18/08/1980
Caro diario, è arrivato il momento che tanto aspettavo, ma che temevo.
Sento di non essere preparata come dicono, ma non posso rifiutarmi di farlo, è quello per cui sono nata e cresciuta.
Per portare avanti il lavoro dei miei avi.
E così farò.e con un saluto veloce lasciò andare la figlia incontro al suo destino.
I genitori non erano ammessi all'esame, il che portava a un sostanzioso gruppo di genitori agitati, e speranzosi fuori da quello che era l'inizio di alcuni e la fine di altri.Sono le quattro del pomeriggio, il sole era alto nel cielo e mentre il resto degli studenti si stava godendo gli ultimi giorni d'estate, Jessica stava studiando piegata sui libri in camera sua.
Essa non era molto spaziosa, anzi, parecchi l'avrebbe definita ambigua e angusta.
Presentava poca illuminazione, poiché anche se geografica propensa, folte tende di colore mogano impedivano di fare risplendere ciò che il buio teneva per sé.
C'erano un sacco di cose nascoste nell'oscurità della sua stanza, come fogli scritti frettolosamente abbandonati sul letto, dischi di vario genere ammassati dietro la porta, poster accartocciati sotto la scrivania; provenienti probabilmente da qualche fase ormai passata.
Diversi lettori CD portatili, accompagnati da un incompleta fila di CD di vario genere, dai più popolari hai meno conosciuti.Jessica era seduta alla sua scrivania, ricoperta da fogli, mentre scorreva con il dito indice su ogni riga di esso per non perdersi neanche una parola di quello che leggeva.
Passava da un argomento all'altro cercando di memorizzare quanto più potesse nel minor tempo possibile.
Sorseggiava una tazza di tè, dalla sua tazza preferita, sperando gli avrebbe portato fortuna quel giorno.
Era immersa nel suo mondo, la musica del suo giradischi che riempiva la stanza, tutta quella lettura frenetica l'avevano risucchiata, distogliendola completamente dalla realtà, tanto che non sentì chiamare il suo nome innumerevoli volte.Una donna sulla quarantina alta poco più di un metro e sessanta, dai capelli voluminosi e vestita di tutto punto, irruppe brutalmente nella stanza venendo sovrastata da quel che era il mondo di Jessica.
<<Non dirmi che non ti sei ancora preparata Jessica, forza siamo in ritardo. E spegni questa roba per favore>>
La donna che aveva appena rimproverato la ragazza, colpevole solo di studiare, era sua madre.
Che di quelle che erano le passioni di Jessica non ci aveva capito proprio niente.
Quante volte l'avrebbe rimproverata di buttare via tutto e ripulire quel caos tornando a vedervi una stanza.
Ma questa volta non aveva tutti i torti, l'appuntamento era alle diciassette in punto e per nessuna ragione si sarebbe potuta permettere di arrivare in ritardo.
Quindi si alzò, accumulò la montagna di foglia sparpagliati sulla scrivania in una sola pila, se li mise sotto il braccio, sfrecciò a spegnere la musica, facendo zizzania tra i vari poster e CD.
Corse poi giù dalle scale dove la madre la aspettava impazientemente.<<Lo sai che oggi più degli altri giorni dovresti essere puntuale, ma che cosa ti è saltato in mente>>
La rimproverava la madre mentre si dirigevano rapidamente alla macchina.
Sapeva che gli sarebbe aspettata una bella predica, quindi si limitò ad annuire distrattamente.Il luogo d'incontro non era molto lontano da casa, distava forse dieci minuti, ma per Jessica erano abbastanza, per poter ripassare tutto frettolosamente.
Non avrebbe potuto sbagliare neanche una parola, il destino della sua famiglia era nelle sue mani, e la pressione non le donava affatto.
Era agitata e non poteva nasconderlo, muoveva la gamba sinistra in maniera agitata, come un tic, le mani le sudavano costantemente e i suoi occhi balzavano da un foglio all'altro senza concentrarsi su alcun argomento.Arrivati al luogo d'incontro la madre parcheggio poco distante dall'edificio e dopo un saluto rapido lasciò andare la figlia incontro al suo destino.
Solo gli studenti erano ammessi all'esame, il che comportava un sostanzioso gruppo di genitori agitati e speranzosi ad attendere fuori da quello che era l'inizio di alcuni e la fine di altri.
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Un Viaggio Universale
FantasyJessica Demoré è una ragazza timida ma solare, proviene da una stirpe di viaggiatori di universi e in seguito a un esame che avrebbe deciso la sorte di lei e della sua famiglia, dovrà dirigersi in un mondo completamente diverso da quello in cui abit...