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La mattina mi sveglio con un mal di testa terribile, mi guardo attorno nella stanza e capisco subito di chi fosse

Zac: buongiorno

Io: che ci faccio qui?

Zac: ieri sera mi hai chiamato mentre eri ubriaca e quindi sono venuto a prenderti

Io: non potevi riportarmi a casa?

Zac: Alessia basta...

Io: di cosa?

Zac: perché fai la dura? Lo sappiamo entrambi che non possiamo stare lontani...

Io: ti amo ma ho paura

Zac: paura di cosa?

Io: mi hanno usata tutti e ho paura che nemmeno tu mi ami

Zac: Alessia, non ti farei mai stare male. Ti amo troppo, non sopporterei che pensi queste cose di me...

Io: possiamo riprovarci?

Zac: con te ne varrà sempre la pena

Mi tira a se e mi bacia

Io: vedi di non fare il coglione stavolta

Zac: ci provo

Ridiamo entrambi

Io: andiamo in cucina?

Zac: ok

Andiamo in cucina e iniziamo a mangiare

Io: che stavo facendo ieri?

Zac: mi hai chiamato mentre eri ubriaca e quindi ti sono venuto a prendere e mentre salivi in macchina mi hai detto ti amo

Io: wow non mi ricordo un cazzo

Zac: ci credo

Io: ma dai

Gli do una spinta leggera e ci mettiamo a ridere

Amine: buong- che ci fai qui?

Io: niente

Amine: vabbè, io esco con i ragazzi te vieni?

Zac mi guarda

Io: vai se vuoi

Amine: ci sono anche Gaia e Sofia

Zac: veniamo anche noi allora

Io: va bene ritorno a casa a cambiarmi

Zac: ti accompagno

Amine: vengo con voi

Zac: perché?

Amine: i ragazzi sono tutta la

Zac: ah ok, allora andiamo

Scendiamo al piano di sotto e saliamo in macchina andando a casa mia e di Gaia

Zac: arrivati

Io: io vado subito a cambiarmi

Zac: ok noi intanto saliamo

Io: va bene

Salite, saluti tutti i ragazzi e mi vado a cambiare

 SOLO MIA / NEIMA EZZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora