-Taemin-
La sala danza era impregnata del sudore dei nostri sforzi, giorno e notte eravamo rinchiusi qui, a provare, provare e riprovare ancora; Il debutto era vicino e noi non potevamo permetterci margine di errore, non in questa illustre agenzia, tutti nella stanza eravamo esausti, nessuno proferiva parola da un pò, perchè troppo concentrati e si, anche perchè la stanchezza ci annebbiava la mente, mi guardavo intorno, tutti erano presi dai loro pensieri gli si leggeva in viso, ma era anche vero che un pensiero comune l'avevamo tutti: Debuttare il prima possibile. Kibum che gia lo era da solista appariva il più apatico del gruppo, aveva gia vissuto tutto questo, la gente lo conosceva pure e per lui sarebbe stato più semplice almeno secondo una certa logica, d'altro canto Kibum spesso interrompeva quelle silenziose lezioni condividendo la sua ansia per questo debutto e forse a pensarci un pò su non era affatto semplice per lui, se noi come gruppo non dovessimo funzionare la maggior parte delle critiche cadrebbero su di lui, cose del tipo "Mi piaceva quando lavorava con se stesso, oppa è cambiato" o ancora "che fine ha fatto la magia del famoso Key?" non pensavo che la vita da Idol fosse stata cosi dura, ancora prima di iniziare. Spesso i discorsi sul mollare tutto si facevano più frequenti in quella stanza, si vaneggiava parecchio e si ci scoraggiava, frasi come "siamo ancora in tempo" scappavano via, sopratutto dalle mie labbra, ripensavo al passato ma Minho era sempre li a fondermi coraggio nonostante la paura ci assaliva tutti, uno dopo l'altro.
Quel giorno di allenamento mai avrei pensato fosse tanto diverso dagli altri.
Minho quella mattina era decisamente sfaticato, non sapeva cosa fare, quali passi realizzare e quali note prendere quindi decisi di chiedere se fosse successo qualcosa, non appena mi vide raggiungere il suo fianco Minho scoccò un'occhiata speranzosa «Taemin-ah, potresti allenarti con me?»
«Minho, che succede?» dissi preoccupato. «non è niente, davvero» rispose mentre puntava il suo sguardo verso il basso «E' solo che..»
«non riesci a non pensare a quello che ha fatto Onew» abbassai anch'io lo sguardo «Non è cosi?» Alzò il capo lentamente e mi guardò in modo sconsolato, impaurito da ciò che potessi pensare, avevo molte paure instaurate dentro il mio cuore ma avevo capito dopo la lunga convivenza con Minho che, qualsiasi cosa succedesse mai potrò più perdere fiducia in lui che nonostante tutto io sarei stato sempre al primo posto nel suo cuore. Finalmente avevo imparato a non preoccuparmi troppo. Gli poggiai una mano sul viso delicatamente e gli sorrisi, stavo per dire ciò che pensavo ma proprio in quel momento entrò il direttore distraendoci tutti con il suo fare entusiasta, nel girarci verso la sua direzione, notai Onew che ci fissava intensamente poi anche lui come tutti tese le orecchie in silenzio ad ascoltare.«Ragazzi, non vi sembra che vi manchi qualcosa di fondamentale per essere un gruppo?»
Qualcosa di fondamentale? ci guardammo confusi scrollando le spalle pensierosi finchè il direttore non riprese a parlare. «Oh andiamo, seriamente? tra pochi mesi se non settimane sarete su un palco a mostrarvi per la prima volta al mondo e non pensate che vi manchi qualcosa?» «Uh?» esclamammo in coro, squadrandoci dalla testa ai piedi, osservando di tutto: le proprie mani, i propri capelli e pensando alle proprie abilità.
«Yah! andiamo non ci faccia impazzire, cosa ci manca?»
«Ma un nome, teste bacate!» Ci fissammo ancora una volta stupiti, poi uno dopo l'altro scoppiammo in una fragorosa risata «Come abbiamo fatto a non pensarci?» disse Jonghyun tra una risata e l'altra trattenendosi la pancia. Guardai il direttore che aveva assunto un espressione divertita, non era male come sembrava, non avrei mai pensato che sapesse pure ridere, o accennare un sorriso, la cosa mi confortò, ma sapevo che non dovevo abituarmici troppo. «Come ci chiameremo?» chiesi.
«Oh, io lo so, io lo so!» urlava Kibum salterellando sul posto «"I fantastici 5"! OH NONO "Beautiful boy"!» lo guardai sconcertato, trattenendo a stento la risata cosa che non fecero gli altri, poi Jonghyun prese a parlare «Suvvia, neppure io arrivo a tali assurdità» disse ridendo, per stuzzicarlo un pò «è molto meglio "Roo's boy" è figo non credete?» «Ma ti rendi conto delle idozie che stai dicendo?» intervenne Minho con voce seria ma scherzosa, mentre io quasi non soffocavo nel tentare di non scoppiare a ridere per tali scemenze.
«Se pensi di far di meglio, dì tu un nome» disse Jonghyun con aria offesa. «Direttore, perchè non ci dica che nome aveva in mente? forse così faremo prima» disse ignorando il broncio di Jonghyun che gli stava mimando scherzosamente"codardo" con le labbra. «bhè ragazzi al dire il vero "beautiful boy" non suonava male..»
«dice davvero!?» urlammo io e kibum allo stesso tempo, con la differenza che il suo tono era euforico e gioiso mentre il mio scandalizzato e sconcertato.
STAI LEGGENDO
The Story of SHINee (Italian 2min)
FanfictionTaemin è un ragazzo deluso dalla vita, tradito da sua madre, dal suo migliore amico e da chi lo circonda. Il peso di un passato troppo crudele e surreale gli aggrava sulle spalle costringendolo ad assumere un carattere freddo e difensivo. Minho raga...