Finisco di pulire i tavoli, il mio turno qui a lavoro è quasi finito, ma tendo sempre a trattenermi per dare una mano a Ramona, la gentile vecchietta padrona di questo locale, mi riempe il cuore vedere quanto amore ci mette per tenere in piedi la sua attività di famiglia; ed eccola qui uscire fuori dalla tendina che porta alla cucina.
-Nathalie puoi andare, o farai tardi per prendere tua figlia mia cara- dice con uno dei suoi sorrisetti materni che ti scaldono il cuore.
-Grazie Ramona, allora ci vediamo domani, cerca di non affaticarti molto e se hai bisogno chiama pure, lo sai- dico asciugandomi il sudore e togliendomi il grembiule.
-Grazie a te mia cara, a domani- conclude mentre io prendo le mie cose ed esco dalla porta, cosi facendo la vedo salutarmi per un' ultima volta con la mano.
Guido fino all' asilo dove viene istruita Aria, e appena scendo dalla macchina le vado incontro vedendola fare lo stesso, e la sollevo per le braccia.
-Salve Mrs. McFly, ha fatto la brava Aria oggi?- dico alla sua maestra mentre accarezzo il cuoio capelluto di mia figlia, so quanto ama quando lo faccio.
-Come sempre signorina Potterman- annuisce l'insegnante.
Dopo il breve, ed usuale, colloquio con la docente, mi reco nuovamente a casa con Aria.
-Aria inizia a toglierti le scarpe, la mamma ti prepara il bagno e poi ordiniamo una pizza, ti va?- Le propongo mentre tolgo il giubbino ad entrambe.
Quando la vedo annuire e sorridere mi dirigo verso il bagno dove ne riempio la vasca e poi vi ritorno solo per riporvi Aria, la quale credo si diverta abbastanza a schizzare acqua ovunque.
Una volta finito il suo bagnetto la porto di peso in camera dove la lascio a vestirsi.
Mi dirigo in cucina e prendo il cordless componendo il numero della pizzeria, ordino una margherita ed una wurstel e patatine, Aria ne va pazza davvero.
La vedo arrivare in salotto e quindi accendo la tv e sto per sedermi sul divano accanto a lei quando vedo lo schermo del mio cellulare illuminarsi, segno che è arrivato un messaggio.
Lo prendo e ne leggo il contenuto mentre mi accomodo sul divanoHei ciao, sono Louis, mi stavo chiedendo se per quel caffè potessimo fare domani mattina verso le 7 e mezza, così evitiamo ritardi a lavoro e non ci scontriamo come oggi. Fammi sapere.
-L xxSalvo il suo numero in rubrica e mi affretto a rispondergli.
Per me andrebbe anche bene, il problema è dove lasciare mia figlia nel frattempo, dato che deve scendere sempre con me per andare all'asilo.
-Natha xxPuoi portare anche lei, nessun problema, è solo un semplice caffè.
-L xxAllora perfetto, domani alle 7 e 30 allo Starbucks in centro.
-Natha xxA domani e buonaserata.
-L xxDopo l'ultimo messaggio ripongo il telefono sul mobiletto.
-Domani conosceremo una nuova persona- sussurro ad Aria mentre le sposto una ciocca di capelli dietro l' orecchio, non sono nemmeno sicura che mi abbia sentita, sembra così presa dai suoi cartoni.
In effetti questo Louis potrebbe anche rivelarsi un' occasione per farsi un nuovo amico, ormai sono anni che non ho rapporti con altre persone al di fuori di Aria e dei miei colleghi di lavoro.
Tutti gli amici, se cosi si possono definire, che avevo, sono spariti al seguito della mia gravidanza.
I miei genitori non li vedo da quando gli comunicai di essere incinta, talvolta sento mamma per telefono per scambiarci auguri per qualche ricorrenza, ma nulla di più, non mi hanno mai chiesto nulla riguardo alla bambina ed io dopo ciò che hanno fatto non sento la necessità di renderli partecipi della mia vita.
Il padre di Aria, Ronald, è scomparso dopo che il locopedista ci disse che era difficile che la bambina avrebbe iniziato a parlare, poichè dipendeva da un fattore psicologico a noi sconosciuto, e tutto d'un tratto mi sono trovata sola a reggere un peso più grande di quel che avrei potuto tollerare.
Certo io e Ronald era da un po che non eravamo particolarmente legati come l'inizio, anzi, spesso litigavamo frequentemente, ma ci tenevo a tenere una famiglia unita per il bene della bambina.
Ma purtroppo è andata cosi, alla fine forse da un lato è anche meglio, non mi piaceva litigare costantemente davanti alla bambina, aveva bisogno di un equilibrio familiare.
Mentre rimugino sui miei pensieri, sento il campanello suonare, così mi alzo e vado ad aprire per poi ritrovarmi il fattorino davanti, lo pago e prendo la pizza, dopo di che entro dentro ed inizio a mangiare con Aria./NA:
Okay sono di fretta e non ho riletto il capitolo, spero non faccia schifo, in caso contrario m' impegnerò a correggerlo una volta tornata a casa.
Come sempre vi invito a votare la storia e farmi sapere la vostra opinione, ve ne sarei grata.
--Lexie
STAI LEGGENDO
You've given us another chance.
FanfictionSono ormai anni che vivo da sola con Aria, la mia bambina, solo io e lei, il padre non c'è più. Ma io ed Aria ci bastiamo, io lavoro ad un semplice bar ma la paga è abbastanza alta da mantenerci entrambe. Aria è l'unica ragione che ho per essere fel...