Continuavo a fissare il mio telefono con il vetro crepato, non avevo il coraggio di togliere la pellicola per scoprire se effettivamente si fosse rotto; presi coraggio, la tirai via e... le mille crepature sparirono a parte una, esattamente in mezzo allo schermo.
'Ma guarda te in 22 anni della mia vita non ho mai rotto un telefono, doveva arrivare un cretino patentato a rompermelo' pensai nella mia testa, sbuffando profondamente scocciata.
..."...allora gli dissi il mio nome e da quel momento non si è fatto vivo, anche perché, sono stata così stupida, per che cazzo mi chiedi il nome ma non il numero di telefono!" dissi tutto d'un fiato, esasperata; ero al telefono con la mia più grande amica, Nicole, ovviamente le stavo raccontando la mia disavventura di qualche ora prima.
"Tra l'altro non è che mi mancano i 100 euro per sistemare lo schermo, perciò anche se non mi contatta sti gran cazzi." dissi con un fondo di bugia in queste ultime parole, un po' mi sarebbe dispiaciuto, mi aveva incuriosito parecchio quel ragazzo... ma che sto dicendo, sarà il solito cretino.
"Si, mi dispiace profondamente per il tuo telefono, ma dimmi... almeno era un bel manzo?" Potevo immaginare già la sua espressione stampata sul viso.
"Nicole, io veramente non so che cosa fare con te, se mi avesse derubato? Il tuo problema esistenziale era se fosse stato bello?"
"Beh dai Sha i criminali hanno il loro fascino, anzi sono decisamente i più fighi... e poi potrebbe essere l'amore della tua vita, è esattamente come due innamorati si incontrano nei film." percepii quasi un urletto alla fine della frase... ah Nicole eterna romantica, che crede nell'amore dei film.
"Amica mia, tu, oltre a guardarti troppe serie tv e film, dovresti smetterla di farteli i film mentali."...
12 Dicembre.
Suona la sveglia, è martedì -3 tre giorni a venerdì... cerco di darmi la carica ma con scarsi, scarsissimi risultati.
Solita routine della mattina.
Finalmente mi trovo sul treno (in orario), mi infilo le cuffie e tiro fuori il telefono dalla tasca che si accende, guardo tutte le notifiche: SHEIN, GMAIL, FACEBOOK... e una notifica INSTAGRAM alle ore 3.23 a.m., una nuova richiesta, ovviamente da buona acida riservata quale sono ho l'account privato.
Sblocco il telefono, apro Instagram: 'danieldaddetta ha chiesto di seguirti'
Apro l'account e socchiudo gli occhi, quasi come se non avessi visto bene quel piccolo numero sopra la voce 'follower', non a caso porto gli occhiali... 374 MILA, "Minchia." mi uscì dalla bocca a voce alta, quando me ne accorsi alzai lo sguardo ma fortunatamente tutti gli zombie che avevo intorno erano troppo immersi nei loro pensieri.
Tornai a guardare quell'account e sotto all'immagine del profilo c'era scritto quel nomignolo 'Dadda', mi portai la mano sulla fronte 'Porca vacca, è il ragazzo di ieri.' pensai.
Subito alla prima foto lo riconobbi, era proprio lui, non sapevo esattamente cosa pensare rimasi un attimo a riflettere, non so esattamente a cosa, eppure ero lì come un ebete a contemplare quella foto... e che foto, forse Nicole aveva ragione sulla storia dei criminali... ma il forte rumore dei freni del treno mi riportò fuori da quella dannata foto, ricordandomi dove fossi e che dovevo scendere... così velocemente accettai la richiesta ma non ricambiai il follow, che dannata stronza che sono....
"Ma scusa cosa stai aspettando a farmelo vedere!" disse a voce troppo alta Alessia.
"SSHH!" si portò un dito sulla bocca Giulia, in quanto era riuscita a far addormentare l'ultimo bambino con fatica:"Puoi tenere gli ormoni a bada gentilmente?" sussurrò.
"Scusami Giulia, ma Sharon ha fatto un incontro da film d'amore-" Ecco ci risiamo "-e io non sto nella pelle! Poi se ne esce fuori con tutta tranquillità che ha mila e mila follower come posso stare tranquilla? dai fammelo vedere!" Concluse tutto d'un fiato aggrappandosi al mio braccio.
Esasperata sbuffai e tirai fuori il telefono, mostrandole l'account del ragazzo, ormai, non più misterioso; Alessia si prese il telefono e iniziò a guardare attentamente lo schermo... la osservavo, ogni tanto sogghignava, poi si mordeva il labbro, poi con la mano si sventolava, ma non spiaccicava parola... ero un po' infastidita visto che quella mattina mi ero solo soffermata sulla prima foto e non avevo ancora avuto occasione di guardare le altre.
"Beh? oltre ad avere gli ormoni a tre mila hai scoperto qualcosa?" disse Giulia, alzando un sopracciglio.
Alessia girò il telefono mostrandoci una foto di lui, con un sorriso smagliante, vestito di tutto punto e senza occhiali, finalmente potevo vedere i suoi occhi.
"Senti ma con uno così come posso tenere gli ormoni calmi? Io non vi capisco!"
"Sei un caso perso Ale." dissi, riprendendomi il telefono e spegnendolo.
Dal nulla Giulia aggiunse: "Posso dire però che secondo me fa il porno attore?..." Ci guardammo tutte e tre e scoppiammo in una grossa risata silenziosa....
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Quello che vorrei. ||D.D.
Teen FictionEsattamente, come il titolo di questa storia, quello che vorrei accadesse un giorno nella mia vita. Storia su Daniel Daddetta, ma potete immaginare chi preferite... "L'immaginazione è l'inizio della creazione. Immagina ciò che desideri, desidera ci...