capitolo 1

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Il libro che sto leggendo è un'ottima distrazione.
Data la bella giornata, i ragazzi hanno approfittato per fare un po' di allenamento all'aria aperta, ed io, da brava amica quale sono, ho già pronte le borracce con l'acqua fresca, e me ne sto seduta sulla panchina del campo di atletica. Non mi capacito di come trovino la voglia di correre. Si può dire che mio fratello abbia ereditato tutta l'atleticità di famiglia, mentre io ho ereditato la furbizia.

《Posso avere un po' d'acqua?》 domanda una voce alle mie spalle, distraendomi.
Kurō Tetsurō.

Forzo un sorriso, chiudendo il libro. 《Certo.》 rispondo passandogli una delle borracce. Dopodiché distolgo la mia attenzione dalla sua persona. Far parte dello stesso gruppo di amici è diventato veramente insostenibile in questo ultimo periodo.

Lo sento sospirare pesantemente. 《Y/n-》

《Bro, muovi il culo!》

《Mio fratello ti chiama.》 dico, bloccandolo sul nascere. Sono tre mesi che ci parlavamo il minimo indispensabile. Da quando abbiamo rotto, per la precisione.

Sospira di nuovo. 《Dopo parliamo.》

Alzo gli occhi al cielo. 《Tu e Kenma dovete studiare.》

《Anche tu dovresti.》

《Certo. In camera mia. Lontano da te.》 ribatto. 《Vai ora.》

Sbuffa palesemente infastidito, ma non aggiunge altro e raggiunse gli altri. Ci manca solo che provi ad aggiungere altro, dato che la situazione in cui ci troviamo è esclusivamente colpa sua.
Il tempo passa più lentamente del solito, e al termine della loro corsa quotidiana, come al solito da ormai qualche settimana, la nuova ragazza di Tetsurō arriva puntuale come sempre dopo la fine delle sue attività del suo stupido club di non so cosa. Probabilmente lo ha anche detto quando si è presentata, ma sicuro non è qualcosa che ritenevo necessario ricordare. Non mi piaceva, questo bastava. Per quanto mi Tetsurō mi abbia ferita, sono gelosa marcia, perché lo amo ancora.
La mia fortuna è che la sua stanza si trova in un'altra struttura del dormitorio, dalla parte opposta rispetto a noi.

《Kenma. Andiamo.》 dico appena lo vedo abbandonare il campo e incamminarsi pigramente nella mia direzione. Sfortunatamente, mi viene incontro insieme a Tetsurō. Ancora mi domando come abbiano fatto a convincerlo ad allenarsi con loro oggi.

《Ciao piccina!》

Sorrido sentendo una voce profonda alle mie spalle. 《Iwaizumi, ciao!》

Vedo Kenma sospirare pesantemente con lo sguardo rivolto verso Tetsurō. Quest'ultimo ha un'espressione glaciale. Da quando ho iniziato a sentirmi con Iwaizumi, hanno cominciato a non sopportarsi. O meglio, Tetsurō ha cominciato questa pagliacciata, Iwa semplicemente evita di farsi prendere inutilmente a parole.

《Ti va di studiare insieme a me?》 domanda raggiungendoci.

Sorrido entusiata. Iwaizumi è un'eccellente compagnia. 《Certo che mi va!》

Il silenzio è imbarazzante. Kenma non parla mai, quindi nulla di nuovo. Ma Tetsurō non sta mai zitto. La tensione è palpabile.

《Devi proprio uscire con lui?》 domanda improvvisamente, e facendo girare di scatto Iwaizumi, palesemente pronto a rispondergli a tono.

Inarco un sopracciglio infastidita, precedendolo. 《A te cosa importa se esco con lui?》

《Mi importa, perché ci tengo.》 ribatte.

《Se ti fosse importato, non ti saresti scopato quella tipa in discoteca.》

《Non è quello che è successo-》

《Oh scusa, vi stavate strusciando come due animali arrapati, in procinto di spogliarvi, solo che ho spalancato la porta prima che poteste fare qualcosa. E non me ne frega un cazzo se eri ubriaco marcio.》

Accelero il passo, prendendo Iwa per mano, nel tentativo di arrivare alla sua stanza il prima possibile, e sgusciando via dalla tentata presa di Kuroo sul mio polso.
Iwa ed io abbiamo un rapporto strano. Non è amore, entrambi abbiamo solo bisogno di affetto e distrazioni.
Lui per dimenticarsi di Oikawa che è partito per il Brasile senza dirgli nulla, io per dimenticarmi di Kurō. Ecco, forse ricominciare a chiamarlo per cognome potrebbe essere un passo verso un nuovo capitolo della mia vita.

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Kurō's pov.

Odio il fatto che mi evita come la peste, nonostante me lo merito. Ho mandato in frantumi anni e anni di amicizia e due di relazione. Dovevo restare in camera con lei quella sera, e non andare in quella maledetta discoteca e fare il coglione.
Sono un idiota. Un idiota che vuole rimediare almeno ad una delle due cose. So che non ho speranze di salvare la nostra relazione dopo ciò che avevo combinato, ma speravo davvero di salvare l'amicizia.
Punto sul fatto che passando molto tempo con Kenma, ho più opportunità di parlarle, ma è sempre così sfuggente nonostante siano compagni di stanza.
Alzo gli occhi al cielo, rendendomi conto che non sto facendo altro che fissare il libro davanti a me, ma senza apprendere nulla in realtà. Lo sposto infastidito.

《Sei stato un cretino.》

Sospiro, sbattendo la testa sulla superficie del tavolo.《Grazie Kenma, davvero.》

《Ti sto dicendo le cose come stanno. Sai bene che le tue possibilità sia in amore che in amicizia sono pari a zero...almeno in questo momento.》 dice apatico come sempre.

《In questo momento?》 domando confuso.

《Forse, tra un po', se le dimostrerai di tenerci come sono sicuro che tu ci tenga, piano piano riuscirai a passare oltre il muro che ha posto fra te e lei.》 spiega, senza staccare gli occhi dal libro.

Il mio sguardo si sposta su un punto indefinito del tavolo. 《Non credo proprio che-》
Le parole mi muoiono in gola, quando sento un gemito. Le stanze di Iwaizumi e Kenma sono adiacenti, e le pareti purtroppo non abbastanza spesse da insonorizzare.

Kenma mi guarda.《Possiamo andare da te-》

《No, non fa niente... me lo merito. E poi ci sarà Bokuto con Akāshi in camera mia.》 sospiro interrompendolo. È il minimo vista la situazione attuale fra noi, rispetto a quando io ho combinato la cazzata madornale.

I gemiti, così come alcune frasi, passano attraverso le pareti, facendomi serrare la mascella con rabbia. Odio il fatto che gema per qualcun altro. Che faccia quello che faceva con me con un altro. È insopportabile.

《Domani ti va di fare una serata videogiochi con me?》 chiede il mio migliore amico.

Apprezzo il tentativo di farmi compagnia a modo suo per non lasciarmi da solo, per cui accetto senza pensarci due volte. Mi auguro che domani troverò solo lei in camera, o che lei e Iwaizumi se ne vadano altrove, lontano da me.

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