Il giorno dopo.
Questa mattina é stata davvero dura per me. Vivianne, durante la colazione, ha avuto un'espressione ormai molto rassegnata dal mio comportamento. Mia madre esausta dalla mia poco raffinatezza, mio padre invece da direttamente ragione a lei dati i suoi vari impegni in politica in vista delle prossime elezioni. Non ho parlato per tutta la durata della colazione, ho soltanto, il più delle volte, conversato con le mie due spalle preferite: Alfred e Sebastien. "Alle 16:30 ho il the in giardino con Gabrielle e Juliette" avvisa mia sorella a mia madre. Se non parlo con la mia bocca una cosa è certa, sicuramente lo fa la mia faccia. Ho in questo momento un'espressione alquanto schifata e confusa, mi succede tutto in maniera così spontanea che se ne accorgono prima gli altri e poi io. "Bene, questa sera verranno gli zii da Nizza a cenare qui," ci informa lei, per poi posare lo sguardo su di me mentre sorseggia il suo solito caffè mattutino in quelle tazze di ceramiche del 1900. Aggiungerei le più giovani. "Tu perché quella faccia, Soleil? Come riempirai la giornata?" continua, riferendosi questa volta a me.
Dal mio scompare quell'espressione di prima ed abbozzo un sorriso. "Lezione di bon ton tra quindici minuti, shopping, pranzo con Sophie e Claire, un aperitivo e torno" rispondo sorridendo, mentre loro mi guardano in silenzio e non troppo stupite. "Non potete unirti al the con tua sorella?" mi domanda. Il mio essere sincera, vera e senza peli sulla lingua ormai divenuta norma a doppio taglio per me. Questo perché mi porta a dire cose senza neanche pensarci troppo, agisco d'istinto ed, il più delle volte, finisce per ferire le persone intorno a me che voglio bene. Proprio come ora. "Mamma, andiamo, mi ci vedi a bere dell'acqua calda con dei micro biscotti zuccherati accanto?" aggrotto la fronte e solo dopo aver visto l'espressione di Vivianne offesa mi rendo conto di ciò che ho detto, spalanco gli occhi e sospiro. Inutile decifrare l'espressione di mia madre. "Scusami Vivianne, é una cosa bellissima e non volevo ferirti, semplicemente preferisco uno Spritz o Coca Cola al bar" affermo.
"Almeno abbi un po' di rispetto per ciò che interessa gli altri!" esclama offesa lei, prima di alzarsi dalla sedia per andare via. Mi accascio letteralmente arrivando con la schiena quasi sotto al tavolo, sospiro e mi maledico mentalmente. "Hai ventun anni, è responsabilità ora tua andarle a parlare," prende parola mia madre. "E ancora una volta, cerca di cambiare atteggiamento" mi dice infine, prima di andare via anche lei dalla sala. Sbuffo ancora una volta, alzo lo sguardo e vedo di nuovo l'immagine di Dominique nel quadro che mi fissa in maniera seria. "Si, ho capito, vado a scusarmi con Vivianne!" roteo gli occhi verso l'alto, per poi dirigermi nella sua camera e porle le mie solite scuse. Se c'è una cosa che le invidio è sicuramente la pazienza, poiché, mettendomi nei suoi panni, un'altra me non la sopporterei di certo.
(...)
"Claire, tu che sei social peggio di me, mi fai vedere il profilo del principe d'Inghilterra?" guardo la mia migliore amica, colei che ha come sogni nel cassetto diventare un influencer ma frequenta legge per seguire le orme del padre in politica. "Subito!" esclama, armata di cellulare. "Ma come fai a non ricordarlo? È tipo il più chiacchierato da due anni a questa parte" ridacchia Sophie, l'altra mia migliore amica. Con loro ho condiviso tutto, momenti più belli, più tristi, da quando avevamo letteralmente cinque anni. Sophie invece dirige le aziende di famiglia con il padre, lei è l'eterna sognatrice romantica un po' come mia sorella. Io sono l'opposto, Claire è un mix perfetto di tutte e due. "Sai che spesso e volentieri mi è tutto indifferente" ridacchio.
"Eccolo qui, con un milione di follower, muscoli in vista, jet privati e sport. Ama le feste e da quello che leggo è un donnaiolo," mi passa il telefono e mi mostra il profilo di quest'ultimo. Ha una laurea in economia proprio come me e lo ammetto, come ragazzo non è affatto male, anzi. Ma sembra piuttosto un ragazzo che sa di esserlo. "La vera domanda è perché sei così curiosa, Soleil?" Sophie mi guarda con aria maliziosa, seguita poi da Claire, le quali si scambiano un sorrido beffardo. "Volevo soltanto capire chi fosse, ve l'ho detto, l'ho incontrato ieri al ballo," mi giustifico, seppur la loro espressione maliziosa è alquanto irritante. "Smettetela di essere sempre delle sognatrici, l'ho sempre detto che guardate troppi film d'amore" ridacchio con loro, prima di essere interrotta da un messaggio da parte di Vivianne.
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Love Royal
FanfictionSoleil è la figlia del re del principato di Monaco, bella, indomabile, nonostante gli sforzi della madre nel volerla far studiare con i migliori istitutrici d'Europa. A differenza di sua sorella, la primogenita e nonché erede al trono ed in ricerca...