CENA [Parte 2]Dedicato a @larryslaughs
Harry sa che è da maleducati starsene per conto proprio a sciacquare le poche cose che sono state usate mentre gli ospiti sono ancora in casa. Anne glielo ripete sempre. Se lo vedesse ora probabilmente gli farebbe una delle sue famose sfuriate perché non solo non ha seguito i consigli della mamma ( cosa da fare sempre, assolutamente ) ma ha iniziato a lavare i piatti ancor prima di servire il dolce. Perché iniziare a farli ora se poi deve metterci mano una seconda volta? La verità è che Harry non ha voglia di starsene seduto in salotto a congratularsi ancora con Liam o a cercare di non far bere Niall di più. Vuole bene al suo irlandese, è felicissimo per Liam, ma pensa che in cinque sul divano siano già abbastanza. Emma si è addormentata, ma gli altri bambini stanno facendo il diavolo a quattro in giro per la casa giocando a nascondino e, ovviamente, obbligando Thomas a contare. Harry finisce di sistemare le stoviglie poi si permette una birra, forse l'ultima rimasta. Ha intenzione di scrivere tutta la notte anche se è stanco, magari dopo aver fatto l'amore con suo marito. Spera in ancora un po' di ispirazione, ma non sfrutta di certo suo marito per questo. Lo ama, punto e basta. Che Louis gli faccia anche da Musa è semplicemente la ciliegina sulla torta di un matrimonio perfetto.
A proposito di torte, è ora di servire il dolce, si dice Harry, ma Maya entra di corsa in cucina, intima al suo papà di fare silenzio poggiandogli un dito sulle labbra e si nasconde dietro ad una sedia messa in un angolo. Harry evita di dirle che è assolutamente visibile e sorride in una tacita promessa di complicità. Quando, nemmeno un minuto dopo, Thomas entra in cucina con fare sconsolato e rassegnato, Harry lo rispedisce fuori con un semplice - Non c'è nessuno qui - al quale il nipote crede immediatamente senza nemmeno guardarsi intorno. Harry lo sente borbottare qualcosa, mentre esce dalla cucina, sul non potersi ridurre a diciassette anni a giocare a nascondino con dei marmocchi. Maya sbuca fuori dal suo nascondiglio e sale in braccio al papà per scambiare un cinque e scoccargli un bacio sulla guancia.- La torta la mangiamo? - Gli sussurra poi all'orecchio, anche se nella stanza sono loro due soli.
Harry si chiede se la loro sia telepatia o se sua figlia è semplicemente una golosa senza speranze. In ogni caso, si merita tutti i dolci del mondo.
- Solo se mi aiuti a portare i piatti di là. -
Maya annuisce freneticamente, orgogliosa di essere stata scelta per un compito così importante.
Harry divide il dolce in parti più o meno uguali e si procura dei piattini di plastica. Ha l'impressione che se usasse i piatti normali poi dovrebbe ricomprarsi un intero servizio, data la poca affidabilità della sua piccola. Prepara i piatti con Maya che gli passa uno per volta i cucchiaini che ha pescato con difficoltà nel cassetto e che stringe insieme in pugno. Mentre li dispone, Harry si rende conto che le fette bastano a malapena per tutti. Avrebbero dovuto fare una torta più grande. Lui non la mangerà.- Questo lo porto a papà! - esclama Maya, afferrando un primo piatto.
Harry, anche se con le buone maniere non sembra andarci molto d'accordo questa sera, la richiama immediatamente spiegandole con pazienza che si servono prima gli ospiti.
- Allora la porto a Sophia, - decide Maya, avviandosi verso il salotto - così facciamo due ospiti in uno - aggiunge, estremamente seria.
Ad Harry serve un po' per capire che Maya si sta riferendo al bambino che la sua amica porta in grembo. Sua figlia non smetterà mai di stupirlo.
Dopo circa sei o sette viaggi tra cucina e salotto, tutti, anche i bambini, che hanno interrotto il nascondino, possono finalmente gustarsi una fetta di torta. Louis, che l'ha riconosciuta subito, regala uno sguardo di compiacimento a Harry, con gli occhi brillanti come quelli dei più piccoli.
- È buonissima, Harry - si congratula.
- È merito di Maya e Thomas - commenta Harry con una punta di ironia che tuttavia nessuno coglie.
Niall si volta verso il figlio, che si è ritagliato un posto accanto agli zii, praticamente incredulo.
- Tu hai cucinato? -
- Più o meno -
Nemmeno Thomas sembra convinto.
- Bene, penso che da oggi in poi, allora, puoi farlo anche a casa -
- Papà! -
La piccola combriccola esplode in una risata.
- Thomas, rasseganti - si intromette Harry - e aiutami a portare via i piatti, dai -
- Ma c'è ancora torta? -
- No, purtroppo è finita -
Nessuno si è accorto che Harry nemmeno l'ha toccata? Louis deve essersene accorto per forza, anche se non ha detto niente. Thomas impila i piatti uno sopra l'altro e segue Harry in cucina. Essendo in plastica, finiscono direttamente nel cestino della spazzatura, così il riccio non deve lavarli.
- Niall non mi farà davvero cucinare, giusto? - chiede Thomas, leggermente preoccupato.
Può cucinare per la sopravvivenza, ma di sicuro non è portato per preparare un pasto in piena regola. Che poi, ha ancora diciassette anni, andiamo, è lecito che i suoi genitori gli preparino il pranzo come fanno per i suoi fratelli.
- Non si ricorderà nemmeno di avertelo chiesto, domani, penso. -
Harry in realtà ne è sicuro, ma gli piace tenere il nipote sulle spine. Si appoggia al piano cucina incrociando le braccia. Non riesce a capire se Thomas sia seriamente preoccupato per le stupidaggini che ha sparato il suo papà biondo sotto l'effetto della birra o se ha solo voglia di parlare.
- E Zayn? - insiste il ragazzo.
Okay, è davvero terrorizzato per quella piccola minaccia.
- Non vuole morire avvelenato -
- Sono così terribile? -
Harry gli sorride amorevolmente.
- No, sei fantastico, ma hai bisogno di alcune lezioni di cucina, questo è sicuro.- lo rassicura, e Thomas ridacchia, sornione.
- Allora, Harry - esordisce (e deve essere qualcosa di molto brutto, perché Thomas non lo chiama quasi mai per nome ) - mentre mi insegnerai a cucinare, perché lo farai tu, finirai anche di raccontarmi di te e di Louis, perché sai, al contrario di papà, io le cose me le ricordo. Voglio sapere tutto. - conclude.
Harry gela sul posto.
- Ma perché ti interessa tanto? - risponde, non nascondendo una smorfia di fastidio.
- Perché sei il mio zietto preferito -
- Tu sei solo un gran ruffiano. Te lo dico io a cosa ti serve, a capire cosa fare con Jade, giusto? -
- Forse -
- Come faccio a volerti ancora così bene? -
- Non si può non amarmi -
Ora Harry ha improvvisamente voglia di abbracciarlo perché è vero, non si può non amare un ragazzo del genere. Ma il riccio ha una reputazione da mantenere.
- Di questo cerca di convincere Jade -
- Stai cambiando discorso -
- Prima o poi ti racconterò tutto, promesso. Stasera no-
- Me ne ricorderò -
Harry sa che dovrà onorare questa promessa. Anche se sarà imbarazzante.
- Comunque, zio, - (bene, siamo tornati allo zio) - credo che tra poco ce ne andremo, così potrai tornare a scrivere -
- Come fai a sapere che sto scrivendo? -
La sorpresa che prova Harry in questo momento è probabilmente l'emozione che è riuscito a nascondere peggio durante tutta la giornata. Non riesce ancora a credere che un ragazzino riesca a capirlo così bene, a inquadrare tutte le sue mosse.
- Si vede - si limita Thomas a dire, facendo spallucce, per poi uscire dalla stanza.
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All my loving
FanfictionLarry || Ziall || Sophiam Parents!AU Dove Harry è uno scrittore con tanto di blocco, uno zio lunatico e un marito in cerca di ispirazione.