Taemin Congratulazioni» disse l'uomo a capo delle selezioni con il sorriso piu largo e inquietante che abbia mai visto. Ma come gia detto, lo sapevo. «Complimenti, ora fate parte di un gruppo, un team, una...nuova famiglia» Vidi Taemin guardarmi con aria stranita con la coda degli occhi, presto la verità sarebbe venuta a galla e io non sapevo cosa sarebbe successo, stavo per parlare, dire qualcosa, qualsiasi cosa ma Taemin mi interruppe. «Gruppo? Quale gruppo?»
«non lo sai? il tuo amico non ti ha detto nulla? Pensavo sapessi il motivo delle audizioni» rispose l'uomo mantenendo lo stesso sorriso falso.
«Quale gruppo?» Ripetè Taemin «pensavo continuassi a prepararmi per la mia carriera da solista» «cambio di programma ragazzino, funziona cosi in questo campo e non puoi piu tirarti indietro, prendila come un piccolo prezzo da pagare per averci abbandonato, sono fin troppo gentile, lo sai bene, ci conosciamo in fondo no?» Restai in silenzio per tutta la breve conversazione, notando ogni parte del corpo di Taemin invadersi di tensione, finchè non lo sentii esplodere. «QUALE GRUPPO?» ripetè per l'ennesima volta, sapeva gia la risposta, o almeno non sapeva del gruppo di Kibum, ma aveva il terrore che lui centrasse qualcosa, e in effetti era cosi.
«Quello di Key ovviamente» rispose con voce melliflua l'uomo.

Ci fu qualche secondo di assoluto silenzio, o forse persino minuti poi un rumore riportò la situazione alla realtà: il rumore dello schiaffo da parte di Taemin sulla mia guancia. «Tu lo sapevi...TU LO SAPEVI NON È VERO? MA CERTO CHE LO SAPEVI, L'HA DETTO ANCHE LUI NO!?» Taemin era fuori si sé.
«Taemin, io volevo...»
«IO LO SO CHE VOLEVI. Ma che mi aspettavo? siete tutti uguali. Tutti che volete risolvere i problemi degli altri come per magia, cosa credete? che sia un impedito?» La sua voce iniziò a tremare, a farsi flebile, quasi inudibile «Io, io so che vuoi fare qualcosa per me, che entrambi volete o magari lui vuole solo togliersi un peso dalla coscienza» disse fissando uno dei tanti poster di Key appesi alla parete «ma non sono piu un bambino, non sono cosi indifeso come pensate»
«Tae-»

«Basta chiacchiere» interuppe l'uomo scocciato «mi sembra di avere un accordo non è cosi? Dopo natale inizierà il vostro lungo periodo da Trainee, mantenetevi in forma»

Uscimmo dalla porta d'ingresso senza aver spiccicato neanche una parola durante il percorso per arrivarci. «Taemin..» Ostinava a non rispondermi. Ancora, lo stava facendo ancora una volta, si stava chiudendo con se stesso. «Taemin..?»
«Non parlare, non ti ho mica perdonato. Capisco le tue intenzioni e non posso non ammettere che la cosa mi abbia rincuorato un pò...ma non credi che avevo il diritto di saperlo? non credi che magari avresti dovuto dirmelo?» Taemin camminava davanti ai miei passi, avrei voluto dire qualcosa, ma sapevo che qualsiasi cosa avessi detto non avrebbe cambiato le cose, almeno per il momento, quindi mi limitai ad osservare la sua schiena un po ricurva avanzare. «Minho, ho bisogno di stare un pò solo torna pure a casa, non aspettarmi»

The Story of SHINee (Italian 2min)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora