Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
꧁𝓢𝓱𝓸𝓹𝓹𝓲𝓷𝓰 𝓪 𝓝𝓪𝓰𝓸𝔂𝓪꧂
Suguru non credeva nell'amore a prima vista. Non importava quanto forti potessero sembrare i sentimenti, gli sembrava impossibile potersi innamorare di uno sconosciuto. Credeva, tuttavia, che la lussuria non avesse limiti di alcun genere. Potresti vedere uno sconosciuto camminare per strada e provare desiderio nei suoi confronti, senza che venga mai detta una parola. Perché, a differenza dell'amore, la lussuria si basava esclusivamente sull'attrazione fisica. E sapeva per certo che con Miyori era accaduto proprio questo.
Questo strano desiderio, lo metteva leggermente con le spalle al muro, e tutto ciò di più razionale che aveva gli ripeteva che sarebbe stato difficile.
Difficile.
Dopo sole ventiquattro ore trascorse in sua presenza, era innegabilmente incuriosito. Era una cosina forte e carina, che era allo stesso tempo mite e assertiva. E il suo corpo...
La sensazione della pelle morbida di Miyori non aveva lasciato la sua mente da quando le aveva fatto il bagno, né lo sguardo sfuggente alla sua figura nuda. Aveva mantenuto la promessa di non sbirciare, ma l'acqua non poteva nascondere tanto.
La vista di lei in felpa e pantaloni aveva fatto impazzire Suguru e reso tortuoso il lungo viaggio verso Nagoya. La città aveva milioni di persone, permettendo a tutti di confondersi con la folla, ed era abbastanza lontana dalle roccaforti del Jujutsu di Kyoto e Tokyo. Aveva mantenuto un'espressione seria, ma sapere che indossava i suoi vestiti, che avevano ancora il suo profumo persistente, lo fece invadere da un senso di possessività. La conosceva a malapena, ma questo non gli aveva impedito di essere soddisfatto o di ammirare quanto bene li indossasse.
Quando si erano imbattuti in un motel alla periferia di Nagoya, era già dolorosamente duro. Se non fosse stato per la sua maglietta oversize, la tenda che la sua erezione aveva creato nei pantaloni della tuta sarebbe stata sicuramente visibile.
Come se non bastasse, la situazione di Miyori, lo faceva sentire pure colpevole, ma ben poco ci poteva fare. Anzi, fù sorpreso di constatare, quanto in realtà lo eccitasse ancora di più.
Gli dispiaceva, era ovvio, ma allo stesso tempo, la parte più nascosta in lui, forse collegata direttamente al suo testosterone, fremeva nel avere dominio totale.
Da gentiluomo quale'era, aveva permesso a Miyori di rinfrescarsi per prima, e di occupare il letto matrimoniale. Ma quando era uscita dalla doccia con addosso soltanto un asciugamano, si era quasi disfatto sul posto. A velocità record, era corso in bagno, ricordandosi a malapena di prendere l'asciugamano.
L'acqua gelata cadeva dal soffione della doccia, ma non faceva nulla per fermare la sua eccitazione. Anche se cominciò a tremare, la sua erezione rimase, non lasciandogli altra scelta se non quella di occuparsi del problema.
